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Le citta' diventeranno nuove zone di produzione alimentare in futuro

L'agricoltura sta per affrontare un'imponente rivoluzione, che comporterà la coltivazione degli alimenti nelle zone urbane e nelle città utilizzando materiali riciclati. Julian Cribb, uno dei comunicatori e giornalisti scientifici leader in Australia, ha partecipato come relatore ospite nella giuria State of the Nations durante Hort Connections (cfr. FreshPlaza del 27/06/2018), insieme a James Whitehead, amministratore di AUSVEG, Darren Keatin, amministratore di PMA AU-NZ e a Jimmy Botella, dell'Università del Queensland.

Cribb ha incoraggiato gli agricoltori a smettere di parlare di orticoltura e agricoltura come settori, e di riunirli piuttosto sotto la parola "alimentazione". Ha aggiunto che tutto il mondo sta andando incontro a una carenza idrica, che avrà un impatto su 5 miliardi di persone nel 2020, e quindi è necessario un cambiamento radicale.



"Gli alimenti stanno affrontando una rivoluzione drastica e fantastica - ha dichiarato Cribb - Parte di essa riguarda il fatto che la metà della produzione alimentare nel mondo passerà dalle aziende agricole alle città. Questo perché le città inglobano metà dei nutrienti presenti al mondo e noi dobbiamo riciclare tali nutrienti. Si parla di agritettura, di idroponica, acquaponica e di nuovi modi di utilizzare la luce solare. Al momento i tetti sono spogli. Conosco un architetto a Londra che sostiene che la città possa soddisfare l'80% del suo fabbisogno di frutta e verdura solo coltivando sui tetti, e la percentuale non tiene conto dei piccoli lotti di terreno in affitto".

Secondo lui gli esseri umani al momento consumano circa 250 dei 27.000 potenziali tipi di verdure commestibili al mondo e questo crea un potenziale enorme per i coltivatori.

"Non abbiamo neanche cominciato a esplorare la Terra in termini di cosa sia buono da coltivare e cosa sia buono da mangiare - ha continuato Cribb - Perciò si arriverà a un incredibile aumento nella diversità. Gli agricoltori dovrebbero pensare: "Ho un'azienda agricola rurale, ma voglio cominciare a investire in questa tecnologia urbana. Voglio parlare con architetti di come potrei riciclare l'acqua in un edificio, di come riprendere i nutrienti in quell'edificio e di quale tipo di catena si potrebbe costituire. Dovremmo introdurre insetti e così via".

Anche se Whitehead ritiene di vedere un potenziale di espansione e crescita della produzione in Australia, ciò non sarà esente da sfide. "Ci vuole capitale e un'assunzione di rischio da parte delle persone coinvolte - ha detto - E' una cosa difficile per via della nostra cultura australiana che si basa sull'agricoltura familiare".

Whitehead ha aggiunto che per l'Australia è difficile coltivare alimenti che siano competitivi in termini di prezzi, soprattutto se confrontati con quelli d'importazione. "Siamo una nazione commerciale, vogliamo l'accesso ai mercati d'oltremare e ne abbiamo bisogno per fare crescere le nostre attività - ha spiegato Whitehead - Non si può chiedere ai mercati d'oltremare di crescere e tenere i nostri chiusi. Perciò, l'unica risposta che mi viene in mente è che c'è bisogno di un prodotto che sia buono sotto tutti i punti di vista come quello con cui compete, che provenga dal campo vicino o dall'altra parte del mondo".

Un'altra sfida per gli agricoltori, secondo la giuria, è lo spreco. Anche se le società stanno diventando sempre più creative nel modo in cui trasformano i prodotti che non vendono come articoli derivati, la vodka alla carota ad esempio, sta anche al consumatore dare più valore al prodotto. Un motivo per cui frutta e verdura vengono spesso sprecate è perché hanno un prezzo molto basso e questo danneggia anche gli agricoltori.

Cribb ha sottolineato anche che tre quarti delle persone muoiono a causa di patologie legate all'alimentazione e l'orticoltura potrebbe giocare un ruolo prominente con gli agricoltori nella coltivazione di prodotti ortofrutticoli che possano avere un ruolo importante e i ricercatori che possono potenzialmente aggiungere i nutrienti in nuove varietà di alimenti senza alterarne il sapore.

Keating ritiene che l'impresa privata abbia un ruolo da svolgere nel promuovere il messaggio di un'alimentazione salutare, piuttosto che fare pressioni sul governo per una riforma. "Preferirei di gran lunga che fosse il commercio ad avere successo, piuttosto che il governo. La tesi è solida, possiamo osservare le relazioni che le attività stanno formando e in un certo senso stanno facendo a meno del governo. Coprono diversi paesi implementando la loro catena di fornitura. Si vedono catene di fornitura in cui le persone sono disposte a riporre più fiducia e comprensione sull'origine del prodotto. Perciò, in un certo senso il governo sta perdendo un po' di rilevanza in questo".

Un altro fattore che sta guidando i consumi è il marketing, che secondo Keating al giorno d'oggi si estende oltre la ormai obsoleta forma della semplice pubblicità.

Botella ha comunicato al pubblico che per gli agricoltori è importante tenersi al passo con il progresso tecnologico e adottare il prima possibile nuovi modi di operare.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: