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Lotta integrata: il bollino c'e' ma pochi lo conoscono

Le produzioni a lotta integrata potrebbero essere maggiormente valorizzate. E ci sarebbe pure lo strumento: un riconoscimento che ha pochi anni di vita ma che qualcuno sta già utilizzando. L'argomento è stato affrontato anche dall'assessore all'agricoltura dell'Emilia Romagna, Simona Caselli (cfr. FreshPlaza del 27/06/2018).

"Un logo già esiste - spiega Giancarlo Stella di Conor - ma il problema è che la 'produzione (o lotta) integrata' è un disciplinare e non una certificazione. La conseguente certificazione (nata da pochi mesi) è volontaria e non obbligatoria. Sta all'azienda produttrice decidere se chiedere la certificazione a un ente terzo per ottenere il logo dell'ape che identifica tale produzione. Ovviamente questo ha un costo".

Vi è un sito dedicato per la certificazione al link www.reterurale.it - Il Programma di sviluppo rurale della Rete Rurale Nazionale italiana è stato adottato dalla Commissione Europea il 26 maggio 2015, con una dotazione finanziaria pari a circa 60 milioni di euro dal bilancio UE e 55 milioni di euro di finanziamenti nazionali. La politica di sviluppo rurale dell'UE mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria (pari complessivamente a circa 21 miliardi di Euro di spesa pubblica) per gestire a livello nazionale o a livello regionale una serie di programmi cofinanziati in un quadro pluriennale (118 programmi in 28 Stati membri).



Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) cofinanzia in Italia 21 programmi, uno per ciascuna regione/provincia autonoma, a cui si aggiungono un programma nazionale riguardante la gestione del rischio, l'irrigazione e la biodiversità animale ed uno specifico per la Rete Rurale Nazionale.

La nuova Rete Rurale Nazionale rappresenta uno strumento operativo in grado di affrontare questioni prioritarie, a partire dal miglioramento dell'attuazione e gestione dei programmi (PSR). La programmazione fino al 2020 punta sul maggior coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, la trasparenza e la visibilità delle politiche comunitarie e nazionali, sottolineando le opportunità per i giovani e la promozione dell'innovazione nel settore agroalimentare e forestale.