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Italia a due velocita': maltempo al nord, vento e siccita' in Sicilia

Mentre nel nord Italia l'estate 2018 ancora non decolla (cfr. FreshPlaza del 17/07/2018), dopo qualche giorno di temperature nella media stagionale, ecco che dalla scorsa settimana i livelli in Sicilia ritornano a salire. E di piogge, nemmeno l'ombra. L'agrumicoltura, come è noto, ha un maggiore fabbisogno idrico.

Prosegue, quindi, la lunga estate siciliana, con temperature sopra la media stagionale (lunedì 16 luglio si sono sfiorati i 40 °C nella piana di Catania) e ventosità, anch'essa sopra la norma. E proprio il vento caldo è quello che contribuisce alla maggiore richiesta evapotrasporativa delle piante, in un'annata in cui la siccità è al culmine, dopo ben 5 anni di piogge ridotte. Così riporta l'agronomo Corrado Vigo sul suo blog.


Le falde acquifere sono anch'esse al limite inferiore, come non si registrava dal 1991 o dal 2002. Inoltre, come se non bastasse ci si mettono pure i piromani: in questi giorni andando in giro per la piana di Catania si vedono decine e decine di incendi, alimentati, poi, dal vento caldo.

Acqua consortile in arrivo alla piana di Catania
"Che la siccità abbia inasprito gli animi degli agricoltori siciliani è cosa nota (cfr. FreshPlaza del 28/07/2017) - commenta Vigo - Come è noto che l'acqua negli invasi sia davvero ridotta, eccezion fatta per il lago del Biviere di Lentini stracolmo di acqua. E da qualche giorno, quelle poche risorse idriche sono state immesse nel sistema di distribuzione consortile della piana di Catania; tardi, troppo tardi, ma le acque a disposizione quelle sono e quelle vanno distribuite".



"La zona centrale della Sicilia rimane tagliata fuori da tutto. E nel frattempo, invece, chi è fornito di pozzi ha visto crollare le proprie disponibilità, a causa di un mancato rimpinguamento delle falde negli ultimi cinque anni, in cui si sono avute un totale di precipitazioni pari a quelle medie di soli due anni".