Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Focus sul mercato mondiale delle banane

La fornitura di frutti estivi influisce in diversi modi sul mercato delle banane nell'emisfero nord. In alcuni Paesi, tra cui Polonia e Cina, l'offerta di frutta estiva ha avuto un buon inizio, così i consumatori hanno mostrato una preferenza per quel tipo di prodotto. Di conseguenza, si è registrata una pressione sul mercato delle banane. I magazzini francesi sono ancora colmi di banane, cosa che ha fatto diminuire i prezzi. In Spagna c'è una situazione totalmente diversa: a causa dell'inizio tardivo della campagna della frutta estiva e di un volume inferiore di banane delle Canarie, i prezzi sono aumentati. Con sorpresa dei commercianti, le banane importate non hanno beneficiato di tale aumento dei prezzi.

L'America Latina resta di gran lunga il maggiore produttore del frutto. All'inizio di quest'anno si è registrata un'impennata dei prezzi, ma al momento l'offerta è grande. Questo, insieme al calo della domanda in Europa e Nord America, ha comportato un abbassamento delle quotazioni. Ciononostante si investe ancora parecchio nella coltura. Perù e Repubblica Dominicana stanno investendo nella coltivazione biologica. Panama spera in una ripresa della produzione di banane e vuole pianificare centinaia di ettari. L'Honduras prevede di esportare di più quest'anno rispetto a quello precedente. Le esportazioni dall'America Latina non vengono apprezzate ovunque. I coltivatori argentini vengono pesantemente influenzati dalle importazioni e quindi richiedono misure di controllo.

In Sudafrica e Mozambico, i coltivatori sono sorpresi dal fatto che i supermercati preferiscano le più costose banane d'importazione rispetto ai frutti coltivati a livello locale. Questo non succede in Australia, dove le banane si coltivano solo per il mercato domestico, anche se si sta cominciando a osservare un potenziale d'esportazione.



Ecuador: tempesta perfetta e nuova normativa
All'inizio di quest'anno, i prezzi hanno registrato incrementi massicci sul mercato spot come risultato di un'offerta limitata in gran parte delle zone di produzione e di una buona domanda. Tuttavia, molti avevano messo in guardia che da lì ad alcuni mesi il mercato sarebbe crollato. A maggio questa previsione si è dimostrata non troppo lontana dalla realtà. Un commerciante ha spiegato che se nella nona settimana i prezzi erano diminuiti da 18 dollari a circa 7 dollari, la tendenza al ribasso è continuata fino a che la quotazione non è arrivata a 2 dollari al cartone.

Il netto calo dei prezzi è stato dovuto a tre fattori. Innanzitutto i grandi volumi a disposizione in tutti i Paesi di produzione. Le quotazioni erano sotto pressione a causa della concorrenza da Costa Rica, Colombia, Guatemala e Messico. In secondo luogo si è verificata una riduzione della domanda proveniente dalle multinazionali e dalla Russia. Questi due canali di vendita si accaparravano solo frutta che era già stata venduta sotto contratto. In terzo luogo, è presente una carenza di container vuoti per l'export, secondo un commerciante, che ha aggiunto che le società spedizioniere scelgono i clienti che pagano di più per assegnare lo spazio limitato. Inoltre, le tariffe sono aumentate e i costi di trasporto sono più alti di quanto si aspettassero gli esportatori quando hanno firmato i contratti. Le opzioni sono di non vendere o di vendere ostacolati da costi più elevati.

Il settore delle banane ha richiesto al governo di riformare l'attuale normativa relativa alle banane per migliorare la produttività e la competitività del Paese. Secondo uno dei sostenitori dell'emendamento: "Le norme attuali risalgono al 1997, quando il settore delle banane era completamente diverso". In quel periodo Stati Uniti ed Europa erano i mercati più importanti, con quasi l'80% delle esportazioni. Oggi la quota si è ridotta al 43%. Da quel momento Russia, Medio Oriente, Europa dell'Est e Sud America sono diventate le destinazioni più importanti.

Una delle proposte è di regolare in modo diverso il mercato spot e di obbligare i coltivatori a vendervi il 30% della produzione. Inoltre, agli esportatori sarà richiesto di acquistare il 30% del volume sul mercato spot. Le trattative sulla nuova legge sono ancora in corso.

Nel 1990 il Paese contava 129mila ettari dedicati alla coltivazione delle banane. Nel 2010, la superficie coltivata totale ha raggiunto il picco con 210mila ettari. Al momento, si parla di 180mila ettari poiché i produttori sono passati alla coltivazione di altri prodotti.

Il Perù investe nella coltivazione biologica
Con l'aiuto del governo, il Perù ha investito nella produzione biologica delle banane. Grazie a questo supporto, una cooperativa è riuscita ad acquistare un camion, una cisterna d'acqua e un impianto per l'imballaggio, tra le altre cose. Questo permetterà una crescita della produzione. Tre anni fa, la piccola comunità di Santa Sofia esportava un container alla settimana. L'anno scorso si è arrivati a tre container alla settimana diretti in Europa, che corrispondono a circa 80 ton di banane bio.

La Colombia guadagna l'accesso in Argentina
Il Paese sudamericano ha ottenuto l'accesso al mercato argentino. L'accesso all'Argentina per le banane colombiane rientra in un progetto per diversificare le esportazioni. Oltre all'export di banane, si cercano mercati anche per altri prodotti, come avocado, ananas e pitaya. L'anno scorso, il Paese ha esportato banane per un valore di 918 milioni di dollari. Nel primo trimestre di quest'anno il valore ha raggiunto quasi 224 milioni di dollari. La Colombia esporta banane in oltre 20 paesi, tra cui Germania, Arabia Saudita, Australia, Canada, Cina, Corea del Nord, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giappone e Marocco.

I coltivatori argentini sono sono contenti delle importazioni
Per i coltivatori di Formosa l'inizio della raccolta è stato deludente. A causa di una mancanza di misure protettive, i coltivatori non possono vendere le loro banane e non possono competere contro il prodotto d'importazione. Secondo l'organizzazione di settore, il Paese ha l'obbligo di aiutare i suoi coltivatori di banane. L'organizzazione afferma che è necessario introdurre misure protezionistiche, tra cui la regolazione delle importazioni nel periodo in cui è disponibile il frutto locale al posto di competere contro di essa. Attualmente c'è più frutta a disposizione di quanta ne venga richiesta a causa dei grandi volumi importati, e di conseguenza le banane vengono distrutte.

Panama: la ripresa della coltivazione delle banane genera migliaia di posti di lavoro
A Panama con nuove piantagioni, per un totale di 350 ettari di banani nella regione di Baru, Chirigui, la produzione della coltura è nuovamente in ripresa. Questa operazione dovrebbe contribuire a creare migliaia di posti di lavoro nella provincia. Le prospettive sono ottime, dal momento che il progetto potrebbe aiutare ad affrontare problemi economici nella zona. I primi 20 milioni di cartoni potrebbero essere esportati già a febbraio 2019. Lo scopo finale è quello di piantare 900 ettari di banani, generando migliaia di posti di lavoro.

I segni di una possibile ripresa sono visibili anche in altre parti del settore. Negli anni '90 il Paese esportava 42 milioni di cartoni di banane, ma solo qualche mese fa sono stati spediti 16 milioni di cartoni. Gli ultimi dati mostrano che il volume è aumentato del 28,3% nel primo trimestre di quest'anno. In termini di valore le esportazioni sono aumentate del 28,6%. L'anno scorso tali cifre erano ancora in passivo. Tra gennaio e marzo sono state esportate banane per un valore di 23,9 milioni di dollari (rispetto ai 18,6 milioni di dollari del 2017).

L'Honduras ha grandi aspettative
Quest'anno il paese si aspetta che le esportazioni miglioreranno rispetto al 2017, quando sono stati spediti oltre 30.000 container di banane per un valore di 523 milioni di dollari. Sebbene nel primo trimestre il valore delle esportazioni sia diminuito di 7,2 milioni di dollari, le prospettive sono rimaste inalterate. Nel primo trimestre sono state esportate banane per 127,3 milioni di dollari. Il calo del 21% è stato dovuto agli scioperi presso una società bananiera.

Ora la sfida è di espandere la superficie coltivata e migliorare la produzione con nuove tecniche. L'anno scorso, le vendite sono aumentate del 2,7% rispetto al 2016, che equivale a un incremento di 13,7 milioni di dollari. L'anno scorso sono stati esportati 32.422 cartoni da 18 kg a un prezzo medio di 16,12 dollari ognuno. Si è quindi verificato un miglioramento rispetto ai 14,98 dollari a cartone ottenuti l'anno precedente. Nel 2017, Stati Uniti e Irlanda sono stati i mercati più importanti per le banane dell'Honduras.

Messico: coltivatori furiosi occupano centri commerciali
A San Rafael, in Messico, il settore delle banane si è fermato quando alcuni coltivatori furiosi hanno deciso di occupare i centri commerciali per richiedere prezzi equi. I produttori vogliono un prezzo di 2 pesos, ma a causa della concorrenza da parte di altri Paesi, devono accontentarsi di 1,50 pesos. Oltre all'interruzione della commercializzazione, hanno interrotto anche il trasporto richiedendo il pagamento del prezzo richiesto. La vendita di banane della zona è nelle mani di 5 persone che firmano i contratti con i coltivatori. Il prezzo offerto è troppo basso. I produttori si sono rifiutati di andarsene fino a che non è stato raggiunto un accordo.

Diversi anni fa un commerciante di Teapa, Tabasco, ha deciso di prendere nelle sue mani l'export dopo averlo fatto per decenni sotto contratto attraverso grandi multinazionali. Il commerciante ha dichiarato che le esportazioni in Canada cominceranno questo mese. Il Canada è un mercato attraente, dato il prezzo pagato dai consumatori, ma per avere successo è necessaria una buona qualità.

La Repubblica Dominicana si concentra sulla produzione biologica
La Repubblica Dominicana è conosciuta per le sue banane biologiche, ma tale coltivazione risulta anche più difficile. Ecco perché recentemente sono stati introdotti nuovi biostimolanti. Il Paese si impegna nella coltivazione biologica delle banane e mira a diventare una delle principali nazioni d'esportazione al mondo per questo mercato.

Sudafrica e Mozambico: le banane locali vengono rimpiazzate dalle costose importazioni
In Sudafrica la produzione si sta riprendendo dalla siccità del 2015 e si stanno raccogliendo nuovamente volumi normali. I prezzi variano tra 4,42 euro e 5,05 euro a cartone. Le colture si trovano principalmente nella regione di Komatipoort, al confine con il Mozambico. Nella regione di Kierpersol quasi tutti i coltivatori di banane stanno passando alla coltivazione di noci di macadamia o avocado.

Attualmente il 30% circa delle banane sul mercato sudafricano viene coltivato nel vicino Mozambico. Non c'è fornitura dal nord di tale paese, dove è stato individuato il ceppo TR4 della malattia di Panama. Le condizioni di coltivazione sono simili a quelle di Komatipoort. La maggior parte dei coltivatori in Mozambico sono originariamente sudafricani o lavorano per una società sudafricana. Circa un quarto del raccolto è destinato al mercato del Mozambico, nonostante sia sotto pressione a causa della recente crisi economica.

Alcuni rivenditori sudafricani importano dall'Ecuador, per lo scontento dei coltivatori locali, che ritengono questa una mossa "stupida". Tali importazioni forzano i coltivatori locali a fermarsi mentre i prezzi nei supermercati aumentano. Le importazioni dall'Ecuador hanno un costo tra gli 8,20 euro e gli 8,84 euro a cartone (da 18 kg), quotazione ben al di sopra del costo delle banane locali. I frutti sudamericane sono più grandi, crescono più rapidamente e non sono molto mature al momento della raccolta per compensare il lunghi tempi di trasporto. Alcuni coltivatori sono pessimisti riguardo al futuro della coltivazione delle banane, anche se non si aspettano che scomparirà totalmente dal paese.

Nel 2013 in Mozambico è stato individuato il ceppo TR4 della malattia di Panama (nella provincia di Nampula). La superficie contagiata è ancora in quarantena. Una delle due società vittime è andata in bancarotta e le piante di banane sono state distrutte. Il settore prevede che non si coltiveranno più banane in quel lotto di terreno contaminato. L'altra società è ancora in produzione, ma deve soddisfare dei rigorosi requisiti e il raccolto viene venduto a livello locale. L'anno scorso una spedizione di banane proveniente dal Mozambico settentrionale è stata importata da una società sudafricana, ma tale lotto è stato distrutto con il timore che anche le banane fossero portatrici del TR4. Il fungo sopravvive nel terreno e può, per esempio, diffondersi attraverso la polvere sui cartoni. Fino ad oggi non esiste una prova che le banane stesse siano dei vettori per la diffusione del fungo. I governi di Sudafrica e Mozambico stanno lavorando insieme, scambiandosi competenze per tenere sotto controllo il ceppo TR4.

USA: un importatore opta per le banane messicane dopo l'uragano Irma
Da quando l'uragano Irma ha causato gravi danni alle colture di banane in Florida, il settore sta lavorando duramente per riprendersi. Eppure un commerciante è dovuto passare alle importazioni dal Messico. La fornitura di banane dal Paese vicino procede bene, anche se ci sono alcuni problemi di colorazione. A causa del clima caldo in Messico e alla carenza di spazi refrigerati, le banane sono maturate in viaggio e sono arrivate negli Stati Uniti con un tasso di colorazione del 50-60%. "Questo ne rende difficile la vendita perché i clienti vogliono frutti con una buona shelf life e non banane mature". Nei primi mesi di quest'anno, le dimensioni erano ben lungi dall'essere ideali. Al momento la maturazione è il problema principale.

Nel frattempo sul mercato statunitense la domanda è in calo. E' presente una pressione da parte della frutta estiva e le vacanze estive sono dietro l'angolo. Tipicamente questo è un periodo di scarsa domanda. "Quando le scuole riapriranno a settembre ci sarà un po' di domanda". I prezzi sono stabili, anche se sono aumentati da 13,50 dollari FOB delle settimane scorse a 14 dollari FOB. Un commerciante si aspetta che il prezzo aumenterà a 15 dollari FOB a causa dell'impatto di un uragano che recentemente ha attraversato la zona di coltivazione.

Australia: esportare banane è possibile?
Le banane si coltivano per tutto l'anno in Australia. L'intera produzione è destinata al mercato domestico. Tuttavia, alcuni hanno cominciato recentemente ad osservare il potenziale d'esportazione del frutto e i possibili mercati di vendita. Un coltivatore del Queensland settentrionale ritiene che il mercato locale si appiattirà nei prossimi mesi. Il volume di produzione è rimasto stabile nell'ultimo periodo, ma la domanda è in leggera flessione.

Le statistiche recenti mostrano che nell'anno con termine a giugno 2017 sono state raccolte 413.660 tonnellate di banane. Questo frutto ha generato 514,4 milioni di dollari, cioè un incremento del 22% in termini di valore. La quota di gran lunga più grande della produzione è rappresentata dalla varietà Cavendish (il 95%), ma ci sono quantitativi limitati di Lady Finger (4%) e di altre varietà.

Nella Tully Valley contaminata dal TR4 ci sono tre società produttrici. Una di queste è stata acquistata dal Consiglio dei coltivatori di banane australiani ed è stata chiusa. Le altre due sono ancora attive. Le autorità stanno lavano a stretto contatto con i produttori per evitare la diffusione della fitopatia e per supportare il settore nel suo sforzo di proteggere la sicurezza della coltura. Il settore sta lavorando a un piano a lungo termine contro il TR4. Un'impresa di consulenza indipendente ha sviluppato un piano di controllo e contenimento.

Francia: prezzi notevolmente più bassi rispetto all'anno scorso
"Vengo chiamato una volta o due alla settimana dai coltivatori di banane che vogliono fare affari - ha dichiarato un commerciante di Rungis - Non posso aiutarli perché anche i nostri fornitori sono alle prese con un surplus".

Il surplus di banane sul mercato francese è causato principalmente dalle importazioni dal Sud America. "Le banane sono di buona qualità e possono essere molto accessibili, con un prezzo di 7-9 euro al cartone. Nello stesso periodo dell'anno scorso il prezzo oscillava tra 12 e 13 euro". Attualmente enormi quantità di banane sudafricane sono in viaggio verso l'Europa. I surplus sono così grandi che i supermercati sono obbligati a rifiutare i volumi. "Non c'è molta richiesta di banane, le drupacee europee sono un grande competitor al momento". Il commerciante non ritiene che la situazione sul mercato delle banane migliorerà nei prossimi anni. "I surplus di produzione continueranno per un po', a meno che non vengano aperti nuovi mercati".

Il mercato interno di Île de France, la regione di Parigi, resta leggermente protezionista. "La preferenza del consumatore parigino va alle banane provenienti dalla Martinica, il cui prezzo è ancora alto al momento".

Polonia: la primavera calda determina la tendenza sul mercato delle banane
A causa di una primavera calda registrata in Polonia, il mercato delle banane è crollato da Pasqua. Secondo un commerciante, i prezzi si sono dimezzati in appena 4 settimane. L'arrivo anticipato della frutta estiva ha immediatamente ridotto le vendite di banane. Inoltre, il settore intero sta affrontando un nuovo problema, ovvero la carenza di forza lavoro. Nel Paese la disoccupazione è al di sotto del 6,2%; di conseguenza ci sono molti posti liberi, anche nel settore agricolo.

Sebbene la maggior parte delle banane in Europa raggiunga il continente attraverso i porti di Benelux e Germania, il 60% delle importazioni polacche arriva direttamente dall'America Latina. Le riesportazioni rappresentano il 15% delle importazioni. Queste banane arrivano in altre nazioni dell'Europa dell'Est, come Ucraina, Bielorussia, Romania e Stati Baltici. L'anno scorso, la Polonia ha importato 485mila ton di banane. Il consumo medio è di 8 kg pro capite, ma è ancora in aumento. I rivenditori hanno una quota molto importante del mercato delle banane, con il 30,3% di tutte le vendite. I supermercati (16,4%) e gli ipermercati (13,5%) hanno una quota minore.

Spagna: prezzi alti per le banane delle Canarie
Per oltre un mese c'è stata una carenza di banane delle Isole Canarie e i prezzi sono stati alti. "Stiamo scrivendo un nuovo capitolo nella storia del settore". Da alcuni giorni non ci sono frutti disponibili dalle isole e questa è una situazione eccezionale. A causa delle condizioni climatiche la raccolta è cominciata molto prima, facendo sì che anche l'offerta diminuisse in anticipo. Questo, in combinazione con l'inizio rallentato della stagione della frutta estiva, ha prodotto netti incrementi di prezzo, secondo un commerciante.

Visto il prezzo elevato delle banane delle Canarie è difficile spiegare perché il mercato del prodotto d'importazione sia così tranquillo. Le banane d'importazione costano circa la metà di quelle delle Canarie. "Cosa notevole, la domanda di banane d'importazione è aumentata solo leggermente". I consumatori si sono semplicemente abituati alle banane delle Canarie. I prezzi alti delle banane d'importazione registrati nei primi mesi di quest'anno hanno ugualmente contribuito a questa tendenza.

La carenza di banane delle Canarie continuerà fino a settembre. "I coltivatori sono preoccupati perché è presente una carenza di lavoro nei centri di imballaggio e alcuni stanno trattenendo i dipendenti anche se non c'è niente da fare - ha dichiarato un commerciante - Sanno che i lavoratori gli serviranno dopo".

Secondo un commerciante la maturazione e distribuzione delle banane è stata sottoposta a un grande sviluppo negli ultimi anni. La pressione sulle catene più piccole da parte dei grandi rivenditori (cresciuti notevolmente) è aumentata. I piccoli negozi stanno chiudendo o si stanno specializzando in prodotti biologici, per esempio. Il mercato delle banane biologiche è cresciuto fortemente negli ultimi anni.

Il commercio italiano sta registrando prezzi stabili
Tra il 16 maggio e il 20 giugno i prezzi delle banane sul mercato all'ingrosso di Torino si sono mantenuti stabili a circa 0,95 euro. La differenza con le banane a marchio è limitata: il prezzo prevalente delle banane Chiquita è di 1,17 euro. Anche sulla piazza di Roma i prezzi delle banane di diversa origine sono rimasti stabili negli ultimi 10 giorni. I frutti provenienti dall'America Centrale hanno raggiunto il prezzo di 1 euro. Le banane Chiquita hanno un costo di 1,20 euro. I platani di I categoria provenienti dall'Africa sono stati venduti a 1,05 euro. Al mercato all'ingrosso di Verona, il 20 giugno scorso, i prezzi oscillavano tra 0,75 e 1,15 euro/kg, a seconda dell'origine e del marchio.

Il mercato tedesco è stabile nonostante la concorrenza da parte della frutta estiva
Il mercato tedesco delle banane al momento è in stallo. Lo si deve principalmente all'inizio anticipato della stagione locale dei piccoli frutti, ma anche alla disponibilità dei frutti estivi tipici, come meloni, ciliegie e altre drupacee. Di norma, tuttavia, i grossisti sono preparati a questo, perciò non hanno bisogno di regolare molto i volumi di importazione.

I prezzi si mantengono generalmente stabili: solo qua e là il livello di prezzo dei marchi di serie B e C viene in qualche modo ridotto. Tuttavia, rispetto a giugno scorso, il livello dei prezzi è quasi lo stesso. Gli importatori o i commercianti, pertanto, non sono preoccupati e prevedono che il mercato si riprenderà non appena si concluderà il boom delle drupacee locali ed estere.

Uno sviluppo a lungo termine confermato dai commercianti è l'incremento graduale delle vendite di banane biologiche e Fairtrade. Alcuni fornitori del settore al dettaglio hanno dichiarato che oltre la metà delle loro vendite annuali oggigiorno è composta da prodotti biologici. In generale, la prospettiva è che questa tendenza continui anche nei prossimi anni.

Paesi Bassi: mercato difficile per le banane
Un importatore olandese ha dichiarato che le attuali condizioni sul mercato delle banane sono difficili. I marchi noti riescono ancora a ottenere buoni prezzi, ma ci sono anche molti marchi di serie B sul mercato, secondo un commerciante, che stanno rovinandole vendite, con prezzi che variano tra 6 e 8 euro. L'offerta di banane diminuirà nel prossimo periodo, uno sviluppo naturale dal momento che le vacanze estive sono dietro l'angolo e che sul mercato è presente un'abbondante offerta di frutta estiva.

Cina: il clima caldo incrementa la produzione ma riduce la domanda
In Cina i prezzi per le banane domestiche e d'importazione sono bassi. A causa del clima caldo è presente un'ampia gamma di banane locali. A causa dello stesso clima caldo, tuttavia, i consumatori tendono a preferire i frutti estivi, come angurie, litchi e mango. Tali frutti sono disponibili in grandi quantità a giugno, luglio e agosto. Le banane domestiche vengono vendute a prezzi bassi. Probabilmente la situazione continuerà fino a settembre.

Nonostante la Cina importi banane anche da Ecuador e Filippine, che sono più vicini e accessibili, continua comunque a essere il principale fornitore. I recenti investimenti in celle di maturazione hanno portato a un incremento dell'offerta di frutti maturi nei supermercati. Un grande importatore spera che le banane diventino un articolo importante in futuro e che ogni cinese arrivi a consumare due banane al giorno.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: