Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Storni e gazze peggio di Monilia o Cydia

Nel ravennate è allarme: sono aumentati a dismisura i danni causati da gazze, storni, ghiandaie e ogni sorta di uccelli. Ma il problema non è circoscritto solo alla provincia di Ravenna; segnalazioni giungono da tutta l'Emilia-Romagna. Il problema c'è sempre stato, ma era sporadico. Oggi il danno da animali selvatici è più grave che non le classiche malattie le quali, in un modo o nell'altro, si contrastano. Per gli uccelli i rimedi sono quasi nulli.



"Nel mio frutteto - spiega l'agricoltore Gianfranco Rambelli, agricoltore di Bagnacavallo - quest'anno sto registrando una percentuale di scarto maggiore a causa delle ghiandaie. Ed è un problema che quasi tutti i produttori hanno. La pressione dei selvatici è giunta a livelli preoccupanti. In pratica lavoriamo per dare da mangiare a questi animali. E la politica fa di tutto per metterci in difficoltà".

Gli agricoltori ritengono che l'unico sistema utile sia un piano di abbattimenti serio che riporti la popolazione di uccelli a livelli accettabili. Anche perché di rimborsi per i danni non se ne parla nemmeno: si trattava di due spiccioli che venivano erogati in ritardo di anni. Vanno meglio quei pochi produttori che hanno installato sistemi di protezione totale con reti, ma al momento si tratta di una piccola diffusione per le ciliegie, mentre per pesche e nettarine è rarissimo (cfr. FreshPlaza del 12/06/2018).

Fra i rimedi a volte si usano cannoncini detonanti, registrazioni con i versi di uccelli rapaci predatori, oppure palloncini colorati e gonfiati con elio che dovrebbero spaventarli, ma nessuna di queste soluzioni si è mai rivelata davvero efficace.



"L'altro grosso problema - aggiunge Rambelli - è rappresentato dai corvidi che fanno danni sulle ultime mele di stagione come Pink Lady. Questo perché in novembre, in campagna, risalta il rosso e gli uccelli selvatici ne sono attratti".