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Carmine Giordano confermato presidente del Centro Agro Alimentare di Napoli

E' stato un periodo piuttosto difficile per il CAAN-Centro Agro Alimentare di Napoli. Prima il rischio di fallimento, poi la consegna del Piano Concordatario; ora sembra profilarsi un periodo più roseo.

Terminata, infatti, la pausa estiva, a inizio settimana si sono ufficialmente insediati i nuovi organi sociali del CAAN, nominati dall'Assemblea dei soci dello scorso 2 agosto. Nel corso della prima seduta, tenutasi il 3 settembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a indicare il suo presidente riconfermando, come da indicazione degli azionisti, l'uscente Carmine Giordano (nella foto sotto), alla guida del CAAN dal settembre 2015.



"Sì, il CAAN ha vissuto mesi particolarmente complicati. Non è facile guardare al futuro, programmare interventi e investimenti, quando si ha lo spettro del fallimento che aleggia sulla propria attività (cfr. FreshPlaza del 17/01/2018). Dipendenti del centro agroalimentare e operatori della struttura hanno sicuramente risentito di questo stato di incertezza - dichiara a FreshPlaza Giordano - Il clima si è rasserenato lo scorso 18 luglio, con il deposito del Piano Concordatario in continuità aziendale (cfr. FreshPlaza del 23/07/2018), attualmente al vaglio dei giudici del competente Tribunale di Nola (NA). Il CAAN, fino all'omologazione del suddetto Piano, non può dirsi ancora definitivamente 'fuori pericolo', ma sono state poste le basi per l'esdebitazione e per il suo definitivo rilancio".

"Il secondo fattore che suscitava tensione tra lavoratori diretti e indiretti era sicuramente la recente scadenza degli organi societari. In molti temevano, in questa delicata fase di transizione, con tutte le interlocuzioni in corso con i commissari giudiziali, un drastico cambio della guardia che avrebbe significato dover ricominciare tutto da capo. Invece, il Comune di Napoli (socio di maggioranza), pur proseguendo nella linea del rinnovamento già adottata per le altre partecipate, nel corso dell'Assemblea dello scorso 2 agosto ha nominato nuovi consiglieri e nuovi sindaci ma, proprio per garantire la necessaria continuità al lavoro intrapreso, ha confermato me alla presidenza. Ho recepito con favore anche la riduzione del Consiglio di amministrazione da cinque a tre membri: una scelta che, oltre a rispondere ai dettami normativi, si traduce in risparmio dei costi e snellimento dei processi decisionali".

 
La riconferma di Giordano a presidente si estende anche alla squadra con cui ha lavorato finora. "Naturalmente, tutti i consulenti che hanno contratti in corso, continueranno nell'espletamento dei loro mandati. La vera novità per ora sta nella scelta dei componenti del Cda. A coadiuvarmi per il prossimo triennio ci saranno l'avvocato Melania Barberis e il presidente dell'Ordine dei Tecnologi alimentari di Lazio e Campania, Salvatore Velotto. Si tratta di una squadra giovane (la media è di soli 40 anni) ma molto motivata e ben assortita dal punto di vista delle specifiche competenze".
 
Secondo il presidente del CAAN, il principale progetto in corso è la definitiva messa in sicurezza della società. "Fermo restando questo obiettivo prioritario, il mio secondo mandato si caratterizzerà per la maggiore attenzione, rispetto al passato, alletematiche connesse al cibo; e la presenza, per la prima volta nel consiglio di amministrazione CAAN, di un tecnologo alimentare è proprio il segno di questo definitivo cambio di passo. Prima della pausa estiva abbiamo avviato in via sperimentale una sinergia con Slow Food che gli operatori e gli acquirenti hanno recepito di buon grado. Quindi sicuramente insisteremo su questa strada e organizzeremo molte iniziative con l'intento non solo di promuovere il CAAN e i suoi prodotti, ma anche di farci 'ambasciatori' di uno stile di alimentazione sano, basato sul consumo di frutta, verdura e pesce fresco e che prediliga stagionalità e territorialità dei prodotti".
 


"Miriamo - continua Giordano - a diventare sempre più una società green. Proseguiremo con il servizio di bird control che già ottimi risultati ha dato riuscendo a eliminare quasi del tutto, grazie all'utilizzo dei rapaci e quindi in maniera del tutto naturale, il fenomeno dei volatili infestanti. Abbiamo in programma di sostituire con luci a led tutti i corpi illuminanti presenti al CAAN, con notevole risparmio in termini di costi e risorse energetiche. E infine intendiamo mettere a punto un modello virtuoso 'Rifiuti zero' che consenta, tramite convenzioni con il Banco Alimentare e le altre collaborazioni già esistenti (ad esempio con lo Zoo di Napoli), di devolvere per fini di solidarietà sociale tutto l'invenduto. Gli scarti alimentari non commestibili saranno, infine, destinati agli impianti di compostaggio e di produzione di combustibile anaerobico".

(Foto: Pagina Facebook CAAN)
 
"I mercati all'ingrosso stanno notevolmente cambiando. I più che positivi risultati dell'export ci inducono a sostenere che l'evoluzione vada verso la creazione di piattaforme logistiche. Napoli non può restare indietro e, anzi, deve sfruttare la sua posizione geografica privilegiata, nel cuore del Mediterraneo. Ovviamente per essere competitivi in ambito internazionale, le nostre aziende devono specializzarsi e puntare sulla qualità; ormai IV e V gamma non sono più il futuro, ma il presente".

"Voglio infine ricordare che il CAAN, tra l'altro il più grande mercato all'ingrosso del Sud Italia, è stato tra i fondatori della rete d'imprese Italmercati - conclude Giordano - Negli ultimi mesi, a causa dei noti problemi finanziari, abbiamo dovuto un po' defilarci, ma adesso intendiamo riprendere con vigore tutti i lavori e i progetti in corso, in quanto crediamo fortemente nella sinergia e nello scambio di best practices con le altre realtà nazionali".