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Il progetto AGER Melo sostiene i frutticoltori nel diradamento dei frutti

I primi mesi del 2013 si sono contraddistinti per una elevata piovosità, accompagnata da temperature massime molto inferiori alla norma. Questa situazione climatica ha generato un deficit consistente nelle sommatorie termiche, con conseguente ritardo nella ripresa della stagione vegetativa.

Questa è la particolare situazione climatica in cui gli operatori del settore frutticolo si trovano ad affrontare la problematica pratica del diradamento. Come ogni anno, sarà necessario effettuare una valutazione del carico produttivo potenziale nei frutteti e sviluppare strategie di controllo che permettano l'imposizione di un carico di frutti ottimale.

Il raggiungimento dell'equilibrio tra qualità e quantità delle produzioni è un punto chiave nell'intero processo produttivo e può essere conseguito attraverso diverse modalità. Il progetto AGER Melo affronta con diversi approcci le problematiche legate alla regolazione del carico di frutti, e ha recentemente divulgato i risultati dei primi due anni di ricerche (vedi video 1).

Video 1:


Nel lungo periodo, la soluzione più desiderabile sarebbe l'ottenimento di varietà che siano in grado di autoregolare la produzione, attraverso una riduzione naturale del numero di frutticini allegati, passando cosi da un numero variabile (ma che può arrivare fino a 5-6) a un singolo fiore per corimbo. Probabilmente, anche così ci sarebbe un sovrannumero di frutticini allegati rispetto al carico ottimale, ma lo sbilancio potrebbe essere molto contenuto (ad esempio con tecniche di potatura innovative, vedi "extinction"), e risolvibile con un diradamento manuale che sarebbe di entità assai ridotta.

"La ricerca di genotipi che associno il tratto di autoregolazione del numero di frutti allegati per corimbo è iniziata già da diversi anni – afferma Lorenzo Berra del CRESO di Saluzzo (CN) – e oggi sono in valutazione numerose linee derivanti da incroci per unire resistenze multiple, elevato profilo qualitativo ed elevata attitudine all’autoregolazione della produzione (self-thinning - vedi video 2)."

Video 2:



Questo lavoro è alquanto interessante e promette una svolta radicale nelle tecniche colturali una volta che saranno licenziate varietà innovative, che associno in modo ottimale tutti i tratti sopraindicati.

Nel frattempo però, restano validi approcci "classici" basati però su molecole innovative, o il diradamento meccanico. Nel primo caso, si sta testando con crescente interesse una molecola, il metamitron, che è in grado di provocare la cascola dei frutticini attraverso l'inibizione temporanea della fotosintesi fogliare, che fa rallentare e poi cessare la crescita dei frutticini, fino a farli cadere in elevate quantità. Questa molecola agisce prima che sia finita la fase di crescita per divisione cellulare, così importante per definire le qualità organolettiche e tessiturali (oltre che la pezzatura) del frutto.

"Questo approccio ricalca studi fatti per molti anni all'Università di Bologna dal prof. Corelli Grappadelli – ha ricordato Guglielmo Costa, coordinatore del Work Package dedicato al controllo del carico di frutti del Progetto AGER Melo – ma, a differenza da quegli studi, basati su reti ombreggianti di elevato costo e difficile gestione, questa molecola potrebbe permettere di agire con la semplicità e tempestività permesse dall'applicazione di un semplice trattamento chimico."

Una peculiarità di questo approccio è che, poiché si tratta di "affamare fotosinteticamente" gli alberi per un breve periodo (vedi video 3), si deve prestare attenzione alle condizioni ambientali, in particolare agli andamenti climatici nel periodo che intercorre tra la piena allegagione e il trattamento (circa 30 giorni).

Video 3:



Ciò è tanto più importante in distretti produttivi, come quello piemontese, che si estendono a diverse altitudini. "Come CReSO stiamo lavorando sul metamitron – afferma Luca Giordani – in quanto il meccanismo che sta alla base del suo funzionamento ci fa supporre che abbia una buona efficacia e sia facilmente utilizzabile anche nel contesto produttivo piemontese, caratterizzato da impianti a diverse altimetrie", dove l'interazione tra le temperature e le disponibilità luminose possono indurre diversi livelli di fotosintesi che, quanto più attiva in questa fase, tanto più tende a contrastare l'efficacia del trattamento (vedi video 4).

Video 4:


Come detto, ci sono anche altre strategie di controllo del carico di frutti, in particolare quella basata sulla rimozione meccanica dei fiori in piena fioritura. "Il progetto sta valutando anche questo metodo – afferma il prof. Costa – che sta incontrando anzitutto il favore dei frutticoltori biologici, ma che nulla vieta possa estendersi anche alle produzioni integrate".

Questo metodo necessita di studi per una verifica della efficacia, e delle modalità di applicazione. Inoltre, ci sono riserve per il danno che viene inferto alle piante in una fase molto precoce della stagione, in cui gli andamenti climatici possono aumentare la possibilità di infezioni fungine a carico dei tessuti danneggiati dalla macchina. Tuttavia, le esperienze condotte fin qui si stanno dimostrando positive. "Il diradamento meccanico è una tecnica che si propone come alternativa ecologicamente più sostenibile rispetto al trattamento chimico tradizionale – afferma Alessio Pavarino del CReSO (vedi video 5). In tutte le nostre prove abbiamo rilevato un miglioramento dei calibri alla raccolta nelle tesi diradate con la macchina, superando le criticità che da sempre sono legate ai trattamenti con molecole di sintesi".

Video 5:



Il Progetto AGER Melo sta producendo quindi nuove conoscenze e soluzioni che potranno un domani, attraverso l'approccio genetico, ridurre l'importanza e la criticità dell'operazione di diradamento, mentre oggi sta lavorando su soluzioni diverse, ma tutte tese a un aumento della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, della melicoltura italiana.

Per ulteriori info rivolgersi a:

Luca Corelli Grappadelli
Email: luca.corelli@unibo.it

Marco Zibordi
Email: rubisco34@hotmail.com

Per ulteriori info visitare i seguenti siti:
AGER: http://www.progettoager.it/
Ager youtube: https://www.youtube.com/user/agermelo
Creso: http://www.cresoricerca.it/
FreshPlaza: http://www.freshplaza.it/news_detail.asp?id=49073
Data di pubblicazione: