Un mercato parallelo di merci rubate sta affossando il commercio ortofrutticolo?
Si tratta dei furti d'identità aziendale, mediante i quali ditte fornitrici di ortofrutta vengono raggirate con ordinativi, anche ingenti, di merci a nome di altre ditte, altrettanto ignare. Tra i due truffati, la mano della malavita, che con questo banale escamotage si appropria di partite di frutta e verdura a costo ZERO, in quanto oggetto di un furto.
Ovvio che poi ci si possa permettere di reimmettere in circolo questa merce a prezzi da saldo perenne, sottocosto o stracciati: con la conseguenza che a farne le spese sono i fornitori onesti e le aziende produttrici che devono fare i conti con i reali costi d'impresa.
Non abbiamo elementi per dire quanto tale mercato parallelo di merci rubate possa pesare sul complesso del commercio ortofrutticolo: fatto sta che potrebbe essere uno - e forse non il minore - dei fattori che deprimono le quotazioni di frutta e verdura, se non altro in quanto rappresenta certamente una concorrenza sleale (oltre che criminale) in un contesto già caratterizzato da notevole fragilità.