Non è un buon momento per le angurie. Lo annota anche Luca Brusadelli, presidente dei grossisti del Maap- Mercato agroalimentare di Padova, che rileva: "C'è tantissimo prodotto, sia a livello nazionale, sia di angurie provenienti dall'estero. La qualità è ottima, ma il mercato non riesce ad assorbirlo tutto. La conseguenza è che i prezzi sono bassi".
Ormai non può più essere trascurata la realtà delle famiglie italiane, sempre meno numerose e che difficilmente riescono a consumare, senza gettarne una parte, angurie tradizionali da 15 kg. Se poi si aggiunge che in molte città i rifiuti organici vengono ritirati a domicilio una o due volte la settimana e che ogni famiglia ha dei piccoli sacchetti dove riporre gli scarti, è chiaro che un grosso frutto come un'anguria da 15 kg non può essere nemmeno preso in considerazione".
Un altro capitolo ancora piuttosto deludente è quello delle drupacee: "A fronte di una mancanza di prodotto, il prezzo non è adeguatamente alto. I produttori si aspettavano di più".
Ciò che invece sta andando piuttosto bene già da alcune settimane sono patate e cipolle. Prodotti spesso considerati poveri, ma che quest'anno spuntano un 20% in più rispetto alla media di annate normali.
Brusadelli, durante il suo intervento per i 25 anni del Maap, ha poi spezzato una lancia a favore del ricambio generazionale. "Quando proponiamo delle innovazioni, non diteci sempre di no - ha detto rivolgendosi a ipotetici interlocutori di vecchia generazione - ma abbiate fiducia. E' difficile essere giovani in certi settori, compreso quello dell'ortofrutta. A volte vi sembriamo folli per certe idee, ma dietro alla follia c'è della logica. Il mondo corre e noi vogliamo correre".