Si tratta di Big Star, ottenuta dallo stesso programma di breeding, iniziato ben 25 anni fa (Sansavini et al., 1997; Lugli et al., 2001). Con il licenziamento di Big Star si integra e si estende il calendario di maturazione nell’arco delle prime quattro settimane di raccolta, dalle precocissime-precoci (Sweet Early e Early Star) fino alle medio-tardive (LaLa Star).
Tutte le cultivar targate "Dca Bo" sono protette da brevetto e diffuse attraverso contratti di moltiplicazione in esclusiva nei principali Paesi produttori a livello europeo e, più recentemente, anche in ambito extra-UE. In totale, la diffusione commerciale copre 18 Paesi e vede coinvolte, nel mondo, 12 aziende o gruppi vivaistici (vedi Fig. 1). Dal 1999 ad oggi sono state prodotte e commercializzate in Italia e Germania oltre 180 mila piante di ciliegio della serie "Star" (Dca – Università di Bologna).
Fig. 1 - Fonte: FRUTTICOLTURA - n. 3 - 2008
Si riportano di seguito le caratteristiche salienti di Big Star.
Albero: vigoria elevata, portamento assurgente, habitus di fruttificazione standard. Autofertile.
Fioritura: epoca intermedia (1-2 giorni dopo Burlat), di entità elevata e costante.
Epoca di maturazione: medio-tardiva (da 23 a 25 giorni dopo Burlat, qualche giorno prima di Lapins), uniforme (16 giugno nella media del triennio 2005-2007). Buona tenuta di maturazione dei frutti in pianta.
Frutto: pezzatura elevata (calibro medio uguale o superiore a 28 mm; peso medio: 11-12 g), cuoriforme, simmetrico, di bell’aspetto. Buccia medio-sottile di colore rosso con sovraccolore rosso porpora, brillante, esteso a tutta la superficie. Linea di sutura superficiale. Polpa rosata, di buona consistenza, carnosa, succosa e aromatica, di buona qualità, dolce (oltre 16,5 gradi Brix), con tenore medio di acidità. Peduncolo: medio-lungo. Nocciolo: medio-piccolo.
Valutazione agronomica: su soggetti vigorosi (es. Colt) l’albero presenta una messa a frutto intermedia (quarto-quinto anno) e una produttività da media a elevata. Migliori le performance produttive su portinnesti semi-nanizzanti (es. Cab 6P) o di vigore intermedio (come MaxMa 14). La fruttificazione avviene prevalentemente sui dardi e sulle gemme a fiore poste alla base dei rami di un anno. In annate di pioggia, i frutti presentano una suscettibilità alle spaccature medio-elevata, con localizzazione delle ferite per lo più nella zona apicale e dorsale.
Giudizio complessivo: varietà autofertile interessante per l’epoca di maturazione medio-tardiva (si raccoglie tra Ferrovia e Lapins), per l’aspetto attraente delle drupe (forma e colore), le pregevoli caratteristiche organolettiche (consistenza e sapore), l’elevata, costante e uniforme pezzatura dei frutti ottenuta sia su portinnesti vigorosi (oltre l'80% dei frutti con diametro uguale o superiore a 28 mm su Colt) che seminanizzanti (oltre 60% di calibri elevati su Cab 6P e MaxMa 14).
I livelli produttivi registrati nelle nostre prove risultano in linea con quelli delle migliori varietà autofertili di pari epoca (es. Lapins 2), avendo toccato le 28 ton/ha nel 2007, al sesto anno dall’impianto.
In un recente "Consumer test" condotto ad Alberobello (BA), Big Star – a confronto con alcune varietà di pari epoca (Ferrovia e Lapins) o tardive (Sweet Heart) – ha ottenuto il miglior giudizio finale da parte di oltre 180 assaggiatori coinvolti nell’iniziativa.
Contatti:
Stefano Lugli
CMVF - Centro Miglioramento Varietale in Frutticoltura
Dipartimento di Colture Arboree
Università degli Studi di Bologna
Via Fanin 46
40127 Bologna - Italy
Tel. +39 051 2096413
Fax +39 051 2096401
E-mail: fruit@agrsci.unibo.it