"Quando si congela un finger lime intero, il periodo di formazione dei cristalli di ghiaccio è molto lungo, e se nel passaggio da 0 a -5 °C qualcosa si blocca, i cristalli di ghiaccio che si formano sono molto grandi. Ciò distrugge le piccole perle contenute all'interno di questi agrumi, che quando si scongelano risultano una poltiglia. Il nostro processo elimina questo rischio. Così quando il finger lime viene scongelato è proprio come consumarlo fresco".
Douglas sostiene che esistono diversi vantaggi nel surgelare il prodotto, comprese le restrizioni relative alla possibile presenza di mosca della frutta, che comportano l'impossibilità per i produttori di finger lime di esportare l'agrume fresco nei maggiori mercati mondiali, come Cina, Giappone, Taiwan, Stati Uniti, Corea del Sud, India, Indonesia e Nuova Zelanda.
"Un altro motivo è che la stagione del finger lime australiano dura da gennaio a maggio, e che quindi per otto mesi l'anno non è disponibile. Noi volevamo invece essere in grado di fornire finger lime a ristoranti, hotel e privati anche in quel periodo, e in particolare durante la primavere e nei periodi di Natale e carnevale".
"Abbiamo dovuto creare nuovi mercati per questo prodotto, che fino a quel momento non era esistito, ed educare gli chef a proposito - ha spiegato Douglas - La produzione di quest'anno è stata probabilmente commercializzata fresca per il 40% e surgelata per il 60%, e gran parte di quest'ultima è stata conservata per la primavera e per il Natale. La questione è se ne avremo abbastanza fino a gennaio, quando cominceremo nuovamente a estrarre le perle. In futuro, potremmo surgelare fino all'80% del finger lime prodotto".
La società, che ha ottenuto anche una medaglia d'oro nei Delicious Produce Awards 2018, possiede attualmente 4.000 alberi a diversi stadi di produzione e, nella prossima stagione, introdurrà nuove forniture di finger lime provenienti da altri produttori. Douglas ha affermato che il prodotto può essere usato in diversi modi anche dai consumatori.
"Il gusto è asprigno, ma questo dipende anche dalla varietà. Le perle verdi, che chiamiamo Emerald, vengono usate di più dagli chef su ostriche o piatti a base di carne e formaggio, quelle rosa o più rossastre, che chiamiamo Sunrise, sono più dolci, e il loro gusto assomiglia di più a quello del mandarino, e vengono usate su piatti dolci come frutta, gelato, yogurt e torte. Entrambe le varietà sono ampiamente impiegate dai bar nel gin tonic, nello champagne e in diversi cocktail. Mi piacerebbe andare a Las Vegas e provarne qualcuno di persona!".
Douglas sta inoltre invitando il governo australiano a proteggere questo agrume nativo australiano, affermando che le persone che producono gli alberi li stanno anche portando al di fuori del Paese (legalmente e illegalmente), al punto che in Messico e in Guatemala sono state create grandi piantagioni fino a 20.000 alberi.
"Che questo prodotto nativo australiano venga spedito atrove rappresenta un disastro per i coltivatori australiani di finger lime - ha spiegato - Sto cercando di convincere sia i funzionari pubblici sia i politici interessati a questo problema da oltre 10 anni, ma nessuno ha mostrato il minimo interesse. Oramai è troppo tardi per chiudere quella porta, il cavallo è già scappato. C'è in atto un protocollo che permette agli alberi, anche con piccoli finger lime in fase di maturazione, di raggiungere gli Stati Uniti, mentre al contempo non possiamo spedire il prodotto fresco laggiù".
Aggiunge però che il prodotto surgelato, con una conservabilità di 12 mesi, permetterà alla Lime Caviar Company di competere con questi nuovi coltivatori, il cui prodotto ha una conservabilità massima di 3-4 settimane.
Per maggiori informazioni:
Lime Caviar Company
Tel.: +61 7 5544 1232