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PAC: come cambia l’Organizzazione Comune di Mercato unica (OCM)

L'Organizzazione Comune di Mercato unica dal 2021 con la nuova PAC sarà strutturata facendo riferimento da una parte al Regolamento 1308/2013 (oggetto di alcune modifiche) e dall'altra al regolamento generale sulla PAC e di conseguenza ai Piani Strategici degli Stati membri.

Il nuovo assetto, come da proposta della Commissione Europea, prevede soprattutto delle modifiche nella gestione dei settori specifici, con la loro eliminazione dal Regolamento 1308/2013 e l'inserimento nei Piani Strategici, e la conservazione dell'architettura generale del Reg. 1308/2013 che, con il mantenimento delle sue caratteristiche principali, continuerà a regolare la gestione del mercato interno (reti di sicurezza), le norme di commercializzazione e gli scambi con i Paesi Terzi.

A differenza degli altri regolamenti della PAC, che sono proposti con una formulazione giuridica ex-novo, l'OCM unica è oggetto solamente di modifiche dell'attuale Reg. 1308/2013.

La modifica più importante quindi è lo spostamento dei sostegni settoriali (relativi all'ortofrutta, al vitivinicolo, all'olio di oliva, all'apicoltura e al luppolo) dal Reg. 1308/2013 al regolamento generale sulla PAC. Questa è una scelta rilevante che ha l'obiettivo di garantire una migliore coerenza degli interventi della nuova PAC. In tale modo i Piani Strategici assumono un connotato di un vero e completo piano agricolo e rurale nazionale, che include tutti gli interventi (pagamenti diretti, misure di mercato, sviluppo rurale).

Le modifiche del Reg. 1308/2013 riguardano:

- la semplificazione della prima parte del Regolamento (quella relativa alle disposizioni introduttive), con l'eliminazione delle definizioni ridondanti e obsolete;

- l'aggiornamento dei limiti agli aiuti alle scuole da parte dell'Unione europea per i prodotti ortofrutticoli, del latte e dei prodotti lattiero-caseari;

- l'eliminazione (e lo spostamento nei Piani Strategici) degli interventi di sostegno dei settori ortofrutticolo, vitivinicolo, dell'olio di oliva, dell'apicoltura e del luppolo e di altri settori come i cereali, il riso, lo zucchero, i foraggi essiccati, i sementi, il lino, la canapa, le banane, il tabacco, le carni bovine, le carni suine, le carni ovi-caprine, il pollame, le uova, il latte, i prodotti lattiero-caseari e i bachi da seta;

- la semplificazione delle norme sulle indicazioni geografiche (IG).

Ulteriori variazioni riguardano le disposizioni che trasmettono nella legislazione interna gli impegni assunti dall'UE e dai suoi Stati membri nel contesto delle recenti decisioni ministeriali dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, in particolare sulle sovvenzioni all'esportazione e più in generale sulle misure di concorrenza all'esportazione.

Da sottolineare che la semplificazione delle norme sulle indicazioni geografiche (IG), come già indicato dalla Comunicazione della Commissione UE sul futuro della PAC, ha lo scopo di renderle più attraenti per gli agricoltori e per i consumatori attraverso una normativa snella, una più rapida registrazione delle indicazioni geografiche e un'approvazione più efficiente degli emendamenti alle specifiche dei prodotti.
Data di pubblicazione: