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Ecuador: i produttori di banane preoccupati per El Niño

La probabilità che entro la fine dell'anno si ripeta un nuovo ciclo di El Niño, fenomeno climatico che provoca siccità, inondazioni e altre perturbazioni, è salita all'80%. Nelle ultime settimane, persino l'ONU ha lanciato un allarme per il ritorno del fenomeno climatico, che sta già cominciando a far sentire i suoi effetti in alcuni paesi che si affacciano sul Pacifico (cfr. FreshPlaza del 30/06/2014).

Gustavo Marún, presidente della Corporación Regional de Bananeros Ecuatorianos (Corporazione regionale dei bananicoltori dell'Ecuador) ha espresso le preoccupazioni del settore banane per l'arrivo de El Niño.

Si presuppone vengano prese le misure necessarie e per questo si sono tenuti degli incontri con i prefetti di Los Ríos, Guayas e El Oro su sistemi di irrigazione e azioni preventive.

Le piantagioni di Puebloviejo, tra Ventanas e Babahoyo, sono quelle esposte al rischio maggiore per via della loro ubicazione. Ad esempio, è necessario pulire il letto del fiume Puebloviejo e di tutti i suoi estuari in modo che l'acqua piovana defluisca più facilmente e si possano verificare meno problemi alle coltivazioni di banane.

Los Ríos è la principale area produttrice del paese; la qualità delle banane è buona come quella del prodotto di El Oro. L'Ecuador è, infatti, il principale esportatore di banane al mondo, pertanto i produttori vogliono mantenere questo primato.

Accordo con l'Unione Europea
Se non si firmerà l'accordo con l'Unione Europea, 90 milioni di cartoni di banane non potranno essere commercializzati.

Inoltre sono da considerare i tre giorni di navigazione in più necessari all'Ecuador dovendo attraversare il Canale di Panama rispetto a Paesi come Costa Rica e Colombia, affacciati sulla costa caraibica. Per questo motivo, nel 2013, la Corporazione di produttori di banane ha cercato nuovi mercati tramite un'impresa statale in Cina e ha ottenuto un contratto di compravendita per 6 container a settimana di frutti, che saliranno a 20 se la qualità rimarrà buona.

Ad oggi, la Cina ha effettuato tutti i pagamenti, ma come spiega Marún "purtroppo la scorsa settimana ci sono stati dei problemi al porto, e 3 dei 6 container non sono stati imbarcati all'ora indicata per via di un'ispezione della squadra anti-droga programmata per errore".

"Aprire le casse, controllare la frutta e re-imballarla vuol dire far salire la temperatura. Le banane sono un prodotto deperibile e fragile, pertanto è molto facile che, una volta aperto il container, il prodotto non sia più commercializzabile, con le perdite che ciò comporta per il produttore."

Fonte: contenido.com.ec

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: