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Kiwi: tra una decina di giorni inizia la raccolta

Inizierà tra una decina di giorni - e comunque dopo il 10 ottobre - la raccolta dei Kiwi nazionali, tra cui anche quelli del Novarese e in Piemonte: i produttori ottempereranno così alla richiesta della Regione che, in una nota, aveva sollecitato le imprese a porre una particolare attenzione al momento di raccolta, per non immettere sul mercato prodotti che non abbiano ancora raggiunto il livello ottimale di grado zuccherino (lo stesso l'accordo interprofessionale sancito dal Comitato di prodotto dell'Organismo interprofessionale ortofrutticolo, stabilisce che il Kiwi non sia raccolto prima del 10 ottobre).

Via libera a breve, dunque, per poter raccogliere il caratteristico frutto dal cuore verde e dalla buccia ruvida e con peluria: un frutto per il quale il Piemonte e l'Italia sono leader di produzione nel mondo, avendo superato - per numeri di coltivazione - anche la Nuova Zelanda, donde le piante di Kiwi giunsero in Europa negli ultimi decenni dell'Ottocento.
In provincia di Novara si contano circa 20 ettari in produzione, con una resa per ettaro di 180 quintali ed una produzione complessiva (a raccolta) di 3.600 quintali.

La pianta, originaria della Cina, si articola in numerose varietà: quella più presente in Italia è l'Hayward. La coltivazione di questa pianta richiede terreni freschi, profondi e ben drenati. Una curiosità: la pianta del kiwi (actinidia) è dioica, cioè con piante che hanno solo fiori femminili (pistillifere) e altre solo fiori maschili (staminifere). I fiori ricompresi in infiorescenze all'ascella delle prime foglie del germoglio, sono o fisiologicamente femminili con antere abortite o fisiologicamente maschili con ovario rudimentale. Per poter poi ottenere frutti, vanno quindi coltivate sia piante "femminili" che "maschili".

Ricco di fibre, il frutto del Kiwi dal caratteristico colore verde è mediamente calorico, contiene infatti 44 Kcal per 100 grammi; il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance, più del 100% della RDA ogni 100 grammi: nel kiwi ci sono infatti 85 mg di vitamina C ogni 100 g, mentre in arance, limoni e pompelmi la quantità varia fra i 50 e i 60 mg. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative e favorisce le difese naturali dell'organismo.

Il mercato dell'export è importante per il Kiwi europeo, e interessa anche gli Stati Uniti, che si trovano costretti ad importare Kiwi da Europa, Nuova Zelanda e Cile (queste ultime due aree in controstagione rispetto all'Italia) per via dell'insufficiente produzione interna, concentrata in California e attestata su appena 20 mila tonnellate di prodotto contro le 60 mila di richiesta.

Sinora l'Italia ha esportato una media di 6.000-7-000 tonnellate annue di Kiwi verso gli Stati Uniti, con buone prospettive di incrementare ulteriormente il mercato, soprattutto se verrà ulteriormente valorizzata e promossa la loro origine "made in Italy".

Fonte: agenfax.it