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L'esperienza di Uni Palermo e della sua azienda Pietranera

Pomodoro in aridocoltura: la ricerca ha il compito di dare esempi concreti

Oggi, in Italia, gran parte della biodiversità di interesse agricolo viene conservata da diversi centri di ricerca pubblici come Università, CNR e Crea. Sull'argomento abbiamo sentito Giuseppe Di Miceli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università degli Studi di Palermo, nonché direttore dell'Azienda Pietranera di Santo Stefano Quisquina (AG).


Sopra, il prof. Giuseppe Di Miceli all'interno della banca del germoplasma dell'Az. Pietranera

"Pietranera - spiega Di Miceli - è un'azienda agricola dell'Università degli Studi di Palermo, estesa su 680 ettari circa e che, per le sue peculiarità, è un centro di ricerca nel settore dell'agronomia applicata e delle coltivazioni erbacee. Qui, dagli anni '70 in poi, si svolge attività di ricerca nel settore dell'agricoltura delle aree interne siciliane e in particolare su cereali, leguminose da granella e foraggi".


La banca del germoplasma contiene una serie di preziose collezioni di semi, tra cui anche una di pomodori storici siciliani

Da alcuni anni, l'azienda è stata orientata al regime biologico e ha avviato un progetto sulle ortive da pieno campo, tra cui pomodoro idoneo all'aridocoltura.


Pomodoro seccagno o siccagno in campo aperto

"Questo progetto - continua il ricercatore - riguarda la coltivazione del pomodoro seccagno (o siccagno) biologico, quindi prodotto in assenza di irrigazione e con la nutrizione offerta esclusivamente dal letame compostato proveniente da un allevamento bovino interno all'azienda. Tale connubio ha consentito la produzione di pomodoro di alta qualità in un areale, quello dei monti Sicani, tradizionalmente idoneo alla coltivazione del pomodoro seccagno. Quest'ultimo è caratterizzato dalla bassa resa produttiva, unita a una grande sapidità. In generale, l'aspetto particolarmente interessante nella coltivazione del pomodoro seccagno è legato alla scelta del genotipo, che deve ben adattarsi a condizioni di aridità e scarsa nutrizione, oltre a resistere alle fitopatie".


L'azienda Pietranera ha anche coltivazioni di zucca, sesamo, cipolla, noci e altre referenze che, soggette a sperimentazioni, vengono curate con grandissima attenzione

"A tal fine, abbiamo dovuto effettuare uno screening di ben 31 antiche popolazioni locali di pomodoro - spiega ancora il direttore - di cui disponiamo come Università, grazie all'ampia collezione conservata nella Banca del germoplasma che si trova proprio presso l'azienda Pietranera. Il progetto passa quindi anche attraverso la valorizzazione della biodiversità siciliana delle vecchie cultivar locali siciliane. Oltre all'aspetto del genotipo, anche l'applicazione di tecniche di aridocoltura hanno consentito la crescita e la produzione del pomodoro seccagno biologico."

Tutto questo permetterà a breve, in collaborazione con un'azienda di trasformazione artigianale locale, di produrre passata di pomodoro che verrà commercializzata con il marchio Feudo Pietranera. Oggi, la passata di pomodoro biologico si aggiunge a un paniere di prodotti già commercializzati da Feudo Pietranera come: lenticchie, ceci, olio extravergine, semole, pasta, aromatiche.

In un contesto in cui l'acqua è sempre più una risorsa limitata, l'applicazione di tecniche agronomiche capaci di produrre riducendo i consumi idrici, risulta un elemento fondante per lo sviluppo di produzioni di qualità.


Un dettaglio del sofisticato laboratorio presente in azienda

La ricerca ha il compito di dare esempi concreti
"Quella che viene condotta presso l'azienda Pietranera - continua Di Miceli - è una sperimentazione, come già detto, di carattere agronomico ed è volta ad acquisire informazioni sui genotipi da adottare nei sistemi colturali in asciutto e in biologico, tenuto conto della maggiore resistenza alle malattie e allo stress idrico, oltre che una maggiore serbevolezza e facilità nella trasformazione in passata, il tutto con un'attenzione alla biodiversità del nostro territorio".

Il territorio dei Monti Sicani è caratterizzato da una grande varietà vegetale (cece nero, pesca di Bivona, etc), e anche nel pomodoro si trovano evidenze come il Pizzutello d'Alessandria della Rocca (popolazione caratterizzata fortemente dalla forma e dal sapore tipico di questo areale) che esprimono un'interazione ottimale tra il genotipo e l'ambiente. Coltivato su suoli a matrice fortemente argillosa, in interazione con gli sbalzi di temperatura fra il giorno e la notte, questo pomodoro acquisisce proprietà organolettiche eccezionali.

Di Miceli: "Inoltre, mi piace ricordare che l'azienda Pietranera ha avviato per la produzione di pomodoro seccagno biologico del 2018 un interessante progetto di filiera con una delle aziende storicamente più conosciute in Sicilia nel settore agroalimentare di qualità: il gruppo Macaluso, cui ha conferito circa 10 ton di pomodoro seccagno biologico per l'avvio di una prima collaborazione di filiera che prevede la produzione e la commercializzazione, con il marchio Raspante&Raspante, di prodotti di qualità certificata siciliana".

Contatti:
Azienda Feudo Pietranera

Tel.: +39 3938720886 (Prof. Giuseppe Di Miceli)
Email: feudo.pietranera@gmail.com
Web: www.feudopietranera.com