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Se ne e' parlato durante una mostra pomologica organizzata da L'Agrotecnica

Il pesco ha un futuro se coltivato con le strategie giuste

Dopo anni di abbattimenti, non può essere certo il solo 2018, pur con le sue buone quotazioni, a sancire la rinascita del pesco. Però da questa annata si può ripartire con strategie diverse, al fine di produrre pesche e nettarine facendo reddito. Se ne è parlato nelle scorse settimane a Longiano (Forlì-Cesena) durante una mostra pomologica organizzata da L'Agrotecnica di Gianni Gasperoni e Fabio Natali. Le considerazioni sulle varietà esposte sono state di Stefano Foschi di Astra.

Stefano Foschi descrive le varietà più indicate per il territorio romagnolo

"In Romagna c'è ancora spazio per ottenere reddito sul pesco - esordisce Gasperoni - ma solo se si inverte la rotta rispetto a quanto fatto nei decenni precedenti. Un tipo di gestione non è più possibile. Già da diversi anni noi consigliamo di cambiare strategia e mentalità".



L'Agrotecnica consiglia di usare reti monofila anche per il pesco. "Abbiamo iniziato i primi impianti di reti monofila 12 anni fa, su ciliegio, e oggi sono applicate su tutte le specie frutticole. Grandine, eccessi di pioggia, insetti sono le avversità che le reti tengono lontane e a un costo relativamente contenuto: si parla di 13-15mila euro a ettaro. L'auspicio è che le Regioni, tramite i PSR, inseriscano sempre di più contributi per la protezione con reti, specie quelle monofila, così come ha già fatto da apripista la Lombardia".

Gianni Gasperoni e Fabio Natali

Per chi intende mettere a dimora pesco o nettarine, altri suggerimenti sono quelli che già da qualche tempo circolano:
  1. produrre calibri media AA e AAA, gli unici che spuntano prezzi interessanti;
  2. adottare tutte le tecniche adeguate, specie in potatura e diradamento, per aumentare i calibri;
  3. scegliere varietà adatte al territorio e predisposte a ridurre calibri elevati;
  4. scegliere varietà buone dal punto di vista organolettico, ancor prima che belle di colore;

5. proteggere con reti, così da ridurre drasticamente i danni da insetto, limitando i trattamenti al minimo;
6. preferire la protezione con reti, in quanto garantiscono sempre e comunque la produzione, mantenendo perciò fede agli impegni commerciali di inizio anno, a differenza delle assicurazioni.

Reti monofila su melo, applicabili anche su pesco coltivato con sistema di allevamento adeguato

"Anche per chi intende fare il biologico - conclude Gasperoni - la protezione con reti è ormai l'unica soluzione. Insetti come la cimice asiatica, infatti, resistono ai trattamenti e in regime biologico si hanno ben poche armi".

Contatti
L'Agrotecnica
Via Massa 1530
47020 Longiano (FC)
Tel.: (+39) 0547.54044