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Peru': le coltivazioni di avocado rimpiazzano quelle di cocaina

Nella valle dei due fiumi Apurimac e Ene (VRAE), un prodotto tipico del gruppo etnico dei nativi americani peruviani (Palta) guadagna terreno.

Nell'area di Acobamba e Andamarca (Junin) alcuni produttori avevano creato delle piantagioni di cocaina e ora stanno invece optando per la coltivazione di avocado di varietà Hass e Forte. Come ricompensa, il terreno li ha premiati con prodotti di alta qualità, ognuno del peso di quasi 2 kg.

Questi avocado, coltivati a 2.400-2.600 m sopra il livello del mare, vengono prodotti in maniera biologica, grazie al clima e alla fertilità del terreno. Il governo regionale dello Junin ha stabilito la fornitura di 100.000 piante per ampliare la produzione e incoraggiare lo sviluppo della frutticoltura in questi luoghi remoti.

Lo scopo è destinare 40 ettari di terreno alla produzione di avocado. Le piante vengono prodotte in un vivaio, localizzato in un area di 5.000 mq, donata dal comune di Andamarca.

I progetti

Vladimiro Huaroc, presidente della regione di Junin, ha dichiarato che queste aree verranno rimboschite con 80 ettari di piante di lúcuma e cherimoya. Huaroc ha aggiunto che la certificazione degli avocado prodotti in questa zona è organizzata dalle rispettive gestioni comunali, in modo da poter vendere il prodotto all'estero. Oscar Calixto Gavino, direttore regionale per l'agricoltura, ha reso noto che il progetto viene sostenuto dai tecnici commerciali che aiutano i produttori della zona ad ottenere avocado di qualità, adatti all'export.

René Sarapura, presidente dell'associazione di produttori di avocado della regione di Junin, ha riferito che presto 50 produttori saranno in grado di fornire avocado al centro commerciale di Andamarca, Plaza Vea Huancayo. "Attualmente stiamo producendo fino a mezza tonnellata di avocado a settimana in quest'area", ha affermato Sarapura.
Data di pubblicazione: