Sudafrica: arancia regina dell'export nel 2012
Per quanto riguarda la frutta fresca, è la banana proveniente dal Mozambico a dominare le importazioni di frutta del Sudafrica, che nel 2012 ne ha acquistato in totale 77.739 tonnellate. Il Paese confinante è il principale esportatore (76%), seguito dal resto del mondo (9%). Figurano poi come importanti fornitori, la Spagna (8%), Israele (3%) e - a pari merito - Egitto e Nuova Zelanda (2%).
Fonte: ITC Trade Map
La banana (62.271 ton) conduce la classifica con l'80% dell'import totale e un tasso di crescita annuo composto del 27% nell'ultimo quinquennio. In seconda posizione "altri frutti" (6.401 ton), con il 9% sul totale e al terzo posto, a notevole distanza, l'uva (4,133 ton), che ha totalizzato solo il 5%, registrando, però, un tasso di crescita superiore negli ultimi 5 anni, pari al 29%. Dopo il kiwi, in quarta posizione con il 2%, e l'avocado in quinta con la stessa percentuale, la classifica si chiude con la fragola (2%): seppur in sesta posizione in termini di "share", il piccolo frutto rosso stravince dal punto di vista del tasso di crescita annuo composto, che è pari al 39%, il più elevato in assoluto.
Fonte: ITC Trade Map
Passando agli ortaggi freschi, la quantità complessiva di prodotti importati (6.491 tonnellate) è sufficiente a rispondere alla domanda interna. Il "pool" dei Paesi esportatori verso Pretoria, in questo caso, è molto composito: conduce il Kenya (19%), seguito dai Paesi Bassi (18%) e, a sorpresa, dalla Cina (17%), e quindi dal resto del mondo (13%). Vengono poi Spagna (11%), Zambia (7%), Mozambico (6%) e - a pari merito - Vietnam, Perù e Argentina (tutti con il 3%).
Fonte: ITC Trade Map
Nel 2012, l'ortaggio fresco maggiormente importato in Sudafrica è stato l'aglio (1.746 ton), pari al 27% del totale, con un tasso di crescita annuale composto dell'2% negli ultimi 5 anni; a seguire la cipolla (1.687 ton), 26% con un tasso di crescita del 24%, altre verdure (10%), fagiolo (9%), pisello (8%), asparago (5%), seguiti da peperone (4%) cavolfiore (3%).
Fonte: ITC Trade Map
Venendo ai tassi di crescita annuali composti negli ultimi cinque anni, in posizione di testa si incontra il peperone in fortissima crescita (+149%), seguito da cipolla (+24%), asparago (+13%), cavolfiore (+10%) e aglio (+2%). Tutte le altre verdure sono, invece, in calo: pisello (-10%), fagiolo (-7%), altre tipologie (-6%).
Il quadro delle esportazioni
Le esportazioni di frutta fresca dal Sudafrica sono rimaste relativamente stabili (+1%) nel corso degli ultimi cinque anni. Il Paese resta il secondo esportatore al mondo di arance, in termini di volume: 1.097.299 tonnellate vendute nel 2012, pari al 43% dell'export totale (2.577.518 ton) e un tasso di crescita annuo pari al 3% negli ultimi cinque anni. La mela (388.835 ton) è il secondo prodotto più esportato (15% del totale, con tasso di crescita del 2% nell'ultimo quinquennio): sono in aumento le quote di export di questo frutto verso l'Asia e altri stati del continente africano.
Fonte: ITC Trade Map
La graduatoria dei Paesi importatori è condotta dal resto del mondo (23%), a significare l'ampiezza e la varietà dei mercati di destinazione dell'export sudafricano. Per ragioni anche di legami storici e culturali, sono poi i Paesi Bassi (21%) e il Regno Unito (13%) a rappresentare le fette più grandi dell'export di Pretoria, seguiti da Russia e Unione Europea a pari merito (8%), Arabia Saudita (5%), Malesia e Hong Kong (3%), Canada, Giappone, Francia, Portogallo, Italia, Mozambico, Usa e Kuwait, tutti con il 2%.
Fonte: ITC Trade Map
Analizzando, infine, i dati sui diversi prodotti esportati, dopo arancia e mela, la classifica prosegue con l'uva (10%), pera e pompelmo (7%), limone (6%), mandarino (5%), mentre tutti gli altri frutti totalizzano nel complesso il 7%.
In termini di tasso di crescita annuale composto, negli ultimi cinque anni, con arancia e mela sono in leggera crescita anche pera e mandarino (+2%). Stabile l'uva, in diminuzione pompelmo (-1%) e limone (-9%).
Per quanto riguarda gli ortaggi freschi, il 90% dell'export sudafricano (191.578 tonnellate) è destinato ad altri stati dello stesso continente. Negli ultimi cinque anni, il tasso annuo di crescita composto è stato complessivamente molto soddisfacente, raggiungendo il 21%. Al vertice della classifica dei Paesi importatori c'è il Mozambico (40% del totale), seguito da Angola (39%) e, a lunga distanza, da Zambia (7%), Regno Unito (5%), Zimbabwe (4%) e resto del mondo (5%).
Fonte: ITC Trade Map
A condurre la graduatoria dei prodotti esportati è la cipolla (78.187 ton), con il 41% dell'export totale e un tasso annuo di crescita nell'ultimo quinquennio del 26%. Seguono la patata (69.089 ton), che copre il 36% di tutti gli ortaggi esportati, il pomodoro (9%), altri ortaggi (6%), carota, zucca e zucchina (tutti al 4%). In termini di tasso di crescita annuale composto, negli ultimi cinque anni è stato in sostanza registrato un notevole aumento dell'export di tutti i prodotti: patata (+22%), pomodoro (+22%), carota (+18%).
Fonte: ITC Trade Map