Patate novelle: lieve ribasso per il prezzo medio all'origine; gli scambi sono stati limitati a causa di una domanda poco propensa all'acquisto.
Fagiolini: ancora un lieve calo per le quotazioni dei fagiolini di origine laziale la cui offerta è risultata superiore alle richieste. Anche per il prodotto proveniente dall'areale di cesena i prezzi sono risultati in lieve calo per un aumento di offerta del prodotto proveniente dalla raccolta meccanica rispetto a quello raccolto manualmente. In tutti i restanti areali produttivi gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari con un'offerta in linea alle richieste della domanda.
Melanzane: ha trovato conferma la dinamica flessiva delle quotazioni già registrate nel precedente periodo. Il calo è da attribuire esclusivamente al fisiologico aumento delle disponibilità sui mercati. Solo sulle piazze pugliesi la contrazione dell'offerta ha permesso una maggiore fluidità negli scambi e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi in rialzo.
Zucchine: osservato un ulteriore calo delle quotazioni in tutti i principali areali di coltivazione dovuto al fisiologico aumento dei quantitativi raccolti. Gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari grazie a una domanda interessata ma non in grado di assorbire tutta l'offerta disponibile. Solo sulla piazza di Bari i minori quantitativi immessi nei circuiti commerciali hanno permesso un rialzo delle quotazioni.
Pomodori: lieve ridimensionamento dei prezzi. Il calo delle quotazioni non ha interessato in maniera omogenea tutti gli areali produttivi e tutte le tipologie. Le maggiori contrazioni si sono registrate per le varietà tondo liscio e San Marzano da sugo dovuto a un'offerta superiore alla domanda. Di contro sulla piazza di Foggia le alte temperature hanno favorito un maggior consumo di questo prodotto e i listini hanno teso al rialzo.
Peperoni: le alte temperature e le condizioni di tempo stabile hanno favorito la maturazione di questo frutto ortivo in tutti i principali areali. All'aumento dell'offerta è corrisposto un fisiologico calo delle quotazioni. I maggiori ribassi si sono osservati sulle piazze di Salerno (-40,9%) e Napoli (-21,4%).