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Fondamentale il supporto delle piattaforme di e-commerce

Distretto Agrumi, obiettivo: export arance rosse in Cina a febbraio 2019

Esportare le arance rosse di Sicilia nella Repubblica Popolare Cinese in occasione del prossimo Capodanno cinese, a febbraio, attraverso le piattaforme di e-commerce del gruppo Alibaba, il gigante cinese del settore, pronto fin dall'anno scorso a commercializzare i preziosi agrumi in una fascia di mercato premium. Questo il tema del seminario dal titolo 'E-commerce per l'ortofrutta di qualità', svoltosi lo scorso venerdì 22 giugno 2018 nella sala conferenze del MAAS di Catania.



L'evento era collocato nell'ambito del progetto "Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana 2.0", promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation. Si è trattato di un momento di confronto molto partecipato, che non ha mancato di mettere in luce alcune difficoltà dibattute nel corso dei lavori.

"Abbiamo riunito i principali attori della filiera agrumicola interessati all'opportunità di utilizzare canali innovativi di commercializzazione – ha detto Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia - L'Assessorato regionale all'Agricoltura è al nostro fianco, disponiamo del prodotto e le aziende sono interessate; strutture come il MAAS di Catania potrebbero supportare la logistica prevista dal protocollo Italia-Cina per l'export degli agrumi. E c'è Alibaba, con cui dialoghiamo già da un anno e che ci offre oggi l'opportunità di portare l'arancia rossa sul mercato cinese. Un'opportunità che il Distretto, con i Consorzi di tutela, si adopererà a facilitare, spingendo anche sui Ministeri Esteri e Agricoltura per ottenere l'autorizzazione al trasporto via aereo verso la Cina e al cold treatment in magazzino".

"L'e-commerce è un tema attualissimo e l'export verso la Cina è all'ordine del giorno fra gli impegni dell'assessorato – ha rassicurato Edy Bandiera, assessore regionale all'Agricoltura - Ritengo che la nostra agricoltura possa raggiungere livelli straordinari se tuteliamo i nostri prodotti, accrescendo i controlli su quelli che provengono da fuori, valorizzandoli con un'adeguata politica dei marchi. Emblematico, in tal senso, il recente blocco su un carico in transito dalla Calabria alla Sicilia contenente presunte arance di Palagonia, verosimilmente arrivate in Italia a mezzo nave da chissà dove. Stiamo mettendo in campo risorse per fronteggiare il virus Tristeza, come i 7,5 milioni che finanziano il bando 5.2 del Psr di imminente uscita".


Nella slide sopra, qualche numero che aiuta a comprendere le dimensioni
dell'e-commerce in Cina.

"Ad Alibaba piacerebbe lanciare l'arancia rossa di Sicilia sul mercato cinese in corrispondenza del Capodanno cinese, a febbraio – ha esordito Manfredi Minutelli, Senior Business Development Manager di Alibaba Italia - Per cominciare, si può avviare l'export di qualche container in modo da presentare il prodotto in Cina su Mr. Fresh, una delle nostre piattaforme online che contano 552 milioni di consumatori attivi, e in modo integrato anche nelle nostre catene di supermercati Hema, posizionandolo in una fascia di mercato premium, riservata a prodotti di alta qualità".

Video intervista a Manfredi Minutelli - Alibaba Group


Far coincidere l'avvio dell'export verso la Repubblica Popolare Cinese prima dell'inizio del Capodanno locale, darebbe a questo business fin da subito un valore aggiunto, se si considera la grande importanza che il consumatore cinese riserva ai frutti intesi come preziosi doni da ricorrenza.

"Alibaba manifesta un alto interesse verso un prodotto che oggi in Cina non c'è - ha spiegato il manager di Alibaba - e che può arrivare solo dalla Sicilia. Naturalmente, bisogna creare un packaging e un logo accattivante, una campagna di comunicazione che racconti l'italianità e la sicilianità per avvicinare il consumatore cinese. E' ovvio, però, che prima bisogna superare tutte le difficoltà burocratiche previste dal protocollo siglato tra Italia e Cina sull'export degli agrumi, prima fra tutte l'autorizzazione al trasporto aereo, e cominciare a lavorare con le aziende per avviare il progetto per tempo".


Sopra: i diversi step che hanno segnato il negoziato relativo al protocollo fitosanitario propedeutico all'export di arance siciliane in Cina.

Sul fronte delle procedure relative ai rigidi controlli fitosanitari imposti dal governo cinese, si sta lavorando per semplificare i trattamenti. In fase di approvazione c'è la possibilità di effettuare il trattamento a freddo in appositi magazzini prima della partenza.

"Incoraggianti gli esiti su questo procedimento, cioè il cold treatment in magazzino, emersi durante l'ultima visita da parte tecnici cinesi lo scorso gennaio - ha rivelato al proposito Filadelfo Conti, dirigente presso l'Osservatorio Malattia delle Piante della Regione Siciliana - Attendiamo l'approvazione di questa modalità di trattamento. Il protocollo cinese nella sua totalità prevede controlli serrati durante tutta la stagione produttiva per monitorare 16 organismi nocivi, e richiede la geolocalizzazione delle coltivazioni per assicurarne la tracciabilità. Anche nell'e-commerce è necessario possedere i certificati fitosanitari previsti dalla legge e dagli accordi tra gli Stati interessati".


Ecco i requisiti legali per packaging e storage

Sul fronte della logistica è intervenuto, tra gli interventi programmati, Luciano Modica, amministratore di Geotrans, società impegnata nei trasporti merce e associate al Distretto Agrumi. "Resta ancora da superare lo scoglio del trasporto - ha detto il manager - Quello ancora oggi previsto, via nave, è impraticabile per via dei tempi molto lunghi. Quello aereo, per il quale c'è già un'apertura da parte cinese, deve ottenere l'approvazione ufficiale. Siamo pronti a partire con il primo carico di arance rosse di Sicilia appena tutto l'iter sarà compiuto.

"Il Distretto Agrumi di Sicilia e Alibaba ci danno l'opportunità di aprire nuovi e importanti mercati alla nostra produzione - ha fatto notare Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP - Pensare alle criticità e ai tanti controlli che dobbiamo sostenere qui in Italia fa rabbia, ma se nel protocollo Italia-Cina venisse approvato il cold treatment in magazzino, con l'aviotrasporto potremmo raggiungere il mercato cinese. La nicchia dell'arancia rossa di Sicilia è di sicuro valore, e dobbiamo riuscire a comunicarlo".


 
"Il MAAS di Catania potrebbe fornire il supporto logistico e quello al trattamento a freddo delle arance in partenza per la Cina - ha detto in chiusura Giuseppe Gagliardi, presidente vicario del MAAS - In tal senso ci muoveremo fin da subito per essere riconosciuto come centro abilitato al cold treatment".
Data di pubblicazione: