Al Sud Italia, come in altre parti del mondo, la carenza di manodopera specializzata è all'ordine del giorno. I flussi migratori di persone da Albania e Romania hanno sostituito i braccianti italiani in gran parte degli areali, in quanto le nuove generazioni preferiscono dedicarsi ad altre attività che non riguardino la raccolta in campo. E' il commento di un produttore meridionale che, in breve, ha spiegato la situazione a FreshPlaza.Prendiamo ad esempio le fragole. "Se un tempo - dichiara il coltivatore di lunga data - chi aiutava nei campi scendeva dai paesi di montagna, erano intere famiglie, in particolare donne, ora le nuove generazioni non ne vogliono più sapere. E' nata, quindi, l'esigenza di ricercare nuova forza lavoro".
In aiuto, il flusso migratorio dall'Albania ha portato in Italia un gran numero di persone. "Se la maggior parte si è focalizzata su altre tipologie di mansioni, i pochi rimasti sono stati presi a lavorare nei campi. Stessa identica cosa è successa in seguito all'arrivo di gruppi rumeni. La situazione è stata questa fino a due anni fa circa. Poi c'è stato un ricambio di persone, quasi continuo".
Secondo il produttore, la mancata stabilità in un luogo fa sì che investire in formazione risulti un lavoro inutile. "Ogni volta, si ricomincia da capo e ogni volta ci rendiamo conto che ci sono sempre meno persone disponibili. E' una questione anche di affidabilità, non solo di disponibilità di manodopera".
Le fragole sono un frutto delicato e c'è bisogno di almeno 8 persone per ettaro per raccogliere questi piccoli frutti rossi nei campi. Viste le difficoltà a trovare persone disposte a svolgere questo lavoro, la tecnologia è intervenuta con la creazione di robot (cfr. FreshPlaza dell'11/06/2018). A questo proposito, il produttore è risultato scettico soprattutto in termini di investimento economico. "Nei nostri territori, non tutti se lo possono permettere".
Un altro fattore determinante per la flessione di personale, secondo il produttore, è il cambiamento climatico. "La sovrapposizione delle primizie fa sì che ci sia la necessità di più lavoratori; purtroppo, la manodopera programmata in un determinato periodo di raccolta, solitamente in altri mesi lavora altrove".