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Piante danneggiate dai topi: un fenomeno in aumento

Piante arboree danneggiate da... topi. Pare un'assurdità, ma è quello che sta succedendo in alcune campagne in Emilia-Romagna (zona Faenza), come dimostrano le foto. Gli episodi sono iniziati un paio d'anni fa e ora, nel 2018, stanno esplodendo. Probabilmente non si tratta di topolini di campagna, ma di qualcosa di più grosso, forse nutrie.

I danni irreparabili si verificano al colletto

"Attaccano principalmente piante giovani, di un paio d'anni - spiega un agricoltore, proprietario del pescheto dove sono state scattate queste foto - Gli alberi rosicchiati deperiscono e muoiono in poco tempo. I tecnici hanno verificato che ci sono importanti rosure all'altezza del colletto, quindi fra la parte superficiale e quella interrata del tronco".

Si nota bene lo "scalino" causato dai roditori

I roditori danneggiano la corteccia, interrompendo i vasi sottostanti; in questo modo la pianta non riesce a fare circolare la linfa verso il basso e in pochi giorni deperisce e poi muore.

In poche settimane la pianta deperisce e collassa

Paolo Amadei, tecnico del Consorzio Agrario di Ravenna, conferma che il problema è crescente. "Abbiamo registrato diversi problemi su melo, susino e pesco. Non su tutti gli impianti, ma la discriminante è data dal portinnesto. Gli impianti con baulatura favoriscono l'insediarsi delle arvicole, perché lì i roditori sono più all'asciutto. I rimedi maggiormente usati sono effettuare qualche lavorazione in più per distruggere i rifugi dei topi, oppure l'uso di repellenti o di esche adeguate".