I prodotti più colpiti sono state le lattughe, che hanno registrato una flessione media delle quantità del 50/60% per arrivare al 100% per la brasiliana e la batavia. Altro prodotto completamente assente è stato il cavolfiore. Hanno registrato una notevole flessione dei volumi anche bieta (-45%), catalogna (-44%), pomodoro (-50%) e sedano (-41%).
E' stato difficile lavorare nel corso del mese, anche per la domanda che non riusciva reperire le quantità di prodotto necessarie e, in alcune occasioni, quelle presenti evidenziavano problemi qualitativi legati alla devastante grandinata di fine luglio.
In continuo aumento la richiesta della bieta da costa, catalogna, bianca di Milano e cavolfiori. I prodotti hanno evidenziato un progressivo assottigliamento delle disponibilità, mentre le quotazioni hanno segnato un positivo e incoraggiante rialzo.
Notevole aumento dei listini per le carote con foglia e defogliate. L'aumento delle quotazioni è da attribuire sia alla minore offerta sia a una richiesta sempre più pressante.
Buono l'andamento per tutte le tipologie di cavoli. La richiesta costante ha favorito un discreto aumento dei prezzi di vendita. Anche per questi prodotti si è registrata una consistente flessione a causa delle avverse condizioni meteo.
Sono risultate irrisorie le quantità di lattughe presenti nel mercato, durante il mese. Infatti, si è registrata una flessione del 20% per la romana e foglie di quercia; del 50% per la gentile, mentre la cappuccia ha registrato una perdita di oltre il 65%. Quel poco prodotto conferito presentava problemi legati alle avversità atmosferiche e pertanto anche le quotazioni sono risultate in ribasso rispetto agosto 2017.
Positivo l'andamento per le melanzane, caratterizzato da un aumento sia dei volumi che dei prezzi medi. Il prodotto non ha subito contraccolpi quantitativi, poiché viene coltivato in coltura protetta.
Pure le patate hanno registrato discreti aumenti dei volumi commercializzati e un leggero incremento dei prezzi medi. Solo il tipo rosso è stato penalizzato dalla domanda e ha percepito quotazioni inferiori a quelle realizzate ad agosto 2017.
E' stato un mese particolarmente difficile per tutte le tipologie di radicchio. Gli sbalzi di temperature registrati a luglio hanno creato problemi produttivi, con rese inferiori al normale e una qualità scarsa. La domanda inoltre ha penalizzato il prodotto, offrendo prezzi al ribasso.
Agosto si è presentato decisamente sottotono per le zucche, con quotazioni poco remunerative per i produttori e volumi tesi al ribasso.
Grazie alle buone temperature, la frutta ha trovato nel mese un discreto scatto commerciale. Le angurie, dopo una partenza sottotono, sono state oggetto di una forte richiesta, con conseguente aumento delle quotazioni.
Si sono posizionati su buoni livelli i prezzi realizzati da meloni, mele, pesche e pere. La richiesta nell'arco del periodo si è sempre dimostrata interessata, favorendo una fluidità continua nella vendita.