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Melograni, limoni Fino e finger lime: risorse per l’agricoltura etnea

"In risposta alla crisi che attanaglia il comparto agricolo siciliano, abbiamo puntato a diversificare le produzioni strutturando l'azienda secondo i presupposti dell'agricoltura multifunzionale. Produciamo diverse varietà di melograno, limoni e finger lime nelle varietà Byron Sunrise di colore rosso ed Emerald di colore verde. Inoltre, abbiamo una produzione di gelsi neri autoctoni, nell'ottica della salvaguardia dell'ambiente, della biodiversità e salubrità dei frutti". A raccontarlo a FreshPlaza è Giovanni D'Avola titolare dell'azienda Batia dell'Arcangelo Gabriele Srl

Le difficoltà riscontrate nella coltivazione di arance ("con prezzi di vendita sempre più bassi - dice l'imprenditore - il problema dell'alternanza, la siccità prolungata e più in generale le incontrollabili anomalie climatiche") hanno spinto l'azienda a guardare a produzioni di nicchia per intenditori. In particolare il melograno, con l'obiettivo di tenere in equilibrio l'azienda in termini di fatturato.

"Una soluzione - sottolinea Giovanni - dettata anche dalla debolezza che caratterizza più in generale l'agricoltura siciliana, vista la difficoltà a unificare l'offerta, ridurre i costi di produzione e, in particolare, creare valore aggiunto che si ripercuota in maniera positiva sul reddito dei produttori, vero pilastro del settore".

La storia aziendale e il territorio
"Veniamo da una progenie di imprenditori agricoli, attiva da oltre due secoli. I miei avi nascono come viticoltori, poi un ramo della famiglia impiantò limoni cosicché, già negli anni '20 del secolo scorso, avevano una fabbrica di trasformazione dei limoni. Mio nonno acquistò l'attuale azienda di 10 ettari nel 1939: un vigneto ad alberello della fine dell'800; negli anni '90, un devastante incendio azzerò tutto. Da qui la scelta impiantare fichi e gelsi neri. Nel 2014, l'esigenza di sostituire le piante di fichi ormai vecchie e improduttive diede il via alla svolta aziendale di puntare su produzioni agricole diversificate, dove spicca fra tutte quella del melograno".

Nell'area agricola di Acireale (CT), ai confini del parco dell'Etna sulla costiera ionica a 330 metri sul livello del mare - dove è ubicata l'azienda - tutti i frutti vengono prodotti in modo sostenibile per l'ambiente e coltivati in regime biologico.


Finger lime altrimenti chiamato"caviale di agrume". Di origine australiana, deve il suo nome alla polpa composta da tante vescicole sferiche, cariche di succo, che lo fanno somigliare per l'appunto al caviale. Risultano particolarmente gustosi e ricchi di sostanze organolettiche i frutti coltivati nei terreni di natura vulcanica.

"La qualità dei terreni aziendali - racconta Giovanni - è composta da sabbie vulcaniche, arricchite dallo sgretolamento fisiologico di diverse lave centenarie, materiali eruttivi, e pomici di piccole dimensioni chiamati 'ripiddu'. Il clima caldo viene temperato dal mar Jonio; inoltre, forti escursioni termiche fra giorno e notte sono la fortuna di questa zona dove, in passato, si sono avvicendate varie produzioni: prima i vigneti, poi i limoneti a precoce maturazione, e oggi abbiamo osato, con altri imprenditori, a impiantare melograno alle falde dell'Etna, una cultivar che riceve grande forza da questo tipo di condizioni ambientali e che restituisce enormi soddisfazioni".



Le produzioni di melograno
"Abbiamo impianti di diverse varietà di melograno, tra le quali primeggia, per numero di piante, la Purple Queen, una varietà spagnola brevettata, caratterizzata dal gusto intenso, dal colore rosso scuro della buccia e dagli arilli semi-morbidi. Abbiamo in produzione circa 3000 piante di cultivar extra precoci impiantate nel 2014, con frutti che inizieremo a raccogliere a settembre e la cui disponibilità commerciale si allungherà fino a Natale".

"L'altra varietà maggiormente coltivata è la Akko, acquistata dai vivai dell'azienda trapanese Camel. E' caratterizzata da una colorazione rosso brillante della buccia e presenta tempi di maturazione decisamente precoci".

"Nella coltivazione del melograno - sottolinea Giovanni - la produttività dei terreni locali è decisamente inferiore rispetto ad altre zone della Sicilia (mi riferisco in particolare all'area del trapanese), però le caratteristiche organolettiche, la palatabilità del succo e la quantità di antiossidanti sono decisamente straordinarie".



Il lmone dell'Etna
"In azienda coltiviamo anche limoni di varietà precoce non autoctona, che tuttavia beneficiano dei terreni lavici: si tratta di una varietà spagnola denominata Fino 95, che vanta - tra le sue particolarità - l'alto contenuto di succo e la colorazione della buccia di un giallo intenso e omogeneo. Si tratta di un agrume con un grande potenziale di crescita, in quanto risponde alle esigenze del consumatore odierno. La produttività complessiva è in crescita: lo scorso anno le nostre piante, seppur giovani, hanno prodotto mediamente circa 50 kg cadauna, e quest'anno 60 kg, con una produzione complessiva di 6 tonnellate totali".

"Rispetto ai competitor, abbiamo organizzato la filiera con distribuzione diretta nel canale Horeca. Spediamo prodotto in tutta Italia in colli da 30 kg in su con i corrieri tradizionali; per garantire la freschezza dei frutti, la consegna si effettua entro le 48 ore dalla raccolta. Destiniamo le eccedenze alla grande distribuzione organizzata. Nel caso della melagrana, nei mesi in cui non c'è il frutto siciliano, garantiamo ai nostri clienti la fornitura di prodotto tutto l'anno, importando dagli altri emisferi".

"Infine, il nostro gelso nero viene distribuito ai maestri gelatieri della costa orientale siciliana per la preparazione delle granite; i finger lime vengono spediti in tutta Italia a ristoratori doc, chef stellati e distributori nazionali".



"Stiamo valutando di puntare anche sulla valorizzazione di attività extra-agricole, valorizzando per esempio la nostra dispensa/cantina che conserva botti di metà '800 ad oggi intatte. Vorremmo realizzare una struttura museale che racconti, anche con l'utilizzo di supporti multimediali, la storia dell'agricoltura della Sicilia orientale: dai vigneti del passato, all'impianto degli agrumeti, fino alle coltivazioni più recenti, attente alle innovazioni e soprattutto rispondenti alle logiche dei mercati".

"In termini di novità - conclude l'imprenditore - stiamo valutando di ridurre il diserbo meccanico; potrebbe sembrare una contraddizione, ma risponde alla nostra filosofia aziendale: vivere rispettando al massimo la natura nell'ottica della sostenibilità ambientale, cercando di limitare i trattamenti e il consumo di territorio: stiamo considerando di acquistare delle oche che sono in grado di ripulire 5 mq di terreno al giorno oppure degli asini con lo stesso obiettivo. Insomma, cerchiamo di mantenere la memoria del bello e del buono che viene dal passato per proiettarci con entusiasmo verso il futuro".

Contatti:
Batia dell'Arcangelo Gabriele Srl
Giovanni D'Avola
Via Ceccazzo, 13
95024 Acireale (CT)
Cell.: 335 5242777 – 340 2517639
Email: melagranafresca@gmail.com
Web: www.melagranadisicilia.it