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Primi prezzi per il prodotto confezionato alla Borsa Patate di Bologna

La Borsa Patate di Bologna, nella seduta di giovedì 10 luglio 2014 ha quotato i primi prezzi del prodotto confezionato, relativi alla ormai prossima campagna di commercializzazione, facendo riferimento al contratto quadro 2013-2015 stipulato fra le associazioni dei produttori Regionali Appe e Assopa e le parti commerciali, private e cooperativa che aderiscono al contratto quadro stesso.

In questi giorni sono iniziati i conferimenti delle prime partite di patate da consumo fresco, giudicate di buona qualità.

Nella prima seduta di Borsa sono state analizzate anche le difficoltà del settore, in particolare:
  • L'insorgenza di gravi patologie in alcuni areali produttivi, che incidono negativamente sulla qualità dei tuberi e sulla loro conservabilità;
  • Un eccesso di offerta determinato da una continua e costante riduzione dei consumi, che proseguono lungo una tendenza negativa;
  • La presenza sul mercato di patate estere ancora in giacenza dalla campagna scorsa e di quelle scavate, nonché un aumento delle superfici investite per questa campagna di un 4% circa.
Consapevoli dell'andamento generale, i partecipanti alla Borsa hanno valutato tutti i vantaggi offerti dal sistema "Bologna" e dal Contratto quadro fra cui:
  • Un controllo rigoroso della produzione effettuato da uno specifico comitato tecnico che detta le linee guida per la coltivazione, in sintonia con quanto previsto dai disciplinari di produzione integrata emanati dalla Regione Emilia-Romagna.
  • Una programmazione della produzione, contrattata nell'ambito del Contratto quadro, e controllata delle Organizzazioni dei produttori che possono garantire provenienza, quantità prodotta e quantità stoccata.
Il 2014 ha visto un sensibile aumento delle produzioni DOP "Patata di Bologna" certificata da un organismo di controllo esterno a garanzia del processo
produttivo. Inoltre si sono valutati positivamente i buoni risultati offerti dalla patata arricchita al selenio.

In un'annata difficile come questa, in cui è necessario garantire il reddito alle imprese di produzione e commerciali, i partecipanti alla Borsa Patate di Bologna hanno deciso, ricercando un dialogo aperto anche con la Grande distribuzione organizzata e ad altre aree produttive interessate di valorizzare al meglio lo strumento del conto deposito e fare sì che la produzione della patata italiana continui ad avere un ruolo prioritario, senza dover ricorrere sistematicamente alle importazioni.

Al termine la commissione ha indicato i primi prezzi del prodotto confezionato come segue:

Data di pubblicazione: