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Alcuni pareri scientifici a favore degli OGM

Domenico Pignone, direttore dell'istituto di Genetica vegetale del Cnr di Bari, si dice aperto alle opportunità offerte dagli OGM (organismi geneticamente modificati), a patto che vengano effettuati tutti i controlli del caso. "Credo che questo sia un tipo di tecnologia nuova che serve a fare quello che l'uomo fa inconsciamente da 13.000 anni: modificare le piante per adattarle ai suoi bisogni", dice all'ADNKRONOS. "E' necessario prendere tutte le precauzioni, come si fa per qualsiasi altra sostanza, ma non li vedo come il demonio o come un 'cibo Frankeistein'".

Pignone spiega che circa il 70% della soia prodotta al mondo e quasi il 50% del mais sono OGM. "Poi oltre alle piante - aggiunge - ci sono anche anche i microrganismi: mi riferisco ad esempio a prodotti come l'insulina, che nonostante venga creata con batteri modificati e' utile per curare la gente". Quanto ai rischi per la salute e per l'ambiente, dice Pignone, "fino ad oggi sono ventilati, ma non provati".

I veri problemi, sostiene l'esperto, sono "l'analfabetismo scientifico dell'Italia" e la scarsa comprensibilità di tecnologie sempre più complesse e difficili da avvicinare per i 'non addetti ai lavori'. "Nel nostro Paese - dice Pignone - la scienza è vista con molta diffidenza e gli scienziati sono trattati come sacerdoti di una religione pericolosa". Parallelamente, continua l'esperto, "più le tecnologie diventano complesse, meno sono comprensibili per la massa, e la paura nasce proprio dalla non conoscenza. Aumentare la comunicazione tra scienza e società è sicuramente necessario".

Si spinge un passo oltre Marco Aurelio Patti, esperto di OGM e responsabile del settore filiera mais cereali per Confagricoltura, secondo cui la politica cavalca la paura della gente per fare campagna elettorale: "dicono cose che fanno spaventare la gente per poi bloccare gli OGM e conquistare voti", dice all'ADNKRONOS. "Fare propaganda elettorale su questo aspetto -aggiunge- è una cosa un po' meschina: così si rinuncia a possibili progressi, è un circolo vizioso della democrazia moderna".

In ogni caso, continua Patti, il via libera alla varietà di patate Ogm Amflora riapre processi di valutazione che erano rimasti bloccati per molti anni. Fino ad oggi, spiega, "la Comunità europea ha già autorizzato l'importazione e il consumo di molti OGM in Italia, quindi possiamo consumarli ma non produrli, una situazione penalizzante per i nostri agricoltori. In questo senso l'apertura agli OGM è un passo positivo". Inoltre, aggiunge l'esperto, "se l'Efsa (autorità UE sulla sicurezza alimentare) li ha approvati, penso proprio che non siano dannosi".

Infine, ricorda Pignone, gli OGM non sono le uniche sostanze 'chiacchierate': sono semplicemente quelle su cui c'è maggiore allarmismo: "si pone tanta attenzione sugli OGM - argomenta l'esperto - ma pochissimi parlano dei fitofarmaci, usati nei sistemi agricoli intensivi per combattere funghi e insetti dannosi: sono sostanze nocive per l'ambiente e per l'uomo, ma necessarie". Questi insetticidi tossici, spiega, "colpiscono anche altri organismi utili per l'ambiente, ma sono molto utilizzati perché è in gioco un grandissimo interesse per le compagnie che li vendono. Forse non se ne parla anche per una questione di interesse"

Fonte: ADNKRONOS
Data di pubblicazione: