2013: anno della ticchiolatura per la frutticoltura trentina
La ticchiolatura del melo (Venturia inaequalis) è un fungo che ogni anno impegna fortemente i frutticoltori nella difesa della coltura durante l'intera fase vegetativa.
In Trentino, il melo occupa circa 12.000 ettari della Superficie agricola utilizzata (SAU) con una produzione di circa 500.000 tonnellate di frutti e un fatturato complessivo di circa 400 milioni di euro. Complessivamente le aziende frutticole sono circa 10.000. Il 90% circa della produzione di mele fa riferimento alle cooperative frutticole. Risulta quindi evidente quanto il comparto melicolo sia importante nel tessuto socio-economico della provincia di Trento.
Potatura invernale, difesa fitosanitaria, dirado e raccolta sono le fasi colturali del melo. La parte iniziale del ciclo vegetativo, che va dal germogliamento fino a quando il frutto raggiunge la grandezza di una noce, è la più delicata per la difesa perché si sviluppano le infezioni primarie.
Il clima piovoso registrato nei mesi di marzo, aprile e maggio del 2013 ha determinato una diffusione della ticchiolatura in tutto il territorio provinciale, con annesse difficoltà di applicazione dei trattamenti (fitofarmaci e prodotti curativi). In alcuni campi le mele sono state colpite al 100% dalla ticchiolatura. In media circa il 20-25% della produzione è stato destinato all'industria a causa di questo problema.
Dagli inizi degli anni '90 la produzione di mele in Trentino viene fatta seguendo il protocollo di produzione Integrata. Questo protocollo è definito con la collaborazione dei funzionari della Provincia, i produttori e i tecnici del servizio di consulenza della Fondazione Emund Mach di San Michele.
Proprio i tecnici di San Michele, nel corso della 17ma giornata tecnica "La frutticoltura delle Valli del Noce", tenutasi a Cles (TN), hanno fornito ai frutticoltori gli elementi per poter mettere a punto un'appropriata difesa per il 2014 (cfr. FreshPlaza del 20/02/2014).