Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
John Kawola, CEO Harvest Automation:

I robot gestiranno interi vivai in futuro?

La società statunitense Harvest Automation ha cominciato la sua attività 4 anni fa, fondata da un gruppo di imprenditori di Boston che si occupano di soluzioni robotiche. Dopo alcune ricerche di mercato, si sono immediatamente resi conto che l'agricoltura era l'opportunità migliore su scala globale per l'automazione robotica.

In particolare, il settore vivaistico e serricolo, che diventerà il mercato su cui il gruppo si concentrerà per la realizzazione dei loro macchinari. "Avremmo potuto progettare un robot per qualsiasi settore, ma ci siamo resi conto che vivaismo e serricoltura erano quelli che più si prestavano alla robotizzazione", ha riferito John Kawola, amministratore delegato di Harvest Automation. "All'interno della serra sono presenti molti compiti che richiedono tempo e, in aggiunta alla carenza di manodopera, costi di manodopera elevati e margini ridotti per i prodotti; il settore serricolo ha dimostrato dunque di essere perfetto per l'introduzione della robotica."

Dopo aver condotto delle ricerche sul mercato ed aver parlato con i vivaisti e i coltivatori in serra, Harvest Automation ha scoperto che era presente una grande richiesta per la gestione automatizzata dei vasi che contengono le piante. "Quando si progetta un robot, bisogna rendersi conto che lo si sta progettando per un compito specifico," ha riferito Kawola. "Al giorno d'oggi, alcune mansioni possono essere svolte meglio dagli esseri umani, tuttavia, ci sono anche dei compiti che un robot può eseguire in maniera più efficiente; lo spostamento dei contenitori e dei vasi è proprio uno di quelli."



Le piante presenti in molti vivai serricoli vengono infatti prima piantate in contenitori (vasi) che vengono poi distribuiti ordinatamente su ampie superfici. Man mano che le piante crescono, vengono distanziate sempre di più per fornire ad ogni pianta lo spazio necessario alla crescita. Dopodiché, quando le piante vengono vendute lasciando degli spazi vuoti, quelle rimanenti vengono accorpate in un'area più piccola.

Kawola: "La mansione di mettersi a spostare i contenitori è un compito difficile, e nessuno vuole più farlo; è un lavoro pesante, che richiede molto tempo. I robot mobili progettati per questa task sono completamente autonomi e sono in grado di individuare la posizione delle piante e il posto dove dovrebbero essere spostate. I robot trasportano una pianta alla volta, quindi meno delle 2 o 4 piante per volta di cui sono capaci gli umani ma con la differenza che i robot non hanno bisogno di pause e possono lavorare tutta la notte. I robot sono stati progettati anche per essere sicuri quando lavorano nelle vicinanze degli esseri umani, cosa che permette ad un bracciante di essere affiancato da un robot sul campo e di ricevere un valido aiuto."

Il robot è capace di eseguire tre comandi: mettere in fila i contenitori, raccogliere i lotti e accorpare i contenitori. Secondo Kawola, il sistema non richiede nessun tipo di impianto particolare, come un server o un computer di controllo. "L'unica cosa che il vivaista deve fare è definire i limiti del campo di lavoro con un nastro giallo speciale. Il robot riconosce il nastro e non oltrepasserà quella linea. Tutti gli ordini possono essere digitati direttamente nel robot."

Clicca sul tasto Play per guardare il video!


Dopo l'esperimento Alfa nel 2011 e l'esperimento Beta e le prove condotte nel 2012, Harvest Automation, Inc. ha cominciato a vendere i suoi robot a livello commerciale nel 2013. Alcuni coltivatori che hanno partecipato alle prove dell'esperimento Beta hanno finito con il diventare i primi clienti. Dopodiché, la notizia dei robot si è diffusa in tutto il settore molto velocemente e molti coltivatori hanno mostrato interesse. Attualmente, sono 15 i coltivatori nordamericani che impiegano i robot prodotti da Harvest Automation all'interno dei loro vivai.

Gli scenari futuri
Nei Paesi Bassi, è stata portata avanti molta ricerca per sviluppare uno speciale robot autonomo per l'orticoltura, in modo che possa raccogliere i frutti e smistare e confezionare ortaggi o fiori prodotti in serra. Guardando al futuro, Kawola non ritiene tuttavia che i robot solleveranno gli esseri umani da tutti i compiti che devono essere affrontati nel settore vivaistico e serricolo. "Forse in futuro saranno presenti dei robot capaci di eseguire qualsiasi compito, tuttavia, ciò richiederà ancora moltissimi anni. Per ora dobbiamo concentrarci sulla progettazione di macchine che possano aiutare gli esseri umani nei compiti esistenti e rispettare il fatto che non si può sempre progettare un robot per qualsiasi cosa. Si può aggiornare e migliorare l'accuratezza e l'efficienza dei robot; ci concentreremo proprio su questo nei prossimi anni."

Per maggiori informazioni:
Harvest Automation
John Kawola
Email: johnk@harvestai.com
Web: www.harvestai.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: