"La produzione di nocciole di qualità diventa - prosegue l'Assessore Braia - a 3 anni dalla sottoscrizione dell'accordo quadro di programma tra la Regione e Ferrero, una concreta opportunità di valorizzazione del territorio agricolo regionale lucano e di sviluppo economico per il comparto. L'auspicio è l'ulteriore radicamento e ampliamento degli insediamenti produttivi dei noccioleti anche attraverso investimenti che coinvolgano sempre più in ottica di filiera. La Basilicata punta allo sviluppo della frutta in guscio".
La carta vocazionale (clicca qui per un ingrandimento) è consultabile al Geoportale Regionale, da cui è possibile anche stamparla in diverse scale, ed è scaricabile in PDF dalla sezione Dipartimento Agricoltura del sito della Regione Basilicata.
E' un elemento innovativo e parte integrante del Progetto Nocciola Italia: il primo esempio di pianificazione territoriale per lo sviluppo della coltivazione corilicola su larga scala che deve essere da esempio applicativo, nella nostra regione, anche per altri settori e colture.
"Dobbiamo allora continuare sinergicamente a far crescere la cultura della corilicoltura in Basilicata, soddisfatti per il lavoro svolto sino ad oggi anche grazie ad Alsia che ha accompagnato il percorso e la formazione/informazione".
Sono state avviate le attività di ricerca applicata per il miglioramento della produzione del nocciolo negli areali lucani maggiormente vocati attraverso il trasferimento dell'innovazione e nell'ottica della sostenibilità ambientale, del gruppo operativo del PEI, Progetto CORILUS - Corilicoltura Lucana Sostenibile finanziato dalla Misura 16.1.
"L'accordo quadro di programma - prosegue Braia - per lo sviluppo della corilicoltura in Basilicata sottoscritto dalla Regione con Ismea e Ferrero nel 2015 ha posto le basi, in prospettiva, per una importante opportunità di sviluppo del settore agricolo lucano e del settore vivaistico che oggi vede i primi risultati concreti. La carta vocazionale del territorio, la sperimentazione, l'accompagnamento, una rete di imprese costituita che sottoscrive il contratto di acquisto a lungo termine, sono oggi realtà".
"Stiamo immaginando strumenti ulteriori - conclude Braia - a sostegno dello sviluppo della frutta in guscio, con l'ampliamento previsto come obiettivo fino a 1500 ettari ed oltre, con gli investimenti strutturali già accordati e con il sostegno di investimenti che coinvolgono le filiere come ad esempio le misure 16.1 e 16.2 del PSR Basilicata 2014-2020".