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Brexit: possibili ripercussioni sulle produzioni a marchio tutelato di origine

In una nota della Commissione UE è stato evidenziato che manca,nell'ordinamento giuridico del Regno Unito, una normativa specifica in materia di protezione delle designazioni di origine e geografiche; così come per le altre indicazioni dell'Unione europea riferite ai prodotti agricoli. Ciò potrebbe costituire uno dei tanti problemi connessi alla Brexit, tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio Europeo che si terrà a Bruxelles il 28 e 29 giugno.

"E' un aspetto che deve essere assolutamente chiarito, nell'interesse del sistema agro-alimentare italiano - ha sottolineato il presidente Giansanti - Durante il periodo transitorio dell'uscita del Regno Unito dalla compagine comunitaria non dovranno esserci limitazioni per le nostre produzioni di qualità. Al riguardo, facciamo pieno affidamento sulla determinazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della delegazione italiana al vertice europeo".

Il Regno Unito, ha ricordato Confagricoltura, è importatore netto di prodotti agro-alimentari. Ad esempio, l'80% delle importazioni di ortofrutticoli arriva dagli Stati membri della UE per un valore di circa 4 miliardi di euro l'anno.
Per le produzioni italiane, inoltre, quello britannico è il quarto mercato di sbocco, con un valore annuale dell'export che si attesta attorno ai 3,5 miliardi di euro. In prima fila, con oltre il 50% sul totale, vini e ortofrutticoli.

Su tutto, inoltre, non va dimenticato il costo della Brexit che, come di recente evidenziato anche dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, la Commissione UE ha proposto di addossare per intero agli agricoltori. "Proposta iniqua e inaccettabile", ha sottolineato Giansanti.

Nel frattempo, in merito al bilancio europeo comunitario 2021-27, "c'è il problema dei fondi dell'agricoltura. Bisogna ridurre al massimo i tagli, cercando anche di recuperare più fondi possibili per l'agricoltura nel pacchetto 'orizzonte Europa', dove sono previsti 10 miliardi per innovazione e ricerca in questo settore". Lo dice all'Adnkronos il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi.
Data di pubblicazione: