Problemi di nematodi? TEQUIL® e' la soluzione al 100% naturale
Cos’è TEQUIL?
Frutto di una ricerca mirata nell’ambito delle sostanze di estrazione vegetale, TEQUIL è il nome di una miscela concentrata di estratti vegetali (Quillaja saponaria Mol., Yucca schidigera e Tagetes spp,) con attività fitofortificante dell’apparato radicale delle piante rendendole così più resistenti agli attacchi di nematodi e funghi del suolo.
TEQUIL per la sua specifica composizione a base di estratti vegetali, rappresenta un’innovazione fondamentale ed una risposta sostanziale alle attese degli imprenditori agricoli che desiderano raggiungere elevati e redditizi livelli produttivi.
Perché consigliamo l'utilizzo di TEQUIL?
La necessità di incrementare la produzione di derrate alimentari e di standardizzare i sistemi produttivi ha comportato, soprattutto per le colture di pregio, la ripetizione delle coltivazioni per molti anni sugli stessi terreni. Ciò ha causato un aumento dei fattori biologici nocivi per il suolo, una selezione dei parassiti animali e funghi patogeni e soprattutto un graduale impoverimento della fertilità del terreno.
In Italia, le maggiori perdite nelle produzioni vegetali sono da attribuire a parassiti terricoli come nematodi del genere Meloidogyne (M. incognita e M. javanica) e funghi appartenenti ai generi Verticillium, Rhizoctonia, Phytophtora, Fusarium e Pirenocheta.
Si è cominciato a testare e a verificare come l’uso di sostanze naturali di origine vegetale costituisca una delle possibili alternative (o di affiancamento) ai prodotti di sintesi nel controllo dei nematodi fitoparassiti.
In quest’ottica, TEQUIL (vegetal extract) prodotto da Fertenia, rappresenta un’innovazione fondamentale e una risposta sostanziale alle attese dei produttori, perché esercita un’immediata azione biostimolante sull’apparato radicale - favorendo l’emissione rapida di nuove radici - e sulla crescita delle piante. Inoltre induce una scarsa mobilità e una forte repellenza sui nematodi endogeni ed esogeni del terreno, nel totale rispetto dell’ambiente.
Efficacia del TEQUIL
Gli effetti positivi, dovuti essenzialmente a saponine triterpenoidi e ad un vasto gruppo di glucosidi, flavonoidi e fitosteroli, sono quindi essenzialmente riconducibili ad un maggior sviluppo dell’apparato radicale e quindi della pianta, con esaltazione dell’aumento della resistenza alle avversità abiotiche e biotiche.
Le saponine, in particolare, evidenziano una azione auxino-simile capace di favorire l’emissione di nuove radici e l’allungamento di quelle esistenti, oltre a presentare una riconosciuta attività nell’aumentare la permeabilità della parete cellulare, per cui sono estremamente importanti nel favorire l’assorbimento radicale anche in condizioni pedoclimatiche sfavorevoli.
Inoltre, la sua attività di fitofortificante dell’apparato radicale e quindi di maggiore resistenza agli attacchi di nematodi, si attribuisce sia ad una sinergia tra le saponine e gli altri composti attivi, (tannini e polifenoli dell’estratto di Quillaya e Yucca sch.) sia all’azione dell’a-terthienyl liberato dall’estratto di tagete.
Non è da sottovalutare, inoltre, la riduzione dei residui di prodotti fitosanitari nelle colture trattate con Tequil ed un minore impatto ecotossicologico.
Prove sperimentali
Le prime prove in Italia sono state condotte alcuni anni addietro da un folto gruppo di ricercatori appartenenti ad Istituzioni diverse (CNR, Istituto per la protezione delle piante di Bari, Ass.Tabacchicoltori Veneti, Istituti sperimentali per il tabacco di Lecce, di orticoltura di Monsampolo del Tronto, per le colture industriali di Bologna, Servizio fitosanitario Regione Abruzzo e Emilia-Romagna).
Le risposte tecniche hanno complessivamente evidenziato buoni incrementi produttivi, soprattutto grazie all’effetto biostimolante, anche quando il contenimento dei nematodi ha svolto un ruolo più marginale. Infatti il gruppo di ricerca del Prof. Lamberti, il primo ad interessarsi della sperimentazione sulla Quillaya sap. e dello sviluppo del TEQUIL, ed altri ricercatori in una recente referenza scientifica hanno confermato le buone potenzialità del prodotto.
Risultati post-applicativi di Tequil (Foto 2, 3 e 4) dopo un precoce attacco di nematodi su piantine di pomodoro in serra (Foto 1).
Più di recente, il TEQUIL è stato oggetto di sperimentazione da parte del Prof. Francesco Paolo D’Errico (Titolare della Cattedra di Nematologia presso l’Università degli Studi di Napoli "Federico II") per prove soprattutto di laboratorio. "I risultati sono stati soddisfacenti - sostiene il prof. D’Errico - in quanto la reale efficacia che ho potuto accertare è stata una scarsa mobilità e vitalità dei nematodi, con conseguente accorciamento della vita". I risultati suddetti sono stati pubblicati su una delle più importanti riviste internazionali di nematologia: "NEMATROPICA".
Campo di rucola.
Altro dato importantissimo, emerso da questo ultimo biennio, è l’importanza di una corretta metodologia applicativa (condizione fondamentale per ottenere ottimi risultati). Infatti è risultato ideale frazionare le dosi di impiego in più applicazioni (2-3 interventi a seconda del ciclo colturale) per mantenere al di sotto della soglia di danno (IMI tra 2 e 3 della scala Lamberti) le popolazioni dei nematodi fitoparassiti, evitando la lisciviazione della soluzione, posizionandola e facendola permanere nell’area esplorata dall’apparato radicale.
TEQUIL, correttamente impiegato seguendo i protocolli applicativi Fertenia, riesce a conseguire apprezzabili risultati, consentendo il regolare sviluppo vegeto-produttivo delle piante e il non superamento della fase N°2 della Scala Lamberti.
Scala Lamberti.
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