Per individuare i responsabili di questo triste fenomeno che non conosce sosta durante tutto l'arco dell'anno, assumendo le connotazioni di un'emergenza ambientale perenne, ma che si acuisce in estate, il Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale di Ragusa ha predisposto mirati servizi con verifiche su tutta la fascia costiera iblea da Acate ad Ispica, sia in orari diurni che notturni.
Altri 34 titolari di aziende agricole, che avevano già dismesso gli impianti serricoli e avevano provveduto ad ammassare i propri rifiuti in enormi cataste nelle vicinanze degli insediamenti serricoli, sono stati formalmente diffidati a non procedere al rogo dei rifiuti e a smaltirli tramite ditte autorizzate.
"L'opera di sensibilizzazione portata avanti dalla Polizia Provinciale negli anni - ha detto il comandante Falconieri - nonché i serrati controlli hanno permesso che il fenomeno delle fumarole diminuisse rispetto alle proporzioni registrate qualche anno fa, ma in ogni caso l'attività di contrasto non arretrerà di un millimetro e sarà condotta senza soluzione di continuità per tutto il periodo estivo, anche in orari notturni e mattutini."
"Il protocollo - ha concluso il dirigente - è in fase di ultimazione e prevede la stipula di convenzioni con alcuni laboratori di analisi sul territorio che effettueranno l'esame necessario al riutilizzo del materiale organico nel suolo di coltivazione. I costi di laboratorio saranno per l'agricoltore veramente esigui e lo metteranno nelle condizione di lavorare serenamente e senza effettuare roghi".