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Fruit Logistica 2018: i reportage fotografici dal mondo e le impressioni sulla fiera

Anche quest'anno Berlino si è trasformata in capitale ortofrutticola mondiale. La fiera internazionale Fruit Logistica ha tre ingredienti fissi, ovvero la temperatura al di sotto dello zero, la confusione intorno ai pullman alla fine della giornata e un venerdì tranquillo. L'aggiunta di una nuova hall ha generato più spazio per i paesi latinoamericani e sudafricani; lo si poteva notare dal numero di nuove aziende presenti. Il grande numero di hall ha generato un andamento variabile. Non tutti i padiglioni hanno attirato lo stesso numero di visitatori, quindi per esempio nel corridoio della hall 25 si sono create congestioni, mentre nel City Cube o nella hall 7.1 ci si poteva muovere piuttosto tranquillamente.

Mentre l'anno scorso gli scioperi all'aeroporto di Bruxelles e una tempesta di neve negli Stati Uniti disturbarono il traffico aereo, quest'anno tutto è filato liscio senza problemi. Il mercoledì è stato descritto come positivo dagli operatori. I visitatori sono stati numerosi fin dal primo istante. Sul secondo giorno, le opinioni sono invece discordanti. Gli espositori presenti nel City Cube sono rimasti un po' delusi dagli afflussi. Quest'anno la hall, situata in una posizione piuttosto remota, ha attirato meno visitatori rispetto all'anno scorso. Anche nei padiglioni 7.1 e 8.1 si sono lamentati del basso numero di visite. Inoltre, gli operatori hanno riportato che i buoni contatti che normalmente sono rappresentati da visitatori fissi della fiera, quest'anno non ci sono stati.



La nuova hall va bene, ma crea anche confusione
La nuova hall 26 ha ospitato gli espositori delle aziende sudafricane e di alcuni paesi latinoamericani. Inizialmente, l'umore era alle stelle perché ha attirato più gente di quanto abbia fatto la hall 7.1 dove le aziende sudafricane furono ospitate l'anno scorso. Il numero dei visitatori è stato buono. Alcune aziende hanno posticipato gli appuntamenti di mercoledì e giovedì al venerdì, che è tipicamente più tranquillo. Due grandi aziende stanno prendendo in considerazione la prenotazione di uno stand più ampio per ricevere tutti i visitatori.

La crescita della fiera non è però stata positiva per tutti. La kermesse è enorme, e rischia di essere dispersiva. Si potrebbero realizzare dei percorsi, magari a terra, con indicazioni sui tragitti più brevi per raggiungere le varie hall. Si dovrebbero fornire anche delle mappe dettagliate e più grandi, ma spetta alla fiera organizzarsi.

Un giovedì tranquillo, dopo la calca del mercoledì
Gli operatori spagnoli hanno valutato il mercoledì come una buona giornata, migliore del previsto. Ciò ha reso le aspettative più elevate per il giovedì, solitamente la giornata fieristica più intensa, ma le attese sono state in parte smentite. Anche nella hall dei Paesi Bassi il numero dei visitatori del giovedì è stato inferiore. Inoltre, sembra che tra gli espositori olandesi si sia diffusa la tendenza a prendere appuntamenti con i clienti al di fuori della fiera.

Molte aziende commerciali hanno inserito nei loro assortimenti pacchetti di prodotti freschi. Il numero di fornitori orticoli è cresciuto molto negli ultimi anni. I temi chiave in materia di orticoltura sono: illuminazione LED e agricoltura verticale, substrati e modi per ridurre al minimo il lavoro in serra.

Anche presso i sementieri si sono registrate nuove proposte nell'edizione di Fruit Logistica di quest'anno. Si ricerca sempre una combinazione che permetta una produzione simile a quella della varietà standard e che si distingua per sapore, minore manodopera, migliore shelf life e presentazione.



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Meno aziende spagnole
La fiera berlinese attrae molti meno visitatori spagnoli rispetto alla controparte Fruit Attraction, che viene organizzata ogni anno in autunno a Madrid. Ciò non ha solamente a che fare con un tempo di spostamento più breve verso la capitale spagnola per agricoltori e commercianti della penisola iberica, ma è anche preferibile dal punto di vista stagionale. In autunno, infatti, le stagioni spagnole stanno per cominciare, mentre a febbraio la stagione è già a buon punto.

Cina: da esportatore a importatore
La delegazione cinese a Fruit Logistica era composta da 80 aziende, distribuite in diverse sale. La maggior parte degli espositori erano esportatori. Tipicamente, le aziende cinesi vanno bene nell'export di zenzero, aglio, pomelo e altri agrumi, mele e pere. Il numero di espositori dell'edizione di quest'anno non è aumentato, al contrario di quanto invece è successo ad Asia Fruit Logistica di Hong Kong, che ha registrato il doppio degli espositori cinesi. Sono stati presentati alcuni nuovi prodotti, tra cui il kiwi cinese, il mango di Sanya, Hainan del sud e la pitaya rossa.

E' stata notata una seconda tendenza, ovvero un paese esportatore che si trasforma in importatore. Questa tendenza si può notare anche in altri settori. La prima di due grandi aziende cinesi che inizialmente era un esportatore, si è trasformata in azienda importatrice che si concentra maggiormente sul mercato cinese. Un grande importatore ha investito nella coltivazione domestica per il mercato locale.



Anche la tecnologia cinese è in aumento. Un fornitore di macchinari per la selezione sta crescendo rapidamente grazie agli ordini in arrivo da Sudafrica e zone del Mediterraneo. I fornitori cinesi di registratori di dati e temperature stanno aumentando di numero. Infine, ha partecipato alla fiera anche la prima associazione della Cina, la Hebei Produce Association. Queste associazioni di solito non sono visibili a livello internazionale.

L'umore tra le aziende cinesi era positivo. Spesso gli operatori della Cina combinano la partecipazione alla fiera a una visita in Europa. Oltre a incontrare vecchie conoscenze commerciali, sono state soprattutto le aziende che hanno presentato prodotti nuovi a dichiararsi soddisfatte dall'acquisizione di nuovi contatti.

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L'America Latina punta all'Europa
I paesi dell'America Latina sono sempre più interessati a esportare in Europa. Le aziende che esportavano già in Europa vorrebbero aumentare i volumi. Gli ananas spediti per via aerea sono una nuova tendenza che sfrutta la richiesta di prodotti pronti al consumo in diversi mercati europei. Ecuador, Colombia e Guatemala quest'anno hanno avuto uno stand decisamente più grande e una presenza maggiore. Nella nuova hall 26 si trovavano anche Honduras, Panama e Repubblica Dominicana. Ogni anno, sono sempre di più le aziende latinoamericane che visitano la fiera.

In termini di affluenza, la folla maggiore c'è stata mercoledì e giovedì. In alcuni momenti la hall 25 in particolare, conosciuta come il padiglione latinoamericano, ha avuto corridoi così pieni che ci si è dovuti mettere in fila. L'atmosfera tra gli espositori è stata positiva, nel complesso. Sicuramente per via della folla, ma anche per la richiesta dei prodotti. Si sono manifestate anche alcune preoccupazioni, come per esempio sulla stagione degli asparagi messicana che è in pieno corso, ma che non sta andando bene. Alcuni esportatori di banane hanno parlato di una situazione difficile sul mercato, data dalla carenza di prodotto.

Italia: calma estrema il venerdì, dopo un mercoledì intenso
In generale, le aziende italiane hanno riconosciuto una crescita ulteriore di una manifestazione che sembrava non poter aumentare ancora di dimensioni. Fruit Logistica resta la fiera ideale per queste aziende. Dopo la Spagna, l'Italia è infatti il principale esportatore per la Germania. Mentre il mercoledì è stata una giornata intensa per gli espositori italiani, il venerdì si è dimostrato estremamente tranquillo. Si è registrata una voglia di riscatto e una spinta all'innovazione. Molti i volti giovani nel settore.




Le aziende francesi vogliono un ulteriore giorno di fiera
Una Torre Eiffel di frutta e verdura non lasciava dubbi: la hall 22 è stata il dominio delle aziende francesi. Il padiglione è stato molto trafficato. Gli incontri organizzati da Business France hanno attirato molta attenzione e anche nella maggior parte degli altri stand si è notato un flusso di visitatori interessati. Star Fruits ha celebrato il suo 50esimo anniversario e ha sorpreso i partecipanti con spuntini e bevande. Anche il produttore di kiwi Sikig ha celebrato il 50esimo anniversario quest'anno. Mele e patate hanno giocato un grande ruolo. E' stato ben rappresentato anche il settore biologico francese, che sta mostrando una crescita sostenuta. Alcune aziende francesi hanno chiesto che il martedì diventi un ulteriore giorno di fiera.

Germania: prodotti pratici, biologici e locali
Tra gli oltre 300 espositori tedeschi c'erano molte aziende commerciali, cooperative di coltivazione e fornitori specializzati (tra le altre cose, nella produzione di macchinari, imballaggi, sementi ecc). Sostenibilità, praticità e prodotto locale sono le tre tendenze che accomunano le aziende tedesche. La netta crescita dell'offerta biologica è strettamente correlata a questo, come confermato dal grande interesse per le postazioni bio presenti. Gli espositori tedeschi si sono concentrati principalmente nelle hall 20 e 21, che hanno diviso con le aziende di Ungheria e Austria. Terzo classificato al FLIA 2018 è stato il materiale ecologico per l'imballaggio di frutta e verdura composto al 50% con fibre d'erba fresca dell'azienda produttrice di imballaggi Scheufelen. Anche il produttore di imballaggi Weber è stato una sorpresa con i suoi sacchetti alimentari prodotti con il 90% di carta compostabile.

L'offerta di prodotti pratici cresce rapidamente. Secondo le aspettative, l'assortimento, composto da prodotti come mix di frutta e verdure di IV gamma, dovrebbe ampliarsi notevolmente nei prossimi anni. Questa attenzione verso il risparmio di tempo e di costi si traduce anche nella crescita costante dei prodotti snack, rappresentata in prevalenza da mini ortaggi o altri tipi di referenze. Un esempio di ciò sono le chip di cocco della startup PookSpaFoods, che hanno vinto il FLIA 2018.



In Germania sono importanti anche il prodotto locale e l'equilibrio ambientale. Questi due punti sono stati messi insieme nello stand comunitario di Bayerische Kartoffel con un'offerta di varietà biologiche e prodotti coltivati localmente. Anche l'Associazione dei coltivatori VEOS (Germania orientale), VOG ed Evelina (Sud Tirolo), così come l'OGS Steiermark (Austria) hanno riscosso molto successo sottolineando l'origine locale. La presenza di BioTropic e Lehmann Natur lascia intuire che la produzione ecologica è importante anche per il commercio di prodotti di importazione.

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Snack sani dall'Europa dell'Est
Anche le aziende dell'Europa dell'Est hanno messo l'accento sugli snack salutari. Le aziende polacche e azere hanno presentato frutta fresca e secca come snack. Un'azienda polacca ha presentato i "tubi snack" con dentro pomodorini ciliegino, piccoli frutti e uva. Inoltre, sono stati presentati anche cavolo riccio, pomodori, mele, mango e barbabietola essiccati. L'assortimento è stato integrato dai cachi azeri, che sono stati presentati in imballaggi deluxe.



Le aziende polacche hanno festeggiato il loro decimo anno di partecipazione alla fiera. Il mercoledì, dopo la fiera, si è brindato in onore del traguardo. L'Ucraina, da poco presente alla fiera, è stata disponibile per la prima volta con uno stand in rappresentanza di oltre venti aziende. Con mele, mirtilli e drupacee il paese prova a fare un altro passo nel mercato internazionale.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
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