Carote: il calo dei prezzi medi è dovuto all'andamento del mercato delle carote di origine ferrarese. La minore richiesta di prodotto da parte del mercato estero, ha determinato un aumento di disponibilità sul mercato nazionale. La domanda è risultata attiva ma non in grado di assorbire i maggiori volumi commercializzati. In aumento, invece, le quotazioni per il prodotto di origine abruzzese grazie a una domanda propensa all'acquisto. Stabili, infine, i listini per le carote di origine veneta grazie a un generale equilibrio tra domanda e offerta.
Patate novelle: ancora una regressione dei listini. Le scavature proseguono a un buon ritmo ma gli scambi sono risultati poco dinamici a causa di una domanda debole sia sul mercato interno che estero. Comunque i prezzi mostrano ancora un andamento positivo rispetto a quelli del 2017.
Fagiolini: calo delle quotazioni in tutti gli areali di coltivazione. Al costante aumento dell'offerta non è corrisposto un adeguato aumento delle richieste. Inoltre, il prodotto proveniente dalla raccolta meccanica, esitato a prezzi competitivi, costringe anche il prodotto raccolto a mano a contenere i prezzi. Le maggiori contrazioni dei listini si sono osservati nell'areale di Cesena con un -22,7%.
Melanzane: la stabilità dei prezzi medi all'origine è dovuta ad andamenti contrapposti nei diversi areali produttivi. In particolare, per il prodotto di origine pugliese, quello proveniente dall'areale di Brindisi, ha mostrato una dinamica flessiva delle quotazioni dovute da una domanda meno attiva. Di contro, per le melanzane provenienti dall'areale di Lecce, i volumi commercializzati non sono riusciti a soddisfare le richieste del mercato e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi a rialzo. Nei restanti areali produttivi non si sono osservate variazioni di rilievo sia sotto il profilo degli scambi che delle quotazioni.
Pomodori: mercato ancora in fase di assestamento. Le operazioni di raccolta si vanno progressivamente estendendo e intensificando ma ancora non hanno interessato tutti gli areali produttivi. La settimana si è conclusa con un leggero aumento dei prezzi medi all'origine dovuto a una contrazione dell'offerta per il prodotto proveniente dagli areali pugliesi. In fisiologico calo, invece, le quotazioni per il prodotto proveniente dall'areale di Cuneo per l'aumento dei volumi commercializzati.