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Prove di atmosfera controllata per conservare i fichi

I fichi rappresentano una parte importante della dieta mediterranea tradizionale, con origini nella regione del Mediterraneo orientale e nell'Arabia meridionale. La produzione totale globale di fichi è di circa 1,1 milioni di tonnellate all'anno, con la Turchia al primo posto nella produzione con circa 0,3 milioni di tonnellate. Attualmente la maggior parte della produzione è costituita da fichi secchi; poiché la produzione di fichi freschi è limitata dall'elevata deperibilità del frutto e dalla mancanza di tecniche e strutture per consentirne una distribuzione sostenibile ai mercati locali e globali.

Nonostante questi limiti, negli ultimi anni è aumentata la produzione totale e il valore di mercato del prodotto fresco, rendendo necessario lo sviluppo e l'adozione di nuovi mezzi per conservarlo. Con un valore di esportazione superiore a 2 $/kg, i fichi freschi sono considerati una delle fonti di reddito più elevate nel settore della frutta fresca della Turchia.

I fichi sono frutti altamente deperibili poiché vanno velocemente incontro a rammollimento e sviluppo di marciumi. Ricercatori del Volcani Center (Israele) e dell'Università di Selcuk (Turchia) hanno studiato l'atmosfera controllata (AC) come un potenziale strumento per estendere la durata di conservazione dei fichi ottomani.

Per lo studio, i fichi sono stati conservati in cella per 30 giorni a 0°C e a 20°C per 2 giorni. Durante la conservazione refrigerata, sono state saggiate 4 condizioni di AC, considerando un diverso rapporto O2/CO2 espresso in kPa: 5/5, 5/10, 5/15 e 20/0: quest'ultima rappresenta la condizione di controllo nella cella frigo. La maturazione, espressa come solidi totali solubili, acidità e colore, è stata ritardata dall'AC ma poi recuperata dopo la shelf-life a 20°C.

Dai risultati è emerso che la consistenza del frutto è stata mantenuta a un livello superiore quando i fichi sono stati conservati con un AC di 5 kPa di O2 e 5 kPa di CO2. Sui frutti, i danni da CO2 sono stati osservati nei fichi conservati ai livelli più alti di CO2, mentre l'incidenza di marciumi più bassa si è osservata sui fichi conservati con 5 kPa di CO2.

La scansione a fluorescenza del frutto ha infatti indicato sia differenze significative tra i trattamenti AC nell'indice antocianico dopo la conservazione in cella frigo sia un aumento in flavonoidi dopo la shelf-life. La scansione a fluorescenza del frutto ha suggerito che l'esposizione a condizioni AC con 5 kPa di O2 e 5 kPa di CO2 mantiene l'integrità dei frutti mentre nelle altre condizioni l'integrità del frutto è compromessa.

Fonte: A. Bahar e A. Lichter, 'Effect of controlled atmosphere on the storage potential of Ottomanit fig fruit', 2018, Scientia Horticulturae, Vol. 227, pag. 196-201.