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Piccoli frutti polacchi: prezzi troppo bassi e alcuni produttori entrano in sciopero

Per i coltivatori polacchi di piccoli frutti,il mercato è stato difficile, afflitto da problemi meteorologici, prezzi bassi e problemi relativi alla manodopera.

"Si è parlato di fallimento della produzione. Sebbene quest'anno sia facile pensare che i produttori abbiano potuto apprezzare l'assenza di problemi come gelate o grandine, in realtà i prezzi si sono abbassati al punto che è diventato difficile anche solo rientrare delle spese. La situazione per lamponi, uva spina e ciliegie destinati al trasformato è ancora peggiore, con prezzi definiti drammaticamente bassi". A spiegarlo Anna Litwin di Ewa-Bis.



L'Associazione dei Commercianti Frutticoli Polacchi ha affermato che "quando è troppo, è troppo", e ha invitato i produttori di lamponi, uva spina, ribes e ciliegie a scioperare. Ma, nonostante alcuni stiano già incrociando le braccia, in tanti hanno risposto di essere in ogni caso costretti a portare la propria produzione ai punti di raccolta per poter pagare prestiti e coprire gli interessi.

I coltivatori di fragole e ribes rossi hanno ottenuto prezzi migliori, ma hanno dovuto affrontare la difficoltà dovuta alla carenza di manodopera per la raccolta dei frutti. Anna sostiene che le complicate procedure di assunzione hanno fatto sì che molti produttori non si rivolgessero a lavoratori stranieri, salvo poi scoprire quanto sia difficile trovare in Polonia persone disposte a svolgere questo compito.

"La stagione delle fragole è cominciata con due settimane di anticipo, quest'anno, il che ha reso ancora più difficile riuscire a trovare i lavoratori necessari in tempo. Molte fragole sono state raccolte troppo mature, risultando adatte solo per l'industria del trasformato. Il forte deficit di fragole ci ha molto danneggiato in quanto società commerciale. Abbiamo ricevuto da parte di Europa e Medio Oriente molti ordinativi di prodotto premium, che però non siamo riusciti a soddisfare a causa della scarsa qualità dei frutti".



Alla domanda su cosa potrebbe aiutare a migliorare la situazione in cui si trovano gli agricoltori, Anna ha risposto: "Non esiste una risposta pronta e universale, ma sembra che gli agricoltori dovrebbero essere maggiormente disposti a produrre frutta da dessert e ridurrei volumi di frutti di bassa qualità immessi sul mercato. Noi della Ewa-Bis vendiamo centinaia di tonnellate di mele ogni anno e abbiamo una rete di grossisti, ma succede di frequente che gli stessi acquirenti vogliano comprare piccoli frutti da noi e che, per completare gli ordini, debbano andare a cercarli negli angoli più remoti della Polonia".



Alla vigilia dell'inizio della stagione dei mirtilli, la Ewa-Bis ha collaborato con diversi produttori, molti dei quali possiedono una certificazione GlobalGAP e GRASP. "In questa stagione - ha concluso Anna - saremo in grado di offrire diverse centinaia di tonnellate di mirtilli anche con certificazione ecologica".

Per maggiori informazioni:
Anna Litwin
Ewa-Bis

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: