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Scheda prodotto: il nocciolo

Il nocciòlo (Corylus avellana L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Il nome del genere deriva dal greco κορις = elmo, mentre l’epiteto specifico deriva da Avella, paese in cui è presente in quantità massicce.


Foglie e frutti in brattee.

Descrizione
La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero e raggiunge l’altezza di 5-7 metri
Ha foglie decidue, semplici, obovate a margine dentato.

Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Ogni cultivar di nocciolo è autosterile ed ha bisogno di essere impollinata da un’altra cultivar.

Il frutto (detto nocciola o nocciolina) è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione. Esso è commestibile ed è ricco di un olio, usato sia nell’alimentazione, sia nell’industria dei colori e in profumeria.


Nocciole in guscio sfuse.

Distribuzione e habitat
Il suo areale spazia dall’area mediterranea a quella montana, spingendosi sino a quote intorno ai 1500 metri. Preferisce terreni calcarei, fertili, profondi.

Varietà
Vengono coltivate numerose varietà da frutto e ornamentali: tra queste ultime sono notevoli la varietà pendula, la varietà contorta, a portamento tortuoso, e la varietà fusco-rubra, a foglie porporine. È una pianta colonizzatrice che, avendo esigenze modeste in fatto di terreno e di clima, si adatta a svariate condizioni ambientali.


Nocciola di Cuneo IGP.

In Italia, secondo produttore mondiale dopo la Turchia, il nocciolo è coltivato in modo intensivo in Piemonte, nelle Langhe (Tonda Gentile delle Langhe), nel Lazio, in provincia di Viterbo (Tonda Gentile Romana), in Campania, nelle province di Caserta principalmente nell’Alto Casertano (Tonda di Giffoni, Camponica, Mortarella, S.Giovanni), Napoli e Avellino (Mortarella, S.Giovanni, Camponica) e Salerno (Tonda di Giffoni) e, infine, in Sicilia, principalmente nella provincia di Messina, ma anche sull'Etna, sulle Madonie e nei dintorni di Piazza Armerina.

Le cultivar di riferimento sono la Tonda Gentile delle Langhe, piemontese, molto richiesta dall’industria dolciaria. Si ambienta con difficoltà fuori dalla sua area classica di coltivazione, e la Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno e adesso coltivata in varie zone della Campania e del Lazio essendo una cultivar che presenta un buonissimo ambientamento anche in zone diverse dall’area tipica di coltivazione. E’ molto richiesta dall’industria dolciaria.

Da citare anche la Tonda Gentile Romana, della provincia di Viterbo (nella foto a destra, la Nocciola romana DOP).

Quindi la Mortarella e S. Giovanni, campane a frutto allungato. La Camponica, campana a frutto grosso, ottima per il consumo da tavola. In Sicilia la varietà più diffusa è la "Nostrale" o "Siciliana", ottima per la tostatura, perché esalta il suo aroma intenso.