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I top trend per il 2014 del settore food e retail visti dagli States

L'americano Phil Lempert, noto come il "Guru della distribuzione" e fondatore/editore del sito web SupermarketGuru.com, ha indicato quelle che dovrebbero essere le tendenze alimentari per il 2014.

Quest'anno la Generazione Y (conosciuta anche come Millennial Generation, cioè le persone nate tra gli anni Ottanta e i primi anni del Duemila) raggiungerà i 35 anni di età, metterà su famiglia, cucinerà a casa e tenterà di farsi largo nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, le donne cosiddette "Indie", cioè quelle con un'età dai 27 anni in su, che vivono da sole e non hanno figli, eserciteranno una forte influenza sul settore food.

Tra i top trend per il 2014 del settore food rientreranno i prodotti alimentari orientati alla praticità (per esempio, i cibi precotti), gli snack salutari, i prodotti "private label", le confezioni alimentari interattive e le soluzioni "click & drive".



Secondo un'indagine condotta da Milo.com, le donne Indie spendono ogni anno circa 50 miliardi di dollari (36,4 miliardi di euro) in alimenti e bevande e per loro il tempo è una priorità. Questa categoria di consumatore ha voglia di cucinare, ma spesso non ha il tempo di farlo. Un'indagine di ConAgra Foods condotta da SupermarketGuru.com, ha svelato che il 59% di tutti i consumatori acquista pasti surgelati a causa della scarsa disponibilità di tempo da dedicare in cucina. I marchi continueranno a soddisfare questa clientela attraverso i pasti precotti, che utilizzano ingredienti freschi e di alta qualità.

I marchi raggiungono i consumatori a livello locale attraverso le iniziative sociali. Secondo una recente indagine condotta da ConAgra Foods, il 62% dei consumatori apprezza e vuole sostenere le aziende che si impegnano in importanti cause sociali.

I supermercati cercheranno di attirare l'attenzione, in particolare alle casse, proponendo un'offerta più salutare di snack quali noci, popcorn e ortofrutta di IV gamma, in alternativa ai soliti snack ricchi di zucchero e grassi.

A rivestire un ruolo sempre più importante è comunque la tecnologia, in quanto molti acquirenti scelgono di utilizzare il proprio dispositivo mobile in-store per risparmiare denaro e confrontare ingredienti e prezzi (cfr. FreshPlaza del 26/03/2014). Secondo una recente indagine online di SupermarketGuru.com, un terzo dei consumatori riferisce di utilizzare il proprio cellulare mentre fa la spesa, più spesso quando si tratta della lista di cose da acquistare o di ricette gastronomiche.

Per un retailer che voglia soddisfare la propria clientela, uno step successivo riguarderà offrire al consumatore la possibilità di selezionare una ricetta, di ordinare gli ingredienti e pagare direttamente da un dispositivo mobile (cfr. FreshPlaza del 14/03/2014) o attraverso dei touch screen accessibili in automobile. Inoltre, l'installazione di un "click & drive" permetterà di essere più competitivi (cfr. FreshPlaza del 28/03/2014).



I supermercati rappresentano le nuove "scuole di cucina"; la distribuzione al dettaglio inizia a offrire alcuni servizi, grazie ai quali gli acquirenti possono collaborare e imparare gli uni dagli altri. Si tratta quindi di ambienti social, perfetti luoghi per la generazione Y che avanza nell'età e a cui piace cucinare. Poiché il consumatore guarda a una "cultura connessa", il retailer dovrà ripensare alla configurazione del punto vendita, offrendo spazi in cui tutti gli ingredienti di determinate ricette si trovino insieme, portando la creazione del piatto ad un livello in-store.

L'acquisto di prodotti a "private label" da parte dei clienti continua a crescere notevolmente, tanto che entro il 2025 potrebbe raddoppiare. La crescita deriva da due fattori: l'aumento della qualità delle private label, e la distinzione sfocata tra queste e l'industria di marca (i consumatori ormai non notano le differenze tra i due). Molte catene di supermercati stanno creando marchi a più livelli che caratterizzano prodotti di ottima qualità, dal valore aggiunto e innovativi, e che risultano più costosi dei prodotti a marchio nazionale.

Altra tendenza per quest'anno è il packaging interattivo. Il consumatore richiede sempre più informazioni relative al prodotto che vuole acquistare e al suo utilizzo; la confezione spesso è limitante nel soddisfare tutte le richieste. Basta però un'applicazione su un dispositivo mobile e, ad esempio, un QR-code (codice Quick Response - cfr. FreshPlaza del 15/11/2013) per risolvere il problema: si apre tutto un mondo di informazioni a portata di click, in maniera semplice e divertente.



La generazione Y renderà il supermercato sempre più social. Questo gruppo di individui è affascinato dai social media, presenti in diversi aspetti della loro vita, tra cui fare la spesa al supermercato. L'evoluzione successiva deve essere il click to buy (clicca per acquistare), cioè i retailer dovranno mettere a disposizione dei consumatori gli ingredienti di una ricetta in modo che possano essere acquistati su Pinterest o altre piattaforme di social media.

Ed infine, i cibi etnici. Nel 2014, i cibi etnici subiranno un'ulteriore evoluzione attraverso il mix di tre mega tendenze: l'aumento della preparazione dei pasti a casa, la necessità di alleviare la noia con alimenti diversi e l'internazionalizzazione del palato (vale soprattutto per il consumatore americano, ndr), ispirato principalmente da spettacoli televisivi di cucina. I supermercati insegneranno (alcuni già lo fanno) agli acquirenti a preparare piatti di tutto il mondo. A Milano (leggi news), recentemente, circa 65.000 scolari hanno mangiato all'orientale in mensa: i bambini esposti ai sapori della cucina mondiale ad un'età molto più giovane rispetto alle generazioni precedenti, accettano più facilmente i sapori internazionali.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte U.S. Foodlink