Dal 2008, il moscerino parassita
Drosophila suzukii ha colonizzato la maggior parte dei continenti americano ed europeo, potendo adattarsi a climi molto diversi. In Italia, questo parassita è stato catturato dalle regioni settentrionali delle Alpi a quelle meridionali del Mediterraneo, dove può infestare una vasta gamma di frutti, tra cui le uve da vino. Studi hanno dimostrato che i livelli di ovideposizione e il tasso di sviluppo di
D. suzukii sull'uva da vino sono inferiori rispetto ad altre bacche (frutti di bosco), sebbene recenti osservazioni indichino che l'uva - anche quella da tavola - può diventare una pianta ospite adatta in particolari condizioni.
I ricercatori dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, dell'Università Aldo Moro di Bari e della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige hanno pubblicato i risultati di una serie di esperimenti di ovideposizione casuale, valutando bacche di cinque varietà di uva da tavola (Red Globe, Victoria, Italia, Crimson, Scarlotta) campionate nelle province pugliesi di Taranto e Bari nel corso del 2013 e provenienti da vigneti sia biologici sia convenzionali. Il contenuto di zucchero e la durezza della buccia di ciascun campione sono stati analizzati per valutare l'influenza di questi parametri fisiologici sulla suscettibilità delle uve da tavola alle infestazioni da D. suzukii.
Una correlazione negativa è stata trovata tra il numero di uova deposte e la forza di penetrazione cutanea delle bacche, mentre una correlazione positiva è stata trovata tra il numero di uova e i °Brix, così come con la data di campionamento. Nelle uve biologiche, il contenuto di zuccheri e la durezza della buccia di due varietà (Crimson e Scarlotta) sono risultati, rispettivamente, più elevati e più bassi rispetto alle varietà convenzionali, rendendole così più suscettibili alle infestazioni da D. suzukii.
D. suzukii è quindi in grado di infestare pesantemente e di svilupparsi sulle uve da tavola e la suscettibilità dell'uva alla sua infestazione dipende in modo significativo dalla varietà (ad esempio, l'uva Italia è meno suscettibile) e dal sistema di coltivazione (in questo caso, biologico e convenzionale).
Fonte: Baser N., Broutou O., Verrastro V., Porcelli F., Ioriatti C., Anfora G., Mazzoni V., Rossi Stacconi M.V., 'Susceptibility of table grape varieties grown in south-eastern Italy to Drosophila suzukii', 2018, Journal of Applied Entomology.