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Intervista a Gerhard Eberhofer, responsabile vendite area Bio Val Venosta

Mele bio: piu' che positive le aspettative per la campagna 2018/19

Dopo due anni difficili per le mele biologiche, si è tornati a un livello normale di produzione, disponibilità di prodotto e periodo di commercializzazione. "Se quest'anno abbiamo terminato la vendita già ad aprile e nella precedente campagna a giugno, sono convinto che per la stagione 2018/19 potremo garantire al mercato interno e ai più importanti clienti esteri la disponibilità di mele bio per dodici mesi. Sul lato dei prezzi non ci aspettiamo i livelli altissimi dello scorso anno, ma siamo molto positivi perché abbiamo ritrovato un equilibrio tra domanda e offerta".

Così a FreshPlaza Gerhard Eberhöfer (nella foto sotto), responsabile delle vendite area Bio Val Venosta, durante la prima giornata del Sana-Salone internazionale del biologico e del naturale in corso fino a oggi, 10 settembre 2018, nel quartiere fieristico di Bologna.



Si stima che, quest'anno, la merce disponibile per la vendita sarà tra le 28.000 e le 29.000 tonnellate lorde, comprensive di mele da tavola e prodotto destinato all'uso industriale. "Se facciamo i confronti con il 2017, annata molto scarsa (con 21.000 ton lorde) a causa della grandine e delle gelate primaverili, si registra un incremento del 40%. I nostri areali produttivi sono cresciuti circa dell'8-10% ogni anno: da 500 ettari nel 2016, passando a 540 nel 2017 e fino a 620 ettari coltivati quest'anno, a testimonianza che il biologico è in forte espansione e si prevede un ulteriore aumento entro il 2021, raggiungendo quota 980ettari".

Varietà
"Siamo partiti con le vendite circa 10 giorni fa, a fine agosto con la Gala, e arriveremo di sicuro fino al mese di agosto 2019. Le novità principali della stagione 2018/19 riguardano nuove cultivar e varietà club - Quest'anno si stimano 200 tonnellate di Ambrosia bio, prodotta in esclusiva europea in Val Venosta, e potremo essere presenti sul mercato per almeno due mesi, da metà ottobre a metà dicembre. Forse arriveremo fino a Natale. Con questo prodotto dolce e aromatico, oggi come oggi, puntiamo sul mercato interno; la previsione nei prossimi anni è di 400-500 tonnellate di raccolto, grazie a nuovi impianti e nuovi produttori bio in conversione. Almeno un terzo di questo volume sarà destinato all'export verso il sud Europa, Spagna e Grecia ad esempio".

"La seconda varietà è la Bonita bio: è il primo anno che ne abbiamo volumi commercializzabili, circa 200 ton - prosegue Eberhöfer - Si tratta di una cultivar nuovissima, incrocio tra una Cripps Pink e una Topaz, piantata in Val Venosta due o tre anni fa, esclusiva dei Consorzi altoatesini VI.P e VOG. Il periodo di commercializzazione va da fine gennaio ad aprile e, a causa del suo gusto particolare, è una mela più indicata per l'export verso Germania e Paesi nordici, con qualche percentuale di prodotto anche sul mercato interno".

Per quanto riguarda Kanzi, secondo il responsabile Bio Val Venosta "è un esempio di varietà club che funziona anche nel bio. A oggi le quantità hanno già raggiunto le 1.000 tonnellate, con prospettive di 2.000-2.500 ton nei prossimi tre anni".


Mercati
Considerando che gli areali di produzione sono in crescita, Eberhöfer sottolinea che bisogna cercare clienti non solo in Europa ma anche fuori. "Puntiamo su Asia, Hong Kong, Malesia, Singapore; in queste aree si preferisce una mela dolce, di calibro medio-piccolo. Anche il Brasile è un mercato abbastanza interessante, con 200 milioni di consumatori e che, a causa delle condizioni climatiche, non è in grado di produrre mele biologiche. Ha dalla sua il fatto di essere un mercato semplice: predilige quattro varietà, in primis Gala, poi Red Delicious, Fuji e Golden".

Altri mercati con i quali Bio Val Venosta sta già lavorando negli ultimi anni sono Israele, Dubai ed Emirati Arabi. "In Israele, ad esempio, è di rilevanza il consumo della Red Delicious, al contrario del Nord Europa, dove prendono sempre più piede nuove cultivar, resistenti alla ticchiolatura e sostenibili, fattori che risultano importanti sia nel biologico che nel convenzionale".

Notizia della scorsa settimana è la joint venture Omnifresh™ (cfr. FreshPlaza del 05/09/2018) e abbiamo chiesto a Eberhöfer quali siano le ipotesi sullo sviluppo e le tendenze sui mercati asiatici. "Guardando al mondo biologico, stiamo muovendo i primi passi in Asia proprio in questo periodo. Abbiamo partecipato infatti ad Asia Fruit Logistica per capire quali siano le opportunità. Non possiamo ancora valutare se da marzo-aprile, quando la Nuova Zelanda è orientata molto sui mercati asiatici, questi siano chiusi (o quasi) o invece siano propensi come da ottobre a marzo. In passato abbiamo inviato qualche pedana di prodotto verso Hong Kong ma non siamo più andati avanti, da allora. Le richieste c'erano, ma lo scorso anno non le abbiamo potute soddisfare perché non disponevamo di prodotto a sufficienza".


Comunicazione
Infine, una battuta sul progetto Biography. "Continuiamo a lavorarvi con costanza e ogni giorno cerchiamo di fornire più informazioni possibili. Aggiornamenti continui sono la base - afferma il responsabile vendite Bio Val Venosta - In un comparto il cui il consumatore ancora non riesce ben a distinguere tutte le varietà o le nuove in arrivo, il progetto può essere il mezzo giusto con il quale aumentare la conoscenza, tramite degustazioni e altro. Sappiamo che in altri mercati, come la Svizzera, un'importante catena distributiva sta 'giocando' con una scala di colori per facilitare il riconoscimento delle mele, in base a gusto e croccantezza ad esempio".

Da evidenziare che Bio Val Venosta non è solo mele: fino a ottobre saranno disponibili sul mercato interno ancora patate, barbabietole e cavolfiori, tutti eccezionali e rigorosamente biologici.

Per maggiori informazioni:
Gerhard Eberhöfer - responsabile vendite
Bio Val Venosta
Hauptstrasse 1/C
39021 Laces, Trentino-Alto Adige
Tel.: +39 0473 723 300
Fax: +39 0473 723 400
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