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Il Limone dell'Etna: un agrume estivo protagonista di una linea di trasformati

"Ho ereditato la passione per la limonicoltura etnea da mio padre, ricercatore agronomo dell'Istituto Sperimentale di Risicoltura di Vercelli - oggi Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) - che dopo la pensione ho seguito in Sicilia nell'ottica della ripresa della coltivazione dei terreni di proprietà di famiglia". Così racconta a FreshPlaza Giuseppe Russo, titolare dell'omonima azienda siciliana.


Giuseppe Russo, produttore di limoni siciliani - Federica Argentati,presidente Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia – Calogero Simonaro, del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP.

"Puntiamo molto - dice Giuseppe - sulle caratteristiche colturali tradizionali tipiche dell'area vulcanica della fascia costiera sul versante jonico tra Catania e Taormina mediamente fino a 400 mt sul livello del mare. Il Verdello è un agrume di qualità, coltivato su un'area che si estende per circa 2000 ettari e non trattato con fitofarmaci: è quindi commestibile al 100%, con elevate caratteristiche organolettiche. Si tratta di un prodotto a filiera controllata, alternativo ai limoni che nello stesso periodo arrivano dall'Argentina o dal Sudafrica".

Il limone dell'Etna, rispetto al Femminello siracusano già tutelato con il marchio Igp, si caratterizza per la peculiare produzione costante del frutto e risulta essere l'unico limone in produzione estiva grazie alla tecnica agronomica della "forzatura" su terreno lavico.



Non si tratta di una varietà distinta di limone, ma del frutto prodotto dalla rifioritura estiva della pianta ottenuta appunto tramite la pratica della "forzatura" che consiste nell'indurre la pianta a rifiorire al fine di produrre frutti fuori stagione che raggiungono la maturazione durante l'estate successiva, quindi in un periodo in cui la produzione limonicola normale è assente.

Il succo del Verdello ha mostrato, dai test di laboratorio, concentrazioni di vitamina C, flavonoidi totali e composti fenolici superiori anche rispetto alle altre produzioni stagionali. La pratica della forzatura fa sì che si possa disporre di ottimi limoni estivi nella stagione successiva, approfittando di questa terza fioritura indotta che viene provocata dalla ripresa dell'irrigazione.

La storia
Si tratta di una tecnica colturale scoperta per caso nell'Ottocento ad Acireale (CT) località ai piedi dell'Etna della Sicilia orientale che, a seguito delle eruzioni vulcaniche, presenta terreni composti da materiale lavico. Si tramanda che, a seguito di un acquazzone estivo, un limone abbandonato rifiorì e produsse frutti destagionalizzati dalla buccia esterna più verde, sebbene maturi e succosi nella polpa.

Da quel momento, le produzioni agricole della zona, più che altro costituite da vigneti, si convertirono in limoneti che fecero la fortuna di generazioni poiché questo limone risulta essere l'unico industrialmente raccolto e commercializzato nei mesi tra giugno e agosto nell'emisfero settentrionale del mondo; inoltre non necessita di trattamenti chimici e può essere utilizzato integralmente, perché anche la buccia è edibile.

Giuseppe Russo, titolare dell'omonima azienda propone al Cibus di Parma assaggi di limoncello a base di Limone dell'Etna e marmellate di agrume 

La linea dei trasformati a base di Limone dell'Etna
"Oltre alla produzione di prodotto fresco, intendo valorizzare
il prodotto con una linea di trasformati che ho presentato al Cibus di Parma, un vetrina importante per il nostro prodotto su cui stiamo puntando molto a partire dal riconoscimento Igp. In tale direzione abbiamo già ottenuto parere favorevole sia dall'Assessorato regionale all'Agricoltura che dai tavoli del Ministero; prossimamente la richiesta sarà al vaglio di Bruxelles".

"Tutto nasce dall'idea che c'era spazio per inventare qualcosa di nuovo, che desse motivo ai consumatori di avere disponibilità del prodotto fuori dalla sua stagionalità. I frutti che, seppure buonissimi dal punto di vista dell'edibilità, non lo sono nell'aspetto estetico li trasformo in Marmellata di Limoni dell'Etna e anche in uno squisito Limoncello di Acireale con risultati di gusto, aromi e proprietà organolettiche pari al prodotto fresco. Realizziamo il nostro limoncello con l'infusione delle bucce di limone a cui si aggiunge acqua e zucchero. Il pregio della materia prima restituisce il meglio del suo profumo proprio in simbiosi con l'alcool, dando vita a un risultato di gusto sorprendente".

"La marmellata contiene il 45% di materia prima ed è disponibile in formato da 360 gr. Una vera esplosione di fragranze aromatiche profumatissime che lavoriamo conto terzi con tecniche artigianali presso un'azienda locale con un'esperienza ventennale nel settore".



Processi di lavorazione dei trasformati
Gli agrumi appena raccolti vengono accuratamente selezionati per poi seguire un processo di prima lavorazione svolto rigorosamente a mano: il raccolto fresco viene lavato e pazientemente tritato per intero, buccia compresa perché straordinariamente aromatica, a eccezione dei semi.

La lenta preparazione all'interno di pentole meccaniche prevede solo l'aggiunta di quantità mnime di zucchero. Successivamente a raggiungimento della cottura ottimale - sebbene a basse temperature - il prodotto viene subito inserito in barattoli di vetro e incapsulato sottovuoto, al fine di garantirne la conservazione e mantenerne genuinità e freschezza. A prodotto completamente raffreddato e asciugato, si procede all'etichettatura.

Mercati e progetti di sviluppo
"Adesso siamo nella fase di strutturazione commerciale del marchio - aggiunge Giuseppe - quindi parallelamente alle nuove referenze che lanceremo per il 2019 stiamo allargando la rete di vendita dei prodotti che, di fatto, sono molto richiesti in conseguenza dei mutati gusti del consumatore odierno. Forse perché siamo di fronte a un cambiamento di paradigma che vede la produzione di massa scivolare in prodotti omologati senza personalità, espressione di un mondo globale che si avvia al declino. La reazione è inevitabile".


Giuseppe Russo con i titolari dei dieci progetti finalisti presentati nell'ottica dell'innovazione della filiera agrumicola

"Sul versante dell'innovazione - conclude l'imprenditore - al Social Farming. Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana 2.0 promosso dal progetto Agrorà Innovation - con l'imprenditore e socio Salvatore Leonardi, ci siamo posizionati al secondo posto con il progetto da me ideato denominato Selz Soda. Si tratta di una ricetta che rievoca le bevande dissetanti al limone che venivano servite nei chioschi di Catania della tradizione locale".

Contatti:
Azienda Agricola Russo
Via Terre Liberatie, 17
95024 Acireale (CT) - Italy
Cell.: 388 5646907