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Clorpirifos in pesche italiane: allerta Rasff dalla Svizzera

Il sistema comunitario di rapida allerta per gli alimenti e i mangimi (RASFF) ha trasmesso una notifica (vedi) per la presenza - in concentrazione elevata - di residui dell'insetticida clorpirifos in una partita di pesche proveniente dall'Italia.

La notifica al Rasff è arrivata il 30 agosto 2018 dopo un controllo effettuato dalle autorità svizzere, che hanno provveduto al sequestro della merce. Proprio alla Svizzera era destinata la partita di drupacee italiane. Le pesche non dovrebbero essere più presenti sul mercato.

L'insetticida era presente nelle pesche per un valore di 0,26 milligrammi per chilo, 26 volte superiore al limite massimo di residui (LMR) consentito, che è fissato a 0,01 milligrammi per kg-ppm (parti per milione), un quantitativo minimo rilevabile, che in pratica lo rende un prodotto non autorizzato.

Va ricordato che questo limite era stato ridotto ed era entrato in vigore dal 10 agosto 2016, dopo che esami tossicologici, effettuati dall'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) su diverse categorie di prodotti, avevano destato preoccupazione in merito alla protezione dei consumatori (cfr. FreshPlaza del 24/08/2016).