Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
L'esperienza a Ravenna: 30 ettari di frutteto rendono come 900 di grano

Pero biologico sotto rete: reddito alto. Guarda le foto!

I conti non sono al centesimo, ma rendono l'idea sul fatto che la frutticoltura, se realizzata come si deve, rende ancora e dà lavoro. Trenta ettari di pero biologico rendono come 900 ettari a seminativo (grano, per la precisione). La Cab Massari di Conselice (RA) si estende su 2400 ettari in totale. In passato hanno avuto fino a 600 ettari di frutteto, oggi ridotti a molti meno.
 
 
"Le reti monofila sono quelle che hanno impresso una svolta alla nostra cooperativa", hanno detto i tecnici Alfredo Pigliacampo e Fabio Zannoni durante una visita di un gruppo di frutticoltori, organizzata da L'Agrotecnica. "Le pere biologiche 65+ sono state liquidate a 1,30 euro il chilogrammo. Se pensate che le rese sono come quelle di un impianto tradizionale, è facile capire che siamo molto soddisfatti, in quanto non vi sono oscillazioni ma queste sono le cifre medie che si ottengono ogni anno. Prima delle reti avevamo costi altissimi per la difesa da carpocapsa. Poi è arrivata anche la cimice asiatica e non vi era rimedio. Grazie alle reti, difendiamo la produzione e riduciamo i costi".
 
 
Le varietà coltivate sono Abate, Kaiser, William, Conference, Packham. Al momenti gli ettari coperti da queste reti sono una ventina, ma ogni anno aumentano perché i costi non sono elevati e i soci sono molto soddisfatti dei risultati.
 
 
"Abbiamo calcolato circa 10mila euro l'ettaro per acquistare le reti e 2500-3000 per la manodopera necessaria a posizionarle. Probabilmente, un agricoltore che lavora in autonomia può ridurre il costo della manodopera. Noi le abbiamo collocate anche su pereti vecchi di 25 anni. Non abbiamo aggiunto nessun palo, bensì abbiamo collocato un cappuccio con uno spuntone di fissaggio sui pali esistenti o, eventualmente, su alcune piante capitozzate all'altezza desiderata. A questo punto, si fissano le reti e le si fanno scivolare lungo la spalliera. Tutto qui. Se si vuole, si possono chiudere sul fondo tramite delle semplici placche a incastro".
 
 
I produttori di pere hanno tempestato di domande i due tecnici: la più pressante è stata come si gestiscono le varie fasi, soprattutto la raccolta. Pigliacampo ha spiegato che i carri per la raccolta sono attrezzati con un arco che solleva la rete al suo passaggio e poi la fa richiudere subito dopo. Stessa cosa per il "trenino" dei bins per la raccolta da terra. Le reti di questo tipo hanno un effetto brachizzante sulla vegetazione, il che ha permesso di ottenere un calibro maggiore.
 
 
"Produciamo pere biologiche da 20 anni - ma all'inizio è stata dura. Per i primi anni abbiamo dovuto stringere i denti, perché la produttività era bassa. Per fare il bio occorre creare un microambiente in equilibrio. Ad esempio, nel nostro meleto abbiamo l'erba molto alta, attualmente, il che ci permette di ospitare gli insetti utili. Sotto rete, il lancio degli insetti per la lotta biologica è più efficace perché vanno direttamente a bersaglio, senza disperdersi".
 
Contatti
Cab Massari
Via Puntiroli 5
48017 Conselice (Ravenna)
Data di pubblicazione: