Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Il Report di MARCA di luglio 2014 / Seconda parte

L'andamento della Marca del distributore in Italia

Nel mercato italiano, la crescita della Marca del distributore (MDD) prosegue inesorabile. Secondo i dati presentati da Information Resources (IRI) all'ultima edizione di Marca, siamo di fronte ad un giro d'affari di circa 10 miliardi di euro, con una presenza nel 92% delle categorie merceologiche, acquistate dal 93% dei consumatori italiani. Con una ulteriore crescita del 2,7% a valore, la MDD raggiunge oggi una quota di mercato a valore pari al 18,4% che, pur ancora lontano dagli standard europei (45%), rappresenta un ottimo risultato in un contesto di crisi e generale rallentamento dei consumi alimentari.

Le performance, tuttavia, non sono omogenee a livello territoriale: mentre al Nord e al Centro il trend di crescita si conferma positivo, al Sud si è verificata una diminuzione del giro d'affari (vedi tabella sotto).


Allo stesso modo, i risultati sono diversi per reparto merceologico: continua a crescere nell'alimentare (anche se più lentamente che in passato), si mantiene stabile nel comparto dei surgelati, mentre si riduce nei prodotti per la cura della casa.

I consumatori italiani attribuiscono alla MDD i medesimi "plus" della marca leader: secondo i dati presentati da IRI nell'ultima edizione di Marca, il 75% degli italiani riconosce alla MDD la medesima qualità e affidabilità dei prodotti industriali di marca leader.

Questa percezione di superiorità si riflette nelle scelte di acquisto dei consumatori che, nell'ambito del portafoglio dei prodotti a marchio, si orientano sempre più verso le MDD premium e verso i prodotti biologici.



Nell'ultimo anno, infatti, le marche premium hanno fatto registrare un aumento del 14,7% a valore e del 13,2% a volume, mentre i prodotti biologici a marchio del distributore sono cresciuti del +8,9% a volume e del 5,9% a valore.

Questa crescita, alimentata da una maggior percezione di qualità da parte del consumatore, è stata altresì sostenuta dalle promozioni: le MDD premium, infatti, hanno evidenziato un indice di pressione promozionale superiore di tre punti percentuali rispetto alla media del largo consumo (28,8% contro 28,5%).

Secondo uno studio realizzato da IRI e Boston Consulting Group (BCG), il calo delle vendite che si è registrato nel comparto del largo consumo nel corso del 2013 ha riguardato maggiormente le imprese industriali leader, mentre le Pmi e le imprese commerciali sono riuscite a difendersi bene. La quota di mercato delle imprese industriali, infatti, è scesa in tre anni di quasi quattro punti, a vantaggio delle MDD e delle marche minori che, al contrario, hanno continuato a crescere anche nell'ultimo anno (vedi tabella sotto).


Quote di mercato nel largo consumo (Fonte IRI-BCG).

Secondo gli esperti, questo fenomeno è in gran parte riconducibile all'eccessivo utilizzo della leva promozionale che, se da un lato è servita nel breve a sostenere i volumi, dall'altro lato difficilmente può garantire stabilità e sviluppo nel lungo periodo. Il 29,5% dei ricavi realizzati dalle imprese leader, infatti, viene generato dalle vendite in promozione; una situazione che certamente non può durare a lungo, pena la perdita di vantaggio competitivo a favore delle imprese minori e delle imprese commerciali.