Tuttavia la novità è, di conseguenza, gestire la filiera ed eventualmente automatizzarla completamente. L'obiettivo è quello di digitalizzare il più possibile la produzione nei campi. Ciò significa che si possono ricevere continuamente dati sulle scorte, sui cambiamenti effettuati nei campi e sulla qualità del frutto, e a quel punto i processi successivi possono essere avviati e adeguati di conseguenza, preferibilmente automatizzati, e tutto da soli. All'inizio suonava bene, ma come riferisce Dao, la sfida sta nello sviluppo del software necessario. Questo software dovrebbe centralizzare e valutare tutti i dati registrati in tempo reale. In questo modo possono essere presentati nuovi scenari di produzione. Il software dovrebbe creare dei report in tempo reale su tutti i dati raccolti da sensori e strumenti di misura, sui diversi "campi".
Un primo passo verso questo futuro è l'uso di droni nelle aree di produzione, che non serviranno solo per registrazioni video mozzafiato. La Don Limón fa affidamento sui molti vantaggi dei droni: puoi sorvolare i singoli appezzamenti dei campi, registrare i cambiamenti nella colorazione, le attività dei lavoratori e gli effetti dei fertilizzanti e delle irrorazioni. Inoltre, sensori altamente sensibili nel terreno possono registrare la necessità di minerali, consentendo una precisa integrazione con i fertilizzanti. Anche la gestione dei parassiti, la crescita delle piante e i raccolti possono essere documentati con precisione.
L'azienda Don Limón riconosce che si tratta di uno sviluppo a lungo termine, decisamente impegnativo: "La popolazione della Terra è in crescita, le persone mangiano sempre di più, ma la produzione alimentare non cresce di pari passo - ha sottolineato Dao - Questo è il motivo per cui i processi di produzione devono essere ottimizzati. E la Don Limón si concentra sempre più su questo aspetto, attraverso la digitalizzazione".
La comunicazione dell'azienda, in molte aree, è già controllata dal dipartimento marketing. E' lì che i fili si intrecciano per integrare la digitalizzazione dell'intera catena di approvvigionamento nei processi in corso. Dao ha concluso: "Abbiamo già fatto i primi passi collaborando con le Università. Il nostro obiettivo è collegare la produzione in campo con le altre fasi della catena di fornitura. D'altra parte, sappiamo anche molto bene che l'agricoltura è una cosa decisamente diversa dalla logistica o dal commercio estero".
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