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Di Giambattista Pepi

Reggio Calabria: produttori e trasformatori di bergamotto si accordano sul prezzo e nel comparto ripartono gli investimenti

Magazzini svuotati, nuovi investimenti dell’industria cosmetica, rilancio della coltura. I risultati dell’accordo commerciale tra i produttori di bergamotto di Reggio Calabria e le più rappresentative industrie di trasformazione ed esportazione dell’essenza per determinare un prezzo remunerativo e stabile, non si sono fatti attendere.
 
A meno di un anno, infatti, dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa e dei relativi accordi commerciali e alla vigilia della nuova campagna 2010/11 del bergamotto, che si presenta interessante, l’intesa tra l’Unionberg OP, il Consorzio dei produttori reggini e le Società industriali di trasformazione ed esportazione dell’olio essenziale (Capua 1880 s.r.l., Citoflor s.r.l. e Cilione Antonino s.r.l.), più che come un traguardo va visto come un punto di partenza, un trampolino per far ripartire la coltura del bergamotto.


Frutti di bergamotto
 
Nuove prospettive di sviluppo
"Adesso possiamo affermare che si dischiude davanti a noi una prospettiva di sviluppo del comparto che stava inesorabilmente declinando, specie se riusciremo a migliorare le sinergie tra tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti nel settore e tra questi il Consorzio di tutela del Bergamotto, che speriamo di risanare e rilanciare", dice Ezio Pizzi, presidente di Unionberg, del Consorzio di tutela del Bergamotto DOP e da qualche mese neo commissario del Consorzio del Bergamotto.


Ezio Pizzi, presidente Unionberg
 
Produzione venduta, magazzini svuotati, nuovi investimenti
Quest’anno l’intera produzione è stata collocata sul mercato, nei magazzini non è rimasto nemmeno un chilo di essenza, sono ripartiti gli investimenti dell’industria cosmetica e gli stessi imprenditori agricoli valutano con interesse la possibilità di rinnovare gli impianti.
 
Il merito del rinnovato interesse del mercato per questo prodotto, per altro protetto dalla DOP, va attribuito ai produttori che, una volta tanto, hanno fatto fronte comune davanti ad una crisi che sembrava inarrestabile, trovando la quadratura del cerchio.
 
Prezzi stabili per 10 anni: 37,50 euro al quintale il fresco e 75 al chilo l’essenza
I produttori si sono impegnati a mantenere fermo il prezzo: 37,50 euro al quintale per il frutto fresco di bergamotto (prezzo che sale a 38,50 euro al quintale per quello Biologico e DOP) e 75 euro al chilo per l’essenza (importi al netto delle spese di trasporto e lavorazione), per un periodo che va dagli otto ai dieci anni. Durante questo periodo vi potranno essere solo lievi aumenti per riequilibrare l’inflazione, ma il prezzo non subirà più le oscillazioni del passato, che non davano garanzie né ai produttori, né agli industriali.


Piante di bergamotto con regolari sesti d'impianto

"Abbiamo convenuto che la stabilità del prezzo sul mercato nazionale ed internazionale dell’olio essenziale e del frutto di Bergamotto a livelli adeguatamente remunerativi per il produttore rappresenti l’aspetto fondamentale per l’utilizzazione del prodotto e per lo sviluppo del comparto", sottolinea Pizzi.

I produttori, in sostanza, si sono impegnati in prima persona con gli esportatori, i quali, a loro volta, si sono resi mediatori con gli acquirenti internazionali, cioè gli utilizzatori finali dell’essenza naturale di bergamotto.


Linee di lavorazione del bergamotto

Un comportamento responsabile e serio, quello dei produttori, che sono riusciti a portare a casa un accordo di assoluto valore commerciale con gli acquirenti, scaturito dall’accresciuto potere negoziale derivante dall’aver parlato e agito attraverso un soggetto unico e rappresentativo.

Contrastare le adulterazioni e avviare il Centro di formazione e ricerca
Un passo avanti decisivo, dunque, per recuperare quegli spazi e quei consensi sul mercato, che andrà completato con la "battaglia" contro le adulterazioni del prodotto ed il recupero del progetto per la costituzione di un Centro di alta formazione e ricerca applicata sul bergamotto (vedi precedente articolo). "Se riuscissimo a contenerle anche solo del 10%, significherebbe quintuplicare la produzione" dice Pizzi.

L’aver fissato un prezzo stabile, mettendolo al riparo dalle fluttuazioni di mercato e dalle speculazioni commerciali, non significa, però, che la produzione non possa aumentare. "Ridurre l’utilizzo delle adulterazioni, infatti, vuol dire spingere un’altra fetta di mercato a credere e investire nel Bergamotto ad un prezzo "certo" e remunerativo per i produttori". In questo modo aumenterebbe l’offerta, crescerebbe la domanda e ciò innescherebbe un circuito virtuoso che stimolerebbe la ripresa del settore.

Cenni botanici
Il bergamotto (Citrus bergamia) cresce in Calabria esclusivamente nel tratto di costa compreso tra Villa San Giovanni e Gioiosa Jonica. Soltanto una minima parte viene coltivata in Africa (Malì, Guinea, Costa d’Avorio e Camerun) e Sud America (Argentina e Brasile).


Impianto di bergamotto

Presente nella provincia dal XIV-XVI sec. (si ha notizia del primo "bergamotteto" solo nel 1750), esso ha un’origine incerta, ma i più ritengono che derivi da un incrocio tra arancio amaro e limetta e che il nome provenga dal turco "Beg Armudi" (Pero del Signore).

Il frutto, che si raccoglie da novembre a marzo, ha forma sferica, colore giallo alla maturazione ed un peso medio di circa 100 grammi.

L’Olio essenziale di Bergamotto DOP
L’Olio essenziale di Bergamotto DOP ancora oggi risulta prezioso in quanto usato nei profumi per fissare il bouquet aromatico, ma anche per armonizzare le altre essenze (in virtù delle oltre 300 sostanze chimiche che lo compongono), esaltando le note di freschezza e la fragranza: l’essenza si ricava dalla buccia (un tempo tale operazione si svolgeva manualmente, poi con la cosiddetta "macchina calabrese" ed oggi, per abrasione, con i moderni sistemi "in continuo").

L’essenza impiegata dall’industria farmaceutica, alimentare e dolciaria
L’essenza viene poi largamente impiegata nell’industria farmaceutica, in quella alimentare e dolciaria, mentre nella tradizione gastronomica locale il frutto si usa per dare un tocco di classe ed un sapore unico a diverse preparazioni. Molte le organizzazioni che mirano alla tutela e alla valorizzazione del bergamotto e dei suoi derivati: il Consorzio del bergamotto di Reggio Calabria, l’Unionberg, la fondazione Bergamore, l’Assoberg e l’Accademia del Bergamotto.

Molto importanti sono le caratteristiche organolettiche e principalmente quelle olfattive dell’olio essenziale di bergamotto, destinato in forma preminente all’impiego in profumeria. Le sue note fragranti, delicate, persistenti sono apprezzate dai "nez" della profumeria internazionale, che riescono a distinguerle in note di testa, di corpo e di coda per le loro valutazioni finalizzate alla composizione di un profumo o di un’acqua di colonia.


Impianto di bergamotto

Contatti:
Consorzio di produttori di bergamotto Unionberg OP
Via Rodinò, 11
Condofuri (RC)
Tel.: (+39) 0965 784060
Presidente Avv. Ezio Pizzi
Cell.: (+39) 335 8322313
Data di pubblicazione: