Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Entrano anche gli agrumi

Misure UE anti-embargo: l'impianto normativo c'e', aiuti calcolati sulle quantita' esportate nel triennio 2011/13

Cambiano le regole sugli aiuti comunitari per l'ortofrutta dopo l'embargo russo: saranno calcolati sulla base delle quantità esportate nel triennio 2011-2013. E' quanto stabilito nella riunione del Comitato di Gestione tenutosi martedì scorso, 16 settembre 2014, a Bruxelles.

L'impianto del regolamento è lo stesso del Reg. Delegato 932/2014; in particolare, sono confermate le medesime tipologie di intervento ammesse a beneficiare dell'aiuto comunitario (ritiri dal mercato, raccolta in verde e mancata raccolta) e il livello del cofinanziamento tanto per i produttori soci di OP quanto per i produttori non associati (sostegno al 100% per la distribuzione gratuita e al 75% per gli altri interventi se attivati da soci di OP, mentre per i non soci il cofinanziamento rimane fissato al 50%).

L'elenco dei prodotti ammessi a beneficiare del sostegno straordinario è stato significativamente rivisto con l'introduzione degli agrumi (arance, clementine, mandarini) e l'esclusione dei prodotti ritenuti di scarso interesse ai fini esportativi verso la Russia (funghi, frutti rossi e cavoli).

I prodotti per i quali è riservata l'applicazione delle misure aggiuntive sono stati quindi suddivisi in quattro gruppi:
a) mele e pere
b) altra frutta (comprendente kiwi, susine ed uva da tavola)
c) ortaggi (vale a dire pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini)
d) agrumi (comprendenti arance, clementine e mandarini)

La ripartizione dei volumi di prodotto ammissibile ai fini del sostegno comunitario è effettuata per gruppo di prodotto e per Stato membro tenendo conto dei flussi di esportazione verso la Russia realizzati nel triennio 2011-2013. E' data facoltà a ciascuno Stato membro di usufruire di un volume addizionale di intervento pari a 3.000 tonnellate, da distribuire a propria scelta tra i prodotti oggetto di intervento.

Ton
Mele e pere
Altra frutta (1)
Ortaggi (2)
Agrumi (3)
Belgio
43.300
1.380
14.750
0
Cipro
0
0
0
16.220
Germania
13.100
0
0
0
Grecia
5.100
28.475
750
10.750
Spagna
8.700
6.900
20.400
58.600
Francia
28.950
500
1.600
0
Croazia
1.050
0
0
7.900
Italia
35.805
38.845
0
2.620
Ungheria
725
570
0
0
Paesi Bassi
22.200
0
6.800
0
Polonia
18.750
0
0
0
Portogallo
4.120
225
0
0
Totale
181.800
76.895
44.300
96.090
Volumi di ortofrutta beneficiari degli aiuti dei 125 milioni, calcolati sulla base delle esportazioni realizzate verso la Russia nel triennio 2011-2013. Legenda: (1) Kiwi, susine, uva da tavola. (2) Pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini. (3) Arance, clementine, mandarini.

"Per l'Italia (vedi tabella sopra) sono calcolate quote significative: per mele e pere quasi 36.000 tonnellate, per kiwi, susine e uva da tavola poco meno di 39.000 - ha annunciato ieri il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina alla Commissione Agricoltura della Camera - In pratica, i fondi assegnati dal regolamento non sono stati incrementati, ma cambieranno le modalità di assegnazione, moltiplicando le quantità esportate per il valore del ritiro".

"Abbiamo ancora da lavorare sugli agrumi, produzione introdotta su nostra richiesta - ha aggiunto il ministro - dopo di che dobbiamo considerare che ogni Stato potrà utilizzare il plafond aggiuntivo di 3.000 tonnellate". Secondo il ministro, "tali quantità ci consentiranno di lavorare bene su una prima fase fondamentale di aiuto che era quella su cui ci siamo concentrati".

Il nuovo regolamento è svincolato dal precedente Reg. Delegato 932/2014, non avrà effetto retroattivo e troverà applicazione per gli interventi realizzati a decorrere dalla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale (presumibilmente all'inizio della prossima settimana) fino alla data ultima del 31 dicembre 2014, fatta salva la disponibilità delle risorse che la Commissione intenderà stanziare.

Per quanto riguarda una fase successiva, il ministro Martina ha ricordato che - trattandosi di una crisi politica, generata fuori dall'ambito agricolo - nell'ultimo Consiglio UE è stato chiesto alla Commissione di poter recuperare risorse aggiuntive fuori dai budget del settore primario. "Su questo - ha concluso il ministro - aspettiamo dalla Commissione qualche novità; so che stanno discutendo nell'ambito del collegio dei Commissari sulla richiesta unitaria da parte di tutti i colleghi ed io, come presidenza di turno, la rappresento e ci credo fermamente".

Chiusa la prima fase per le domande di aiuti: al 3 settembre 2014 l'Italia ha chiesto 458.000 euro
"La Commissione europea ha chiuso la prima fase di richiesta di aiuti per beneficiare della misura d'urgenza di 125 milioni di euro, per il periodo 18 agosto - 3 settembre 2014 - ha precisato Roger Waite, portavoce del commissario uscente all'agricoltura Dacian Ciolos - Entro il 22 ottobre Bruxelles dovrà disporre dei dati definitivi sulla base delle verifiche che avranno effettuato i singoli Stati membri. Siamo certi che i dati definitivi saranno inferiori all'ammontare di 125 milioni".

Polonia146.073.760
Belgio8.550.151
Romania4.840.019
Olanda2.356.180
Bulgaria1.383.254
Austria1.317.420
Portogallo1.162.042
Spagna944.899
Italia458.864
Repubblica Ceca382.550
Slovenia57.096
Francia25.768
Le richieste dei 12 Paesi UE colpiti dall'embargo russo (in euro).

Fonti comunitarie hanno rivelato che, per beneficiare della prima fase di aiuti europei ai produttori ortofrutticoli colpiti dall'embargo russo, nel periodo tra il 18 agosto e il 3 settembre scorso sono giunte complessivamente domande di sostegno per 167,5 milioni di euro. Nello stesso periodo, l'Italia ha presentato a Bruxelles richieste per un valore di 458.864 euro, tutte tramite le Organizzazioni di produttori.