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Fruit Logistica 2014, Hall 2.2 - Stand B-02 (area Piemonte)

Kiwi Uno: minori volumi di kiwi italiani compensati da una maggiore qualita'

"Il salto verso il futuro si fa in campagna, unendo insieme qualità del lavoro con efficienza tecnologica; in magazzino, poi, si aggiunge soltanto la ciliegina sulla torta." Così Gualtiero Rivoira, executive manager della storica impresa Kiwi Uno S.p.A di Verzuolo (CN), esprime il concept di agricoltura di avanguardia che ha connotato il percorso aziendale nella stagione 2013/14.

Nel 2013, infatti, Kiwi Uni S.p.A. ha implementato un nuova linea di lavorazione per pesche, nettarine, susine e kiwi, in grado di ottimizzare tutto il processo dal campo al magazzino. "I tempi di lavorazione della materia prima si sono notevolmente ridotti, con possibilità di lavorare in diretta pesche, nettarine e susine, anche il 100% del prodotto, mentre per il kiwi la merce viene precalibrata; il tutto con elevatissima capacità produttiva e selezione dei frutti per colore, forma (utilizzabile anche per il prodotto piatto), durezza (per il kiwi) e difetti interni (per tutte le tipologie di frutta)."

La capacità di lavorazione del nuovo impianto segna un record: 250 tonnellate di pesche in 8 ore e 160 tonnellate di kiwi. "Praticamente un processo del tutto stocking-free, cioè senza necessità di stoccaggio parziale della merce", spiega Rivoira.

Parallelamente all'innovazione tecnologica, Kiwi Uno ha fatto della ricerca agronomica interna uno dei suoi punti di forza prioritari, affiancandola con il controllo qualità in campagna. "L'obiettivo, specialmente per l'actinidia - prosegue il manager - è quello di stabilire un buon livello di convivenza con la batteriosi, individuando cultivar compatibili con lo scenario della fitopatia; un'operazione che, sul bacino laziale dove pure operiamo, sta producendo i primi risultati positivi."



Sulla campagna 2013 del kiwi, Gualtiero Rivoira riferisce: "Al momento, la stagione, che è ancora in corso dopo un ritardo di quasi tre settimane sul raccolto, esprime una produzione di 12.000 tonnellate di kiwi, a fronte dei 15.000 del 2012, un dato che evidenzia il calo fisiologico del Piemonte (dove è ubicato un 50% dei nostri conferitori) rispetto agli areali produttivi del Bresciano-Veronese e di Latina."

"Al di là dei minori volumi, possiamo comunque parlare di un'annata positiva, anzitutto per l'ottima performance qualitativa, che prende le mosse da un'accurata lavorazione in campagna e da una selezione molto rigida delle partite di prodotto. A questa, si aggiunge un maggiore dinamismo di mercato (soprattutto da inizio gennaio 2014) rispetto al trend pesante e poco reattivo degli ultimi mesi, insieme a quotazioni più interessanti, seppur frenate da un cambio dollaro-euro molto svantaggioso."

"A favore - precisa Rivoira - ha sicuramente giocato la penuria di prodotto sul mercato, condivisa con i nostri maggiori competitors, Grecia in testa, con recupero di movimentazione sulle piazze tradizionali e con Corea del Sud come nuova frontiera per l’export del prodotto."

Più cauto è il giudizio sulla campagna della frutta a nocciolo e delle pomacee, che per l'azienda si concentrano su pesche e nettarine (20% del fatturato), con una piccola percentuale di susine (5%), oltre a un 25% di pere Abate importate dal Cile. "La sovrapposizione dell'offerta – spiega il manager - ha ulteriormente depresso la domanda, peraltro già mortificata per via degli ingenti volumi di prodotto in circolazione nell'estate tardiva del 2013. Un surplus commerciale che, per noi, è risultato più gestibile proprio grazie all'entrata in funzione del nuovo impianto di lavorazione, che ha valorizzato i due mesi scarsi di campagna a disposizione grazie alla massima resa ottenuta."

Da agosto 2013, l'executive manager di Kiwi Uno siede, come unica realtà piemontese rappresentata, al tavolo del Consorzio Kiwifruit of Italy, organo di riferimento per il comparto, che raggruppa nove aziende italiane e rappresenta circa il 20% della produzione nazionale: "Un onore, ma soprattutto una grande responsabilità – commenta – che ha alimentato nella nostra azienda il dovere di esserci per contribuire a un'unione orizzontale del settore primario che presidi e rafforzi la posizione e l'immagine di qualità del kiwi italiano sul mercato estero, e in particolar modo quello intercontinentale."

Conclude: "Le cabine di regia non sono mai cosa facile, né dai tempi brevi: ma se il Comitato nazionale del kiwi cileno è riuscito ad aggregare l'85% del prodotto proveniente dalle aziende autoctone, questo è sicuramente un forte stimolo anche per noi alla fattibilità della cosa, oltre alla semplice convinzione." I presidenti del Comitato Cileno dei Kiwi (CKC) e del Consorzio KiwiFruit of Italy firmeranno un accordo di cooperazione il primo giorno della fiera Fruit Logistica che si terrà dal 5 al 7 febbraio a Berlino, per avviare una percorso comune (cfr. FreshPlaza del 28/01/2014).

Kiwi Uno vi aspetta a Fruit Logistica, Hall 2.2 - Stand B-02 (area "MADE IN PIEMONTE"): oltre a Gualtiero Rivoira, saranno presenti Marco Rivoira insieme ai referenti commerciali Enrico Gramaglia e Alberto Raviolo.

Contatti:
KIWI UNO

Via Mattona, 174/C
12039 Verzuolo (CN) - Italy
Tel: +39 0175 280700
Fax: +39 0175 280750
Email: info@kiwiuno.it
Web: www.kiwiuno.it