Bassano del Grappa (VI): un avvio spaziale per la stagione degli asparagi
In occasione della cerimonia a palazzo Sturm, il giorno di San Giuseppe (19 marzo), parteciperà uno dei massimi esperti di navigazione interplanetaria: Barry Goldstein, il "papà" della sonda "Phoenix", costruita dal Jet propulsion laboratory di Pasadena e spedita dalla Nasa a "vedere" come stiano le cose sul quarto pianeta del sistema solare.
I risultati dell'esperimento, nel giugno scorso, riempirono di entusiasmo i ricercatori e gli appassionati di scoperte scientifiche di tutto il mondo (e i coltivatori di asparagi): l'acqua, finora "vista" solo indirettamente - attraverso l'analisi dello spettro elettromagnetico - al polo nord di Marte c'è davvero, in quantità macroscopiche. Basta scavare un poco e si scopre che il terreno è impregnato di ghiaccio acqueo, come hanno testimoniato le foto che la piccola piattaforma di esplorazione, costata 250 milioni di dollari (una delle missioni più economiche finora realizzate), ha diligentemente spedito a Terra.
Quando poi il prof. Samuel Kounaves, direttore del dipartimento di Chimica della Tufts University, titolare di uno degli esperimenti portati da Phoenix su Marte per lo studio della composizione del terreno, ha affermato che "quello di Marte è il tipo di suolo che si potrebbe trovare nel vostro giardino, ricco di sostanze alcaline, dove potrebbero crescere gli asparagi", i coltivatori bassanesi non hanno resistito.
Hanno rivolto all'Agenzia Spaziale Usa l'invito a venire lungo le sponde del Brenta a ricevere in dono un po' di sementi di asparagi. Non si sa mai: la Nasa potrebbe decidere di seminarli su Marte...
E la giornata del 19 marzo, che da sempre segna l'inizio della raccolta del turione, sarà l'occasione per parlarne, per capire e soprattutto per celebrare al massimo lo splendore della vita sulla Terra e l'importanza di preservare sempre, qui ed ora, le condizioni per l'abitabilità di quel sofisticato "acquario" che è il nostro ecosistema; tanto meglio se lo si farà a tavola, davanti a un piatto di asparagi di Bassano Dop e ad un calice di Vespaiolo Doc, con la partecipazione di tutti, piuttosto che nelle ristrette cerchie dei circoli accademici.