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Il trasporto cargo aereo: nuova potenzialita' sempre piu' tangibile per l'ortofrutta siciliana

Si fa un gran parlare in questi giorni del trasporto cargo per l'ortofrutta siciliana, specialmente quella prodotta nel sud-est dell'isola. I vettori classici (spedizioni e corrieri) sono presenti da tempo e forniscono un ottimo supporto alle aziende che avvertono l'esigenza di cargo aereo.


Torre di controllo di Fontanarossa

Intanto però nuove compagnie aeree, vedi Flydubai, si sono affacciate di recente sullo scalo catanese di Fontanarossa, a testimoniare la vivacità di un settore produttivo che meriterebbe di andare oltre allo stato attuale. "Sicilia" deve diventare sinonimo di prodotto d'eccellenza, che si collochi al di sopra delle commodities provenienti dal resto del Bacino del Mediterraneo (con le quali il nostro Paese non può competere sui prezzi, per le ben note ragioni di standard igienico-sanitari e manodopera).


Scalo merci aeroporto di Catania

A testimoniare circa le recenti novità nel panorama del trasporto aereo cargo è l'attività di SAC - Società di gestione dell'Aeroporto di Catania (con 10 milioni di passeggeri l'anno, il più grande scalo del sud Italia), che da sempre accoglie con entusiasmo gli stimoli provenienti dall'imprenditoria isolana per una serie di facilities che fanno da attrattori per il mondo delle imprese. A cominciare dalla dotazione infrastrutturale e dalla connessione intermodale tra gomma/ferro/nave/aereo: aeroporto, porto e interporto non solo sono interconnessi da un'efficace rete autostradale, dalla ferrovia e, più di recente, dalla metropolitana (il progetto FCE prevede che arrivi in aeroporto entro i prossimi dieci anni) ma sono anche strategicamente vicini fra loro, nella zona industriale della città. In più, l'aeroporto di Catania fa parte del nodo EDI, il circuito doganale in grado di attivare le procedure standard dei protocolli internazionali in caso di import-export di merci dirette nei paesi extra UE.

"Siamo aperti - ha detto Salvo Pulvirenti (nella foto accanto), capo scalo dell'aeroporto Fontanarossa di Catania - non solo alle istanze delle compagnie aeree che operano nel nostro aeroscalo, ma anche - nell'ottica di un sistema integrato con lo scalo di Comiso - verso le esigenze di commercializzazione dei territori produttivi della nostra catching area: ovvero tutto il bacino della Sicilia centro-orientale. Ben vengano iniziative come quella recente di Flydubai che si aggiunge ai vettori classici delle spedizioni e ben vengano anche le aziende di produzione e commercializzazione che vogliono esportare pomodori pregiati, uva e altre merci per via aerea. Catania è in grado non solo di soddisfare il cargo in stiva (sugli aerei passeggeri - n.d.r.), ma anche il cargo strutturato".

Ad oggi, - apprendiamo dalla conversazione con Pulvirenti - le compagnie di linea che effettuano servizio cargo sono, insieme alla già citata Flydubai, sono anche Alitalia, Turkish, Air Malta, Air France e Lufthansa. Mentre le "all cargo", con una propria flotta di aeromobili, sono TNT e DHL; SDA opera con Mistral (Poste Italiane); infine come spedizioniere abbiamo Femar.



Il salto epocale è costituito dall'e-commerce, che si è sviluppato in maniera esponenziale; quanto a una logistica funzionale agli schemi gestionali imposti dalle nuove e ridottissime tempistiche, SAC si fa trovare preparata, grazie alla persistenza in aeroporto dei corrieri espressi. Catania si mostra come uno scalo dinamico e moderno, capace di affrontare i continui mutamenti che la globalizzazione richiede e pretende. Le previsioni di crescita 2018 del settore cargo a Catania sono del +3%, ossia 6.900 tonnellate in totale al 31 dicembre (nel 2017 erano state 6.700)



"Con uno scalo merci di 4000 mq e un magazzino di custodia temporanea di 400 mq – continua il manager – l'aeroporto di Fontanarossa è pronto ad accogliere fin da subito le sfide che il mercato potrebbe lanciarci con il trasporto anche di nuovi articoli ortofrutticoli, come si spera possa a breve succedere con l'arancia rossa di Sicilia verso la Cina. Sac è immediatamente nelle condizioni di far fronte ai necessari adempimenti previsti dalla legge e per tutto ciò che concerne la logistica necessaria. Del resto, pare che i necessari trattamenti, a temperatura controllata, dovrebbero essere espletati all'origine, mentre i passaggi doganali e le verifiche fitosanitarie in aeroporto richiedono solo poche ore prima dell'imbarco, per cui il transito in aerostazione è davvero limitato".

A giorni, tra l'altro, SAC disporrà di nuove e moderne celle a temperatura controllata che potranno meglio accogliere prodotti agroalimentari, sia per il congelato che per il surgelato. Nulla viene lasciato al caso.



"Siamo molto contenti di servire l'ortofrutticoltura siciliana che sappiamo essere tra le migliori al mondo - conclude Pulvirenti - e pertanto ci sentiamo di ribadire il concetto che il termine 'Sicilia' debba essere sempre più accostato a quello di 'qualità', in una sorta di mantra positivo che il mercato internazionale deve imparare a conoscere e ripetere".

Per info: